09/10/2001: AMBASCIATA DELLA DEMOCRAZIA LOCALE    

Interessi comuni per tre Stati -

 

Si è parlato soprattutto della collaborazione

transfrontaliera, al convegno organizzato dalla

Ambasciata della Democrazia locale (ADL) di

Verteneglio, e al quale hanno parlato esponenti di

spicco di tre stati. Nel corso degli incontri,

iniziati sabato, e conclusisi domenica, sono stati

focalizzati diversi temi, in sintonia con la Scuola

della società civile e gli intendimenti della Agenzia

svizzera per lo sviluppo nell'ambito del Patto di

stabilità. Alla tavola rotonda sulla collaborazione

transfrontaliera hanno presenziato una trentina di

persone in rappresentanza delle sei autonomie locali

del buiese. Hanno parlato il sindaco di Duino Aurisina

Marino Vocci, il giornalista Ezio Giuricin, il

pubblicista Giuliano Orel, il prof. Renzo Nicolini, il

presidente del Circolo "Istria" Livio Dorigo, che

quest'anno celebra il ventennale della fondazione.

Tullio Fernetich, ex sindaco di Verteneglio, e oggi

delegato della ADL, ha sottolineato l'importanza del

Circolo "Istria" di Trieste, forse il più attivo sotto

l'aspetto della collaborazione transfrontaliera e

della tolleranza. Va anche detto che il comune di Buie

e il comune di Duino Aurisina mantengono da più di

vent'anni ottimi rapporti di amicizia e

collaborazione, avendo già siglato molto tempo fa un

patto di gemellaggio, che si esprime in vari modi.

Patto che oggi vive nelle nuove autonomie locali

dell'area. In altre parole, è come se Duino Aurisina

fosse un po' imparentato con tutti i comuni della zona

buiese. Per Marino Vocci, questa collaborazione

transfrontaliera può migliorare ancora con

l'attuazione di parecchi progetti legati ai fondi

europei quali "Interreg 3". Si tratta di mezzi mirati

allo sviluppo in particolare dei progetti di natura

economica a ridosso delle aree confinarie. L'Istria

croata, slovena e italiana, può promuovere progetti di

comune interesse, tra cui figurano le "Strade del

vino", la mitica "Parenzana", la valorizzazione del

Golfo di Trieste, da Salvore a Grado. Sabato sera è

stata pure rappresentato il libro, di un gruppo di

autori, che parla proprio della collaborazione

transfrontaliera, delle iniziative "Dal Carso al Golfo

di Trieste", pubblicato in occasione proprio dal

ventennale del "Circolo Istria". Ieri invece il

programma della mattinata prevedeva una esposizione

dell'ambasciatore croato a Roma Vlado Kraljevic, già

impiegato della ADL, dal tema "Le autonomie locali, la

collaborazione transfrontaliera, le iniziative di

gemellaggio e lo sviluppo sostenibile dell'Istria".

Sempre ieri il programma prevedeva la esposizione di

Franco Juri di Capodistria, giornalista, ex

ambasciatore della Slovenia in Spagna e di Lido Sosic,

membro della Giunta Regionale responsabile per la

tutela ambientale e lo sviluppo del territorio.

In teoria dunque tutto bene, anzi benissimo, ma al

lato pratico, come vanno poi le cose? Male,

indubbiamente, perché la Croazia non riesce,

nonostante i tentativi, a uscire dal tunnel della

crisi. L'unica consolazione è che l'Istria sta

indubbiamente meglio delle altre Regioni della

Croazia, un'Istria dove nei prossimi anni dovrebbero

essere creati 5.000 posti di lavoro e che dovrebbe

conoscere un sensibile aumento del tenore di vita

grazie soprattutto al rilancio del turismo, autentico

volano economico della penisola.

Franco Sodomaco