Giocare
ad un gioco così cruento su GC è come vedere un prete in costume
da bagno: ti stupisci per l'evento e ti fa piacere che le vedute
si siano allargate!
Con
questo voglio dire che il nostro amato cubetto è sempre stato,
come ogni console Nintendo, una specie di porto idilliaco in cui
regnano solo l'amore e la felicità, che si protegge continuamente
da tutti i giochi carichi di violenza e di sangue a fiumi e
succede raramente che un videogioco di questo genere riesca ad
intrufolarsi nella line up della nostra piattaforma ammiraglia.
Questo,
ovviamente, è il caso di Hitman 2: Silent Assasin.
Se
ancora all'inizio di quest'estate Iwata aveva ribadito che sul GC
non c'é spazio per tipi alla Tommy Vercetti (protagonista della
serie "GTA"), stupisce però il fatto che dalle nostre
parti sia potuto sbarcare un assassino sanguinario senza scrupoli,
quali è Hitman.
LA
SANA VIOLENZA DELLO SPLATTER.
Disquisizioni
etiche a parte (quelle le lasciamo ai perditempo che da anni
combattono la loro personale crociata contro i videogiochi), Hitman
2 rappresenta una vera mosca bianca all'interno del parco
titoli del Cubetto, dato che, a differenza della stragrande
maggioranza di questi, è indirizzato esclusivamente ad un
pubblico adulto.
Se
devo esser sincero, dopo aver giocato per quasi un'ora e mezza
alla versione PAL (a questo proposito, come al solito, ringrazio
il nostro rivenditore di fiducia, nonché strettissimo amico
personale, Umberto, che continua a passarci i DVD), la prima
impressione avuta è di trovarmi di fronte ad un gioco molto
divertente ed accattivante. Successivamente, però, dopo averci
riflettuto a sangue freddo, ho capito che in fondo Hitman 2
non è proprio nulla di speciale e potrebbe esser confuso con Max
Payne o con qualunque altro sparatutto in terza persona
esistente.
Infatti,
Silent Assassin non presenta alcuna novità di fondo che
possa far gridare al miracolo, ma ha dalla sua esclusivamente una
buona conformazione dei livelli, una più che decorosa
intelligenza artificiale dei nemici ed il divertimento che
consegue alla possibilità di aprirsi la strada facendo stragi su
stragi. Con ciò voglio dire che, molto probabilmente,
quest'ultima fatica Eidos sarà un gioco che sicuramente avrà
successo, ma non certo grazie ad un particolare che potrà
differenziarlo dagli altri dello stesso genere, ma solo perché è
un tipo di game che attira molti videogiocatori.
Ciò
detto non voglio però sminuire per intero H2, ma volevo solo
rimproverare i programmatori per essersi, per così dire, adagiati
sugli allori e non aver implementato l'avventura con qualche
opzione veramente innovativa ed interessante.
Nonostante
l'assoluta anonimità, il gioco di questo killer pelatone, ha
però dalla sua il vantaggio che su Game Cube incontrerà una
scarsissima concorrenza, arrivando persino a rappresentare
l'unico titolo del genere.
ENTRANDO
NELL'ANALISI.
I
possessori del Cubetto, quindi, avranno buone ragioni per
potersi accontentare di questo titolo, almeno fino a quando non
uscirà un gioco più sostanzioso. Ma andiamo ad analizzarlo nel
dettaglio.
Prima
ho tirato in ballo il famoso Max Payne, idolatrato
dall'utenza piccì, ma devo informarvi che il paragone non è del
tutto esatto. Se infatti il gioco Take-Two è improntato
maggiormente sull'azione (ovvero, quando si entra in una stanza i
nemici si accorgono subito di voi), Silent Assassin vi dà
la possibilità di agire silenziosamente, penetrando in edifici e
basi nemiche come un ombra in grado di strisciare indisturbata
lungo i muri dei corridoi e delle varie stanze.
Questa
tattica funzionerà più delle varie incursioni alla Rambo, per
cui, se volete comprare questo gioco, sappiate che per giocare
occorrerà sfruttare un minimo di strategia, indispensabile per
riuscire a progredire nell'avventura.
