La Corte: colpevole di un omicidio su tre, ma scatta l’estinzione
Foibe: per Piskulic assoluzione e amnistia
ROMA È stato ritenuto responsabile penalmente di un solo omicidio cui avrebbe preso parte in modo diretto, ma Oskar Piskulic, 81 anni, ex capo dell'Ozna, la polizia politica jugoslava, non sconterà neppure un giorno di carcere. La prima Corte d'assise di Roma ha disposto il «non doversi procedere» nei confronti dell'unico imputato del processo sulle «foibe» perché l'omicidio, qualificato come delitto politico, è stato dichiarato estinto per amnistia. Oskar Piskulic, invece, è stato assolto da altri due omicidi, perchè, come aveva già sottolineato nella requisitoria lo stesso rappresentante della pubblica accusa Gianni Malerba, non è emersa durante il dibattimento una prova concreta della sua partecipazione.
«Voglio leggere le motivazioni — ha commentato il sostituto procuratore della Repubblica Malerba — perchè continuo ad essere convinto che quel delitto che la Corte ha definito come politico sia stato, invece, il frutto di una vendetta personale di Piskulic».