Chi è l'autore del delitto D'Antona?
IL MAGGIORDOMO
Il giorno 20 maggio 1999 alle ore 8:30 in via Salaria a Roma l’avvocato Massimo D’Antona, il consigliere del Ministro del
Lavoro Bassolino, viene ucciso con sei colpi di calibro 38.
Come dal nulla riappare l’incubo del terrorismo. Un documento, composto da 28
cartelle viene ritrovato nel pomeriggio dello stesso giorno. Sono le BR, le Brigate Rosse
a rivendicare l’attentato.
Ritorna la strategia della tensione.
Se si osserva la storia travagliata del nostro paese non si può fare a meno di notare che
in corrispondenza dei periodi di crisi, interna come estera, agisce una forza occulta,
definita rossa o nera a seconda delle situazioni, che semina il terrore.
L’Italia, sia a livello strategico-militare che politico ha sempre svolto un ruolo
determinante negli equilibri mondiali. Allo stesso modo, in questo delicato momento di
disordine mondiale con epicentro nei Balcani, l’Italia si ritrova al centro
dell’attenzione, così come durante gli anni della guerra fredda.
Il popolo italiano, più di ogni altra nazione europea, ha levato la voce contro questa
ultima guerra assurda esercitando una certa pressione sul governo per poi creare una
spaccatura nella maggioranza ed acuire la distanza tra la gente e quelli che dovrebbero
essere i suoi rappresentanti.
Le grandi famiglie economiche che tirano le fila dei vari burattini seduti sulle loro
apparenti poltrone di comando non possono permettersi sbavature e attraverso i servizi
segreti muovono i bracci armati delle più disparate organizzazioni criminali per poi
dipingere gli attentati con un colore politico.
Ne risulta che le mafie di tutto il mondo e i gruppi terroristici non potranno mai essere
eliminati sino a quando chi detiene il potere si servirà di loro per poter agire e
innescare un clima di terrore e di ubbidienza. Bernardo Provenzano, per esempio,
l’ultimo capo mafia ancora latitante viene lasciato libero dai servizi segreti come
lo fu a suo tempo Totò Riina, proprio perchè potrebbe tornare utile a situazioni di
strategia particolare come braccio armato dei poteri occulti.
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