TERZO MILLENNIO Verso l'Antropocrazia

Campi elettrici, magnetismo e malattia

Di Paola Fantin

 

 

"Quando una cosa è nuova, si dice che non è vera. Quando la sua verità è evidente si dice allora che non è importante. Quando la sua importanza viene dimostrata si dice che non si era scoperto nulla di nuovo".

Un’antenna con i piedi sulla terra e le mani in alto, a captare le onde emesse dallo spazio e dalla terra. L’uomo è stato tutto questo per millenni, ma le rivoluzionarie scoperte di questo secolo in campo elettromagnetico hanno provocato profondi squilibri che incidono ogni giorno sulla sua salute. Televisione, cellulare, computer, radio, forno a micro-onde, elettrodomestici, impianti di alta tensione situati in mezzo alle case sono solo alcuni degli ormai “indispensabili” compagni della nostra vita. E la salute?

IL RETICOLO DI HARTMANN

Oltre al campo magnetico terrestre Nord-Sud universalmente noto, esiste anche un campo magnetico terrestre denominato reticolo di Hartmann. Hartmann operò nella prima metà del secolo e fu uno dei precursori della geobiologia e geopatologia. Egli scoprì che il campo terrestre è come una grande rete da pesca le cui maglie hanno una dimensione di 2 metri per 2,5 metri e sono larghe 21 cm. Prima di un terremoto queste linee si allargano a volte fino a un metro e questo potrebbe spiegare come mai gli animali riescano ad avvertirlo. Le linee in sé hanno un’influenza marginale sugli esseri viventi tranne che negli esatti punti di incrocio, l’una con l’altra. Lì nessuno dovrebbe mai collocare, per esempio, un letto o una scrivania per restarvi fermi otto ore. Il rischio è quello di essere sensibili all’influenza magnetica. A livello cellulare infatti l’attività elettrica viene perturbata e l’attività di riproduzione cellulare danneggiata. Nel peggiore dei casi la cellula inizia a riprodursi senza sosta causando la comparsa di tumori maligni o benigni. Ma può anche capitare (nella migliore delle ipotesi) di subire decalcificazioni ossee sparse. 
Individuare il reticolo di Hartmann per prevenirlo è dunque di importanza fondamentale e non è per niente difficile: basta utilizzare un’antenna a lobo. 
Questa “antenna” si costruisce da sé, con due doppi metri pieghevoli in legno o plastica rigida e un certo numero di segnali di riferimento, come bastoncini piantati sul terreno: 
-portatevi in un luogo aperto senza alberi o cespugli
-tenete l’antenna verticale tra l’indice della mano sinistra e quello della mano destra all’altezza dell’ombelico
-lasciatela libera di poter ruotare
-mettetevi di fronte al nord, avanzate di circa 10 cm strisciando i piedi per terra senza muovere le anche
-quando l’antenna ruoterà verso destra ponete dei segnali
-poi fate mezzo giro e riprendete verso sud. E fate altrettanto. Ben presto troverete tutti i muri, i loro punti di incrocio e saprete quale sia il luogo migliore per voi.

L'ENERGIA è OVUNQUE INTORNO A NOI

Tutti i punti terrestri o quello che mangiamo vengono classificati secondo il tasso vibrazionale. Se esso è al di sotto delle 6.500 unità Bovis (metodo in cui è calcolato) si dice che toglie energia, se al di sopra che la porta. In natura normalmente non si trovano punti più energetici di 10 mila bovis, ma vi sono zone universalmente conosciute che vanno ben oltre: la cattedrale di Chartre, il Tibet, l’India, l’Egitto (18 mila).
Tutto intorno a noi è energia. E l’uomo da sempre vi è abituato. Il dramma del nostro secolo è che in pochissimo tempo l’essere umano si è trovato bersagliato da una nuova energia, l’energia alternata che prima non conosceva visto che per millenni le sue cellule hanno convissuto con l’energia continua. Abituate a un campo statico, oggi le cellule umane sono costrette a cambiare senso di marcia 50 volte al secondo. Gli squilibri sono dunque facili da immaginare.

DOVE SI TROVANO I PERICOLI?