Quasi
come in Rainbow Six, sarà persino possibile, prima di
buttarsi nel vivo della missione, passare del tempo ad
osservare i percorsi delle sentinelle, in modo da memorizzare i
secondi che potremo avere a disposizione per agire indisturbati.
Questo aspetto, veramente molto curato, si fa sentire già fin
dalla prima missione in cui bisognerà intrufolarsi in una villa
di un pericoloso boss mafioso. Scoprirete presto che la vostra
incursione sarà facilitata se prima avrete l'accortezza di
studiare le mosse delle varie guardie che sorvegliano il posto.
Nonostante questo aspetto puramente stealth, forse persino
più divertente dell'andare in giro sparando a tutto ciò che si
muove, dato che, non eliminando i vari nemici presenti, ma
correndo alle loro spalle, ci sentiremo sempre il fiato nemico sul
collo, da veri agenti segreti, sarà anche possibile, tramite una
leggera pressione della fidata croce direzionale, passare ad una
comoda visuale in prima persona à la Goldeneye 007, che
cambierà quindi anche l'approccio con l'intero gioco. Infatti,
nella modalità in prima persona, sarà più istintivo agire
impulsivamente, anche grazie alla migliore visuale che tale
occasione può offrire. Al contrario di ciò che si potrebbe
pensare, entrambe le visuali sono molto curate e, è proprio il
caso di dirlo, una vale l'altra, per cui potrete sceglierle a
seconda dei vostri gusti. Il mio consiglio è, ovviamente, quello
di godersi le fasi puramente stealth che si ispirano a Metal Gear
Solid, per cui di giocare, almeno in qualche missione, con la
telecamera rivolta alle spalle di 47 (il killer protagonista).
Infatti
spesso capiterà di doversi travestire, per passare indisturbati
agli occhi attenti delle telecamere o dei nemici, e la visuale in
prima persona non rende giustizia a questi cambi d'abito, dato che
non potrete notare alcun cambiamento.
Al
contrario, con la visuale "interna" alla testa di 47
potrete maggiormente notare con quale cura siano state ricostruite
virtualmente le varie armi (dal potente mitragliatore
d'assalto M60 alla classica pistola silenziata, passando per
i lacci per strangolare, fucili da cecchino e fucili a doppia
canna) tutti impreziositi da varie informazioni (visibili nel
menu) che implementano la vena di realtà di Silent Assassin.
ARCHITETTI
PROVETTI.
Nonostante
la grafica di H2 non faccia gridare al miracolo, particolare
attenzione va alle varie architetture presenti, di notevole classe
e raffinatezza. Gli ambienti sono tutti molto grandi, vivibili e
le luci penetrano in modo assolutamente realistico, complici le
buonissime texture che rivestono ogni centimetro dei livelli. Non
solo: ogni stanza è stata sviluppata per darvi la possibilità di
riparavi dietro mobili, sculture o colonne, ispessendo non poco
l'aspetto strategico(/stealth) del titolo Eidos.
Ha
anche sorpreso il fatto che i corpi dei numerosi nemici uccisi
rimangano al suolo privi di vita senza scomparire (al contrario di
ciò che succede nella stragrande maggioranza degli altri titoli)
e senza creare alcun problema di abbassamento del frame.
Buone
le animazioni di 47 e di alcuni nemici, anche se, in alcuni
momenti, appaiono un po' legnose e poco naturali.
I'M
YOUR KING, BABY!
Come
detto ad inizio recensione, Hitman 2 Silent Assassin non stupirà
di certo nessuno per questo o quell'elemento innovativo che
contiene, dato che, come ho più volte ribadito, non ne contiene.
Su altre console, probabilmente, si confonderebbe tra la massa che
affolla il suo genere, nonostante la soddisfacente realizzazione
tecnica, ma su GC, complice la quasi totale assenza di giochi
simili, potrà rappresentare una presenza di maggior rilievo,
almeno fino all'arrivo di giochi migliori.
Concludendo,
nonostante sia totalmente ciò che ci si aspetta da uno
sparattutto in terza persona, Hitman 2 potrà riempire il
buco con onore almeno fino all'arrivo di titoli di maggior
spessore, quali (speriamo) il tanto pubblicizzato True Crime:
Street of LA.
Si
ringrazia per il gioco: Umberto.
A cura di: Carlo Terzano