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La Bucovina (Moldavia del Nord) è la contrada dei monasteri dipinti, gioielli dei secoli XV - XVII introdotti dall'UNESCO nel Patrimonio dell'Umanità. Solo attraversando questi villaggi, ammirandone i paesaggi e conoscendone la gente si può capire la spiritualità del popolo romeno. I visitatori saranno impressionati sentendo i suoni provocati dal ripetitivo urto di un pezzo di legno, un rito chiamato "urtare il simandro" che serve a richiamare la gente in chiesa. Le chiese sono i luoghi dove la gente ha posto i più cari valori: paesaggio,arte della costruzione,pittura,oggetti in oro e tessuti preziosi. Nascita,nozze,morte e le grandi feste come Pasqua o Natale sono strettamente collegati alla chiesa: molto pittoresche sono le cerimonie in cui si benedicono i pasti e le processioni che invocano la pioggia o la fertilità. Tra i monasteri della Bucovina, quasi tutti costruiti da Stefano il Grande in difesa del Cristianesimo dall'assalto dei Turchi, spicca quello di Voronet, detto anche "la Cappella Sistina dell'Est". Costruito nel 1488 è affrescato sia all'interno che all'esterno e stupisce per la sfumatura di blu (il blu di Voronet) unica al mondo; come fu preparata la vernice dai maestri locali è rimasto un mistero. A Putna si trova la tomba di Stefano il Grande e contiene veri tersori d'arte medievale: miniature,tappeti,oggetti religiosi,gioielli. Sucevita è dipinta in inimitabili sfumature di verde, così come Arbore, costruito dall'omonimo nobile e dipinta da Dragos Coman. Il colore rosso carminio predomina negli affreschi di Moldovita, fondato da Petru Rares nel 1532. Ci sono molti altri monasteri, tutti capolavori armoniosamente inseriti in una natura incontaminata dove anche le case,tutte in legno ed ognuna diversa dalle altre, sono un inno al gusto e all'armonia.
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