L'ex Presidente del Consiglio, leader dei socialisti Bettino Craxi è morto.
Umanamente comprendiamo il dolore della famiglia, anche se dal nostro personale punto di vista la morte non esiste e lo spirito è eterno. Una volta staccatosi dal corpo, esso si trova di fronte al giudice supremo, che emette la sua sentenza senza nessuna possibilità di errore. 
Nessuno di noi, invece, può giudicare, come Cristo insegna, lo spirito di un uomo. Tuttavia è possibile valutare le azioni dell’uomo e del politico. In Italia, i padri della costituzione hanno creato il potere giudiziario, che per quanto possa essere imperfetto, è uno dei più garantisti del pianeta, con i suoi tre gradi di giudizio. (forse anche troppo!).
Il primo grado di giudizio, l’appello e la cassazione hanno condannato le azioni di Bettino Craxi e ne hanno sancito la delittuosità. Ciò significa che con prove tangibili e documenti alla mano, egli ha commesso il reato di appropriazione indebita dei beni della collettività ed è stato corrotto; in breve, ha rubato il denaro degli italiani.
Per quanto riguarda i finanziamenti illeciti ai partiti, condivido che non è stato l’unico a riceverli, molte belle facce dell’odierno centro-sinistra e centro destra sono state corrotte, ma sono riuscite a sfuggire alla giustizia per mancanza di prove. Questo però non giustifica Craxi e non lo esenta da quelle che sono state le sue responsabilità nel tradimento agli italiani.
Azioni positive, certo ne avrà fatte, ma non è accettabile che si accusino le autorità giudiziarie di aver abusato del loro potere.
Ci auguriamo che gli italiani non prendano ad esempio questi attacchi alla magistratura, ma rispettino le sentenze giudiziarie anche se la magistratura è composta da uomini e gli uomini possono sbagliare.
Continuano le nostre battaglie, il nostro perseverare contro i mali del mondo.
Sono tanti, e sempre più terribili, non ci interessa però, il catastrofismo, ma una reale presa di coscienza che spinga ognuno di noi ad avere forte spirito critico nei confronti di tutto ciò che ci viene proposto e a dare solidarietà a chiunque, disinteressatamente, si sacrifica per il bene del prossimo. 

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