La ferrovia Ellera Tavernelle: Automotrice Aln 556 "littorina"

- La Storia

Note anche ai non appassionati, le Littorine hanno scritto un’importante pagina di storia delle nostre ferrovie, non solo per l’innovazione tecnologica che hanno rappresentato, ma anche perché hanno in parte rivoluzionato le relazioni a carattere locale.

Le ALn 56, nacquero nel 1934 precedute un anno prima da alcuni prototipi con motore a benzina: erano dotate di due motori Diesel del tipo Fiat 355 C a 6 cilindri in linea con iniezione diretta capaci, ciascuno, di erogare 80 CV a 1700 giri/min. accoppiati ad un cambio meccanico a 4 marce che permetteva loro una velocità massima di 100 Km/h. Non erano accoppiabili in comando multiplo, quindi, in caso di doppia trazione, sull’unità accoppiata doveva prendere posto un’altra coppia di macchinisti. L’aggancio tra le due unità era realizzato tramite una barra rigida ed i respingenti erano presenti solo per motivi estetici. Il gruppo, di 110 unità, era diviso in due sottoserie (1001-1010 e 1011-1110), tuttavia senza particolari differenze.

Nel 1936 fu avviata la costruzione di un nuovo gruppo di automotrici, derivate dalle ALn 56: le ALn 556. Queste, oltre alle rilevanti modifiche estetiche, avevano un’altra importante caratteristica: il comando multiplo. Era la prima volta che si sperimentava questa applicazione su un rotabile Diesel ed i risultati furono ottimi: il banco di manovra delle ALn 556 venne così sostanzialmente modificato rispetto alle loro progenitrici, per accogliere le doppie segnalazioni pilota/accoppiata e furono introdotti nuovi sistemi di sicurezza che permettevano la guida del complesso pilota/accoppiata dal solo banco di manovra abilitato.

Il gruppo delle ALn 556 Fiat constava in tre serie: la prima, numerata 1201-1300; la seconda, numerata 1301-1350; la terza, numerata 1351-1938. Il motore, di tipo 355 C per la prima serie (sottotarata però a 75 CV), fu sostituito nelle successive due serie con il tipo Fiat 356 C ad iniezione indiretta con precamera e potenza di 115 CV a 1800 giri/min. Un’altra importante differenza che distingue le ultime due serie di ALn 556 è la presenza di una vasca di miscelazione dell’acqua sul tetto: infatti spesso si erano manifestati problemi di raffreddamento con notevoli differenze di temperatura tra il motore anteriore e quello posteriore al senso di marcia. Detta vasca permetteva di miscelare l’acqua di entrambi i motori rendendo la temperatura uniforme per entrambi i circuiti di raffreddamento.

Descrivere i servizi, le assegnazioni e le versioni sperimentali (automotrici furgone, versioni militari, ecc.) è cosa assai ardua. Ci limitiamo a dire che sono state una presenza costante su tutte la rete FS, isole comprese, tant’è che sono divenute un simbolo per il nostro Paese. A testimonianza della bontà del progetto, numerose ferrovie in concessione, ed amministrazioni estere (Spagna, America Latina) hanno acquistato dalla Fiat, automotrici da esse derivate.

Le ALn 56 terminarono i loro servizi nel 1970, mentre le ALn 556 rimasero in attività, presso le FS, sino al 1977.

- Le ALn 556 Breda

Numerose anche le ALn 556 costruite dalla Breda di Milano. Sono queste littorine prodotte dall'azienda milanese che transitarono sulle linee umbre ed in particolare sulla Ellera Tavernelle.

Le ALn 556 Breda, 140 unità consegnate tra il 1938 e il '40 derivanti anch'esse dal corrispettivo gruppo Breda di ALn 56, appartenevano invece alla serie 2200. Esse avevano una lunghezza di 22.740 mm ed una larghezza di 3.116 mm con un passo del carrello di 3.000 mm. Il motore Breda AEC dotato di cambio meccanico Wilson, era in grado di sviluppare una potenza di 191 kW con una velocità massima di 140 km/h. Se prima montavano motori AEC, vennero rimotorizzate nel dopoguerra con  i D 17 da 118 kW, poi ritarati a 110 kW.

Gli esemplari costruiti dalla Breda durarono di più di quelli costruiti dalla Fiat (14 unità, di cui 4 in servizio, nel 1983 erano ancora nel parco FS; nello stesso periodo tutte le Fiat erano già radiate). Finirono la loro carriera sulle linee intorno a Fabriano.

- Le ALn 556 nella classificazione FS

Con il nome di automotrici vengono contraddistinti quei rotabili che presentando aspetto e funzioni simili a quelli di normali carrozze, sono dotati di apparati motore che consentono loro di circolare in maniera autonoma. In generale sono dotati di una o due cabine di guida con banco di manovra con possibilità di comando delle automotrici in composizione al convoglio stesso. Si distinguono in automotrici termiche ed automotrici elettriche.

Tutti i gruppi di automotrici termiche delle Ferrovie dello Stato sono contraddistinte dalla siglia AL (automotrice leggera) seguite dalla lettera minuscola che indica il tipo di carburante (n = nafta) e da un numero a 2 o 3 cifre indicante il gruppo. Il progressivo d'ordine del gruppo è un numero di 4 cifre, dove la prima indica il costruttore (2 per le ALn 556 prodotte dalla Breda).

Il numero che distingue il gruppo indica i posti a sedere sull'automotrice, la prima cifra duplicata indica la possibilità di accoppiare più motrici a comando multiplo (nel nostro caso 556 indica 56 posti a sedere con possibilità di accoppiamento di più motrici.


Di seguito alcune immagini della mitica "littorina" ALn 556 Breda; purtroppo si riferiscono a transiti su altre linee ferroviarie, non avendone reperite sulla Ellera Tavernelle 

A destra: Ministero dei Trasporti e dell'Aviazione Civile - Ferrovie dello Stato - Direzione Generale - Servizio Materiale e Trazione -
Schema dai generali e tecnici Automotrici Gruppo ALn 556 BREDA 556.2201 a 556.2340
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