Ecco alcune indicazioni per capire come evitare le onde più nocive.
Mai tenere in camera da letto un camino completamente otturato: proroga onde venefiche che turbano il sonno.
Non collocare mai in camera mobili ad angolo. 
Non tenere la televisione in camera. Dopo averla spenta continua a emettere radiazioni per almeno tre ore.
Tenere pochissimo l’orologio al quarzo, toglierlo del tutto durante la notte. Turba la l’attività della ghiandola pineale e quindi la prevenzione delle malattie.
Non tenere vicino al letto la radiosveglia perché turba l’attività della ghiandola pineale. 
Tenersi il più possibile lontani dal cellulare.
“Uno degli errori spesso ignorato dal pubblico è che bisogna evitare di sistemare i mobili negli angoli delle stanze. Gli angoli di quel tal mobile sprigioneranno delle onde negative che, come palle su un tavolo da biliardo, si propagheranno in tutti i sensi, deviandosi, ripercuotendosi sui muri, tessendo una vera e propria ragnatela di onde, talmente intricata che sarà molto difficile sbrogliare il garbuglio. Mi è capitato di constatare questo fatto presso delle persone che avevano riposto i bicchieri in una credenza rustica sistemata in un angolo. Quando segnalai loro la potenziale nocività derivante da questa posizione, la mia ospite esclamò: <Lei pensa che per questo i miei bicchieri si incrinano?> E mi spiegò che un certo tipo di bicchieri (principalmente i calici da Bordeaux a stelo lungo e i flûte da Champagne) si incrinavano in modo inesplicabile. Il mattino aprendo la credenza, si trovava un bicchiere incrinato; non in mille pezzi ma con un’incrinatura che non avevo mai visto prima: il bordo superiore del bicchiere, una fascia di mezzo cm, si staccava dal resto del bicchiere. I bicchieri erano sempre situati sulle diagonali che congiungono gli angoli del mobile. Poiché la padrona di casa non voleva assolutamente cambiare la posizione della credenza, feci mettere una bottiglia di Champagne tappata, senza etichetta e recante sul fondo una piantina miniaturizzata della stanza, secondo le indicazioni contenute nel libro di Jacques Maya, e non vi furono più bicchieri incrinati. L’utilizzo della bottiglia di Champagne crea un’onda di forma rimarchevole che può accrescere il tasso di vibrazione non solo di un locale ma di tutta la casa...” 
“In camera da letto evitate i mobili metallici che possono perturbare il reticolo magnetico e svolgere funzione di amplificatori. Se avete qualche dubbio circa la nocività di certi locali o di punti precisi in cui trascorrete parecchio tempo, non esitate a fare voi stessi un esperimento. Grazie a un test molto facile avrete una risposta nel giro di 2 o 3 giorni. Tentate voi stessi i seguenti esperimenti per scoprire se lo schermo televisivo è innocuo oppure nocivo. In un campo o in un magazzino dietetico procuratevi dei semi atti a germogliare. Fate attenzione a non mescolare semi di due diverse provenienze, perché potrebbero facilmente presentare dei comportamenti diversi tra loro. Attualmente ci sono moltissimi semi disponibili sul mercato. I più facili da usare: l’alfalfa, senape, radicchio, cipolla, soia, girasole, grano, grano saraceno, segala, lenticchie, miglio. Mettete tre semi in un bicchiere sopra una falda di cotone idrofilo inumidito. A chi non è capitato di fare questo esperimento nei primi anni di scuola? Preparate un altro bicchiere come il primo, per servirvene da controllo. Prendete questo secondo bicchiere e mettetelo in un luogo neutro, fuori dalla portata diretta dei raggi del sole. Sistemate il primo bicchiere davanti alla fonte di emissioni che volete testare. Dopo due giorni, mettete a confronto la crescita dei semi nei due bicchieri: molto spesso il confronto non ha bisogno di commenti. I semi posti davanti a una televisione accesa sono in forte ritardo nella crescita. E non per caso. Fate la stessa esperienza sulla bisettrice dello spigolo di un armadio. (Yves Primault, “Mettete il letto al posto giusto”, Ed.C-libri, pp. 45-48)
