Chi
non ha mai sