ALICE
Vorrei che fosse Alice
Alice come un gatto
Un gatto d'ombra
O luce (all'occorrenza)
Vorrei che nel suo petto
ci fosse un cenno del mio morire
Appena un segno
tale che il dolor non graffi
Vorrei che fosse Alice
e con un soffio di malinconia
lieve
s'affacci a un ricordo
a una nostalgia
Vorrei che fosse Alice
e che le tracce di noi
di riflesso sue
nell'anima siano incise
PANORAMI
Profili dentati al girodocchio
Asfalto biscia insibilante
Insinuante
nelle aspettative di atteso vano traguardo
Un riguardo
Fra il sublime e l’angoscia permette uno sguardo
forse
SALVEZZA
nel buio di un mezzogiorno
di una notte del corpo e dell’anima
annunciata
nel cuore rotto di senzadio e senzanessuno
nel senso di risposte senza coraggio di domanda
nell’inutile gioco di perverse memorie
nel sangue gelido
nel ventre immobile
nel passo incerto
il giallo secco di una vita sospesa
fu giallo sole di una vita ripresa
APPUNTI SUL MIO CELLULARE SPERARE IN UN GIRO
INVERSO |