TERZO MILLENNIO Verso l'Antropocrazia

Panorama profetico sui prossimi trent'anni

Di Renzo Baschera
 

 

 

Dagli studi del prof. Baschera risulta che (ndr.):

IN QUESTI LUOGHI AVVERRANNO FATTI ECCEZIONALI CHE CAMBIERANNO LA STORIA

Una piazza di Roma

Una base militare americana

Una chiesa ortodossa

Una stazione ferroviaria dell’Europa centrale

Un palazzo orientale con la luna

La piazza di Roma, potrebbe essere la piazza del Quirinale, che fu residenza dei Papi fino al 1870

 

SIAMO ALLE BATTUTE FINALI

"Il mondo è un’orchestra che sta raccordando i suoi strumenti per suonare la marcia funebre". Sono parole significative, che non hanno bisogno di alcun commento. Le troviamo in un messaggio medianico del medium francese H. Auden e corrispondono a diversi messaggi profetici riguardanti i prossimi trent’anni, o meglio, riguardanti "il tempo delle battute finali" di una civiltà fondata sul vitello d’oro. Questa interessante rassegna possiamo aprirla con le lettere profetiche della Monaca di Dresda: "...Quando arriverà l’anno di grazia Duemila, non togliete gli occhi dal cielo, perché sulle nubi compariranno i cavalli dell’Apocalisse." Il Monaco Olivetano è ancora più incisivo: "...Cambierà tutto. E sarà il fuoco che brucerà la macchina dalle mille ruote, manovrata dal grande Principe del caos, all’insegna dell’ordine. Ma che finirà per portare solo disordine... Gli uomini dell’ultima Babele, mangeranno il pane della grande confusione, scambiandolo con il pane degli angeli... In quel tempo, tutti parleranno, ma il fratello non capirà più il fratello. Gli uomini non seguiranno più la legge del cuore, ma la legge del vitello d’oro. Sarà questo l’ultimo idolo dell’umanità. Sarà questo l’ultimo idolo della civiltà dal cuore secco..." Se estendiamo poi la ricerca ad altri messaggi profetici, includendo anche Nostradamus, il Ragno Nero e l’Abate Ladino, nonché Rasputin, si potrà tracciare un mosaico profetico sulla storia che abbiamo dietro l’angolo. Iniziamo a considerare la Russia, dove la caduta del comunismo è stata accolta come "la conclusione di un tempo". Mentre non è stato concluso alcun tempo, perché "sotto la cenere è rimasto il fuoco". Il fuoco ritornerà a bruciare. Ritornerà il comunismo e ritornerà l’Unione dei Paesi comunisti, anche se il comunismo di domani non avrà nulla a che fare con il comunismo di ieri.

 LE TRE ITALIE

Il respiro del comunismo "risorto" sarà però corto. Avrà quindici, vent’anni di vita, al massimo. Poi, le stanche braccia di Mosca si apriranno per accogliere il nuovo zar, ultimo discendente di Nicola II, lo zar martire, che salirà agli onori degli altari ortodossi. Destino diverso sarà riservato ai Balcani, perché non troveranno più una coalizione. L’Istria sarà amministrata dall’Italia. Il Kossovo si trasformerà in un laboratorio atomico tedesco. L’Albania diventerà il paradiso fiscale dei Paesi del Mediterraneo. E che cosa ne sarà dell’Unione europea? Il debutto continuerà "con la lunga festa", profetizzata dal Ragno Nero. Ma dietro l’angolo ci sarà il fallimento. La Germania si metterà al timone, per salvare il salvabile. E l’Italia, il Belgio, la Spagna e anche la Francia, finiranno per diventare suoi sudditi. Scomparirà la lira, per lasciare il posto all’euro. Poi scomparirà l’euro per lasciare posto alla lira. Il germe del fallimento è nella "culla del grande disegno europeo", perché al centro dell’Unione non è stato posto l’uomo, la solidarietà, ma il profitto, il denaro. Il fallimento dell’Unione Europea travolgerà soprattutto l’Italia, che finirà per spezzarsi in tre parti. La "testa", cioè la padania diventerà la seconda svizzera, sotto la guida di "persone sagge, che conosceranno l’altare e la polvere". Il "tronco" sarà il teatro di una nuova monarchia. Mentre le "gambe" saranno amministrate da "corone straniere". Forse, sarà ricostruito il Regno delle Due Sicilie. In quel tempo, l’Italia non sarà più la sede papale, perché Pietro II al fine di evitare la contaminazione "del nuovo paganesimo", deciderà di trasferire la sede papale a Gerusalemme. Tutto ritornerà alle origini. La chiesa si vestirà come ai tempi delle catacombe, di povertà e di umiltà. Malachia profetizza ancora due pontefici: "De gloria olivae" e "Pietro II", prima del grande "rinnovamento della croce". E Roma, come avvenne duemila anni fa, diventerà una spelonca di ladri, di avventurieri e di prostitute", sarà in mano agli extracomunitari, gente senza scrupoli. E i romani finiranno per eleggere un sindaco di colore. La storia si ripeterà.

 

GLI USA DEL TERZO MONDO

"E sarà segnata da un terremoto che finirà per mettere in ginocchio Roma e una vasta parte dell’Italia. Sarà in quel tempo che cambieranno le stelle". Gli Stati Uniti d’America finiranno per diventare un Paese del terzo mondo. Le lotte interne, il crollo dell’economia (tra il 2006 e il 2010), la microcriminalità, finiranno per portare gli USA alla povertà. Molti Stati dichiareranno la loro indipendenza. E alcuni Paesi dell’America Latina, come il Venezuela e l’Argentina, diventeranno" le nuove potenze mondiali". Ritornerà l’impero ottomano. E sarà questa la grande minaccia per la civiltà occidentale. Perché sarà qui che scoppierà la scintilla della terza guerra mondiale. E la seconda grande minaccia, per l’intera Europa, sarà rappresentata dalle coste africane del Mediterraneo. Algeria, Tunisia, Marocco, saranno una costante minaccia soprattutto per la Spagna e la Francia. Questi paesi si salveranno grazie alla saggezza di "due uomini solari", forse due personaggi carismatici "mandati dal cielo in uno dei momenti maggiormente tragici per l’intera umanità". Saranno questi uomini che riusciranno a ritardare "il fuoco". Perché l’Irak, l’Afghanistan "sono già coperti da una nube di fuoco". Questo sarà anche il "tempo delle acque amare". Alle tensioni, ai conflitti, ai disagi degli uomini, si aggiungeranno anche i "necrologi degli inquinamenti". Giovanni profetizza che "un terzo degli uomini", morirà a causa delle acque amare. E saranno queste acque che porteranno alla grande "pestilenza" del 2014. Maturerà nei campi la spiga di grano. Ma i suoi chicchi conterranno il veleno. Zampillerà l’acqua dalle fonti, ma chi berrà quell’acqua abbraccerà la morte. Ma la scienza continuerà a violentare la natura, fino a quando la natura non riprenderà il suo equilibrio. Questo capitolo dell’Apocalisse riguarderà la prossima generazione. 

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