“La ghiandola pineale, detta anche epifisi, reagisce alla luce, svolge un ruolo di orologio interno e scopre le variazioni di magnetismo terrestre e non. Insomma essa è magnetosensibile. Un’inversione notturna della componente orizzontale del campo magnetico riduce la sintesi della melatonina. La melatonina ha anche il potere fantastico di arrestare la crescita delle cellule cancerose e di stimolare la funzione immunitaria. Ora un’esposizione cronica alle Elf (frequenze estremamente basse) fa diminuire la secrezione di melatonina. E’ dimostrato che la riduzione di melatonina provoca la depressione, gli aborti e il cancro. Si spiegherebbe così anche la causa della morte improvvisa nei neonati. Basta inoltre una luce improvvisa durante la notte anche di breve durata (1 minuto) per far discendere il tasso di melatonina. La secrezione di questo ormone raggiunge il massimo tra le 2 e le 4 del mattino e si arresta prima dell’alba. Uno dei più importanti fattori causali del rapido incremento del cancro sarebbe la durata dell’esposizione alla luce che è considerevolmente aumentata nel corso degli ultimi cento anni. Infatti la formula è semplice: + luce = - melatonina. Poiché la ghiandola pineale è un orologio dell’organismo una volta arrestata la produzione di melatonina, questa rimane bloccata per tutto il giorno...” (Yves Primault, “Mettete il letto al posto giusto”, Ed.C-libri, pp. 87-89).
Rimanere troppo tempo esposti alle micro onde che producono i congegni elettrici e magnetici presenti nella nostra vita (non ultime le linee di alta tensione che nessuno impedisce vengano costruite in mezzo alle case oppure le antenne dei cellulari sopra le scuole, come capita in Svizzera) provoca:
* l’aggravamento della proliferazione cancerosa e la modifica della chimica del cervello. Studi precisi hanno rilevato che un minuto di conversazione al telefonino lascia per una settimana la traccia sull’encefalogramma
* l’alterazione della funzione di apprendimento della memoria. I telefonini devono essere assolutamente tenuti lontani dai ragazzi fino ad almeno i 16 anni
la soppressione dell’attività della ghiandola pineale
* danni gravi agli organi vitali più a contatto (cuore, cervello, pancreas, reni)
* aborti spontanei
* sterilità.
Contro tutto questo si può fare solo una cosa: stare il più possibile alla larga da questi campi magnetici, evitare le situazioni a rischio, utilizzare il meno possibile questi congegni e usare tanto buon senso.
“La malattia non è una fatalità. E’ un male acquisito e, com’è noto, bene male acquisito non giova a nessuno. La malattia presenta forti analogie con gli incidenti aerei. In quanto pilota e figlio di pilota, ho imparato dai miei istruttori che un incidente aereo non è mai dovuto a una sola causa: in tal caso non sarebbe un incidente ma un suicidio. Lo stesso vale per la malattia. Come l’incidente aereo, essa compare solo quando si combinano parecchi fattori, altrimenti sarebbe un suicidio. Il corpo umano è una macchina meravigliosa, di una robustezza eccezionale e io non cesso mai di stupirmi della sua resistenza alla malattia, quando constato a quali prove lo sottoponiamo. Se fate il pieno della vostra automobile con acqua smetterà di funzionare. Se tappate il filtro dell’aria con del catrame, non si avvierà. Se otturate con del grasso gli ugelli del carburante, il motore non si accenderà. Se ostruite la marmitta di scappamento con una patata, si arresterà. Se incrostate le valvole e sostituite l’olio con Coca Cola gripperà. Se tagliate i fili di alimentazione, non emetterà neanche un colpo. Se dimenticate di spegnere i fari, rifiuterà di partire. Potremmo continuare a lungo con questo paragone. Quanto a noi abbiamo l’abitudine di trattare il nostro corpo con tutte queste “cause” contemporaneamente e troviamo del tutto normale che continui a funzionare quasi senza disturbi, a volte solo con un piccolo segnale... Così per arrivare a provocare la malattia bisogna alimentarsi in modo scorretto, bere liquidi dannosi, respirare aria insalubre, esporsi a irradiamenti nocivi... La salute dell’uomo è influenzata dal luogo in cui vive. Può sembrare lapalissiano: molti però sembrano averlo dimenticato. Chi mai accetterebbe di vivere in una cava di sale, di bere l’acqua colorata della piscina, di respirare l’aria di un garage chiuso con il motore dell’automobile acceso? Si tratta di esempi estremi ma chi accetta di vivere sotto una linea di alta tensione da 40 mila Volt? Di avvelenarsi a dosi omeopatiche con l’acqua di rubinetto? Di vivere all’interno di uffici e abitazioni in cui l’aria è 20 volte più inquinata di quella esterna a causa delle emanazioni di formaldeide? Di guardare la televisione senza averne neutralizzato il campo? Di lasciare che i propri figli guardino la televisione con il viso quasi incollato al teleschermo mentre notoriamente nel bambino il rischio di leucemia associato a tale comportamento è quattro volte maggiore” (Yves Primault, “Mettete il letto al posto giusto”, Ed.C-libri, pp. 5-8).

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