TERZO MILLENNIO Verso l'Antropocrazia
"UN GIORNO VINCEREMO QUESTA RIVOLUZIONE ..." di Lorenzo Baldo
 

 

 

Fin dove può arrivare la crudeltà umana? In Romania ha raggiunto vette inimmaginabili, centinaia di bambini malati di AIDS legati ai letti per anni e abbandonati in condizioni disumane.
Mino Damato ci racconta questa toccante e commovente storia.

A Rimini durante il 41esimo congresso indetto dall’Associazione "gli Amici di Brugg", che riunisce medici dentisti e professionisti del settore e "l’Unidi", (l’Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane), c’é stato un "fuori programma": l’intervento di Mino Damato. E’ stato un congresso di grande importanza, con la partecipazione di nomi illustri dell’odontoiatria, e tra gli interventi più significativi, sicuramente quello di Mino Damato, fondatore dell’Associazione "Bambini in emergenza". Dopo aver ringraziato gli "Amici di Brugg" per il sostegno dimostrato nei confronti della sua Fondazione, ha iniziato a commentare le immagini di un filmato che documentavano la condizione dei "suoi" bambini in Romania. Nonostante Damato non voglia definirla una "Missione", abbiamo capito che "forse" la sua Associazione rappresenta qualcosa di più: un impegno serio e profondo al servizio della vita.

MINO DAMATO presenta la sua Associazione "Bambini in emergenza" ... un impegno serio e profondo a favore della vita.Fino a che vivrà, farà di tutto per riuscire a salvare un altro dei "suoi" bambini. Non é facile riuscire a riportare le emozioni che ci ha trasmesso con le sue parole. Davanti a noi c’era un uomo umile che, mentre ringraziava la platea e spiegava le motivazioni del suo impegno, che lo hanno portato a creare una fondazione, contagiava tutti con il suo fervore. Ha iniziato parlando della situazione drammatica che aveva trovato nel 1990 negli ospedali - lager in Romania, dell’incontro con Andreia, la bambina che sarebbe diventata sua figlia, e di come era riuscito a strapparla a quel girone dantesco. In quelli che chiamavano ospedali i bambini non morivano di AIDS, ma morivano per le condizioni di abbandono in cui erano lasciati, tra mille infezioni e disidratazione. La cronaca di quell’inferno, purtroppo, é scarna e crudele: c’era un unico bagno per 104 bambini, stanze nelle quali dormivano 20 o 30 bambini, non esistevano lenzuola , come materasso c’era soltanto un sacco della spazzatura e la dieta non superava le 600 calorie. I bambini, inoltre, venivano legati ai loro letti, per mancanza di assistenza e bollati con il marchio dell’AIDS. Il volto luminoso di Damato si irrigidiva, a tratti, per il dolore e per la rabbia che il ricordo di quelle immagini gli procuravano. La scarsa conoscenza della reale situazione dei bambini rumeni é stato uno dei principali punti affrontati dal giornalista, soprattutto in relazione all’enorme numero di infezioni da HIV in quel paese. Si tratta di un epidemia di AIDS nosocomiale, o come dicono i tecnici, per trasmissione orizzontale: quasi nessuno di questi bambini, infatti, ha contratto il virus per infezione diretta dalla madre, per trasmissione verticale. Questo vuol dire che proprio negli ospedali, negli istituti e nei brefotrofi che avrebbero dovuto tutelare questi bambini, delle pratiche irresponsabili e criminali, hanno favorito la propagazione dell’infezione da HIV. Non possiamo dimenticare che nei primi anni ‘90 in Romania tra i 20.000 e 40.000 bambini sono stati infettati dal virus dell’ HIV e attualmente ne sono rimasti vivi circa 4000. Damato ha raccontato la sua sofferenza per non essere riuscito a salvare molti di questi fanciulli prima che morissero. Parlava dei bambini che non c’erano più, dei suoi "angeli" ai quali veniva offerta una prospettiva di vita quanto quella di una farfalla: "...E questi sono gli occhi di Victor, che ci ha lasciato", diceva Damato commentando le immagini con grande semplicità, "Egli é volato via. E’ un bambino che non socchiude nemmeno per un attimo gli occhi. Guarda interrogandoci del perché di questa condizione che stiamo cercando giorno per giorno di cambiare...". Successivamente scorrevano altre immagini del presente e di come era cambiata la situazione nel giro di soli due anni e mezzo.

Negli ospedali finalmente regnava un clima di familiarità, unità, gioia e felicità che brillavano negli occhi di tutti i bambini che vedevano per la prima volta l’immagine del loro viso riflessa in un cucchiaio pulito, mangiavano una fetta di pane fresco e dormivano in un letto caldo. Tutto questo ha permesso di allungare la loro vita di 7/8anni...La parola "Rivoluzione" é risuonata alcune volte durante l’intervento di Mino Damato, una rivoluzione culturale, che consiste nel restituire la dignità a questi bambini che ne sono stati depredati fin dall’infanzia. L’intervento si é concluso con le immagini dell’incontro fra Sting e i bambini rumeni a sottolineare l’impegno di questo artista a sostegno dei progetti che man mano prendono forma. "...Ogni felicità é un capolavoro...". ha detto Damato citando la scrittrice Margherita Yourcenair. Quindi ha letto uno scritto realizzato insieme ai suoi bambini per ringraziare tutte le persone che si erano unite alla loro causa: "...La luna é vostra. Per i nostri bambini vi abbiamo chiesto "la luna", 2 ospedali e poi ancora una casa con un ospedale nel giardino, la scuola, i giochi, l’affetto, il rispetto, gli abbracci, un letto caldo e tante cose buone da mangiare. L’avete fatto voi, Amici di Brugg, generosamente, con gioia. E per ringraziarvi "Bambini in emergenza" con i bambini di Bucarest hanno deciso di regalarvi un pezzo di luna: sono 5000 m2 con bella vista sul mare della tranquillità e la luna é proprio vostra, se mai deciderete di andarci tutte le mattine in un paesaggio veramente lunare. Vedrete sorgere all’orizzonte la terra con tutti i bambini che avete contribuito a salvare. Così potrete dire a tutti che la luna ve la siete proprio meritata...".

Le dichiarazioni che seguono sono il frutto di una conversazione avvenuta con Mino Damato un’ora prima, circa, che salisse sul palco.

 

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