Terzo Millennio Verso l'antropocrazia

 

IRAQ - LA MORTE SILENZIOSA DI UN POPOLO
Recensione di Dora Quaranta

Tra l’indifferenza ed il vergognoso silenzio della comunità internazionale vi è un popolo, quello iracheno, in agonia, stremato ormai da sette anni di embargo statunitense. Il blocco ha creato gravissimi problemi sociali, aumento vertiginoso dei prezzi, sviluppo della criminalità, denutrizione, malattie dilaganti. E’ una situazione che incide sulle fasce più deboli e povere della società. La generale condizione di degrado e l’acqua contaminata, che provoca malattie gastroenteriche, hanno già causato la morte di 750.000 bambini sotto i 5 anni per colera e tifo.

Lo stato della popolazione è reso ancora più preoccupante dalle sofferenze prodotte dalle pericolose sostanze tossiche sprigionate nell’aria dalle armi americane a base di uranio impoverito. Negli stessi Stati Uniti sono migliaia ormai i casi di "sindrome del golfo", che ha colpito gli ignari reduci americani ed i figli che sono loro nati al loro rientro in patria, figli affetti da gravi malformazioni fisiche e deficit mentali.

In Iraq il problema maggiore è dovuto soprattuttto alla penuria di medicinali. Pur essendoci ospedali all’avanguardia per attrezzature con ottimi medici laureati in Inghilterra, questi ultimi, tuttavia, sono completamente impotenti di fronte alla carenza di materiale sanitario. Mancando gli anestetici, si sono verificati casi di interventi chirurgici con il paziente sveglio. Le Nazioni Unite difendono la validità del proprio operato sostenendo che la loro severità sia la conseguenza di abusi da parte degli iracheni, i quali si sarebbero serviti di materiale anestetico e per radiografie a scopi illeciti, forse ad uso dell’industria bellica. Allo stato attuale delle cose l’embargo ha paradossalmente sortito l’unico effetto di aver provocato un rafforzamento politico di Saddam Hussein, il quale ha avuto buon gioco nell’attribuire tutti i problemi del suo Paese al nemico esterno e alla comunità internazionale.

Intanto in Iraq migliaia di bambini muoiono tra atroci sofferenze nell’abbandono più totale, sopraffatti da mostruosi giochi di potere, egoistici interessi economici e politici, bambini privati della loro dignità, del loro più elementare diritto, il diritto alla vita! E coloro che sopravvivono crescono allevati nell’odio, alimentando una spirale infinita di violenza.

Strazianti immagini sono riportate da "Terzo Millennio"  per non dimenticare i tormenti che migliaia di bambini iracheni sono costretti a subire per la cinica insensibilità dei potenti.

 

Dora Quaranta

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