Un essere privo di contorni concreti, sospeso nell’aria, diafano, era là in tutta la sua maestosità, fluente nello spazio, senza alcun dubbio era giunto dai confini del tempo il Messaggero dell’Alba Radiante:
“IO SONO IL MESSAGGERO DELL’ALBA…” furono le sue prime parole, ma venne interrotto da un nano che azzardò: “…e io sono il Corriere della Sera”
“Taci” disse il Messaggero e con un gesto della mano lo trasformò in un istante in un nano di gesso, di quelli che stanno nei giardini insieme a Biancaneve.
“Io sono il Messaggero dell’Alba Radiante, il Tramite, il Geniusloci, Il Guardiano di questo Spazio-Tempo, l’Alfa e l’Omega, Io sono il Messaggero dell’Alba Radiante e servo Colui che E’ ”