L’Associazione
Stand by me, riconosciuta legalmente nel maggio 1998 e iscritta alla Compagnia delle Opere -
settore non profit – non ha scopo di lucro. Essa promuove iniziative culturali,
didattiche, ricreative e formative per coinvolgere i giovani in un’esperienza
di educazione intesa come introduzione alla realtà, quindi cammino all’interno
della realtà alla ricerca delle possibilità esperienziali e comunicative che
essa offre. Il metodo
che accompagna il cammino educativo proposto dall’Associazione attraverso le
sue iniziative è quello della comunione di destino, dunque una compagnia che
coinvolge creativamente l’altro nell’impresa della propria umanità e
attivamente nell’impresa della storia. L’idea
dell’Associazione non è nata all’improvviso. Infatti essa dà forma giuridica ad
un’esperienza pluriennale di condivisione, tra adulti e ragazzi, di un bisogno
comune di educazione. Da parecchi anni tra i paesi dell’interland milanese è
nata ed è cresciuta una compagnia di insegnanti, genitori, studenti
universitari e delle superiori che si è coinvolta nell’impresa/avventura di
accompagnare i ragazzi e le ragazze della scuola dell’obbligo in un cammino di
educazione, dentro la scuola e le istituzioni, ma anche nel tempo libero dagli
impegni istituzionali, nello sport. Con i
nostri alunni, con quelli che hanno voluto aderire alle nostre proposte, con i
nostri figli, con i figli dei nostri amici, con i figli dei nostri vicini di
casa abbiamo condiviso lo studio a scuola o quello guidato a casa, i momenti
delle vacanze estive o invernali, abbiamo creato occasioni di incontro,
iniziative culturali, cineforum, abbiamo presentato testimonianze, organizzato
feste e spettacoli teatrali o musicali, con loro abbiamo partecipato a
manifestazioni culturali, vissuto i momenti liturgici dell’anno, visitato
mostre, discusso di televisione, di film, di musica e di moda. Il metodo
che abbiamo scelto, cioè quello di farsi compagnia con i ragazzi nel loro
cammino alla ricerca delle possibilità esperienziali e comunicative che la vita
offre, ha fatto scoprire a molti che occorre prendere sul serio tutta la
propria umanità, alcuni hanno sperimentato che la propria umanità da sola non
riesce a risolvere i propri problemi; altri infine hanno aderito alla esperienza
cristiana perché lì dentro hanno sentito valorizzata la loro umanità. Alcuni
dei ragazzi che abbiamo conosciuto hanno voluto continuare l’incontro che hanno
fatto attraverso l’esperienza di Gioventù Studentesca alle scuole superiori,
altri hanno scelto strade diverse. Ad ogni modo, ci piace pensare che tutti
quelli che ci hanno incontrato abbiano potuto vedere e toccare che esiste la
possibilità di vivere intensamente, con gusto e significato, la vita. Non ci sentiamo educatori part-time o che riservano il loro impegno educativo solamente a certi ambiti, ma “ci piace seguire tutta la voce della realtà nel suo richiamo analogico, fino ai valori personali”, perché “forse l’unico mezzo educativo che possa farci scoprire la vera umanità dell’uomo, la strada che egli deve percorrere per realizzarsi è la cordiale, istintiva attenzione al positivo, in qualunque modo si proponga”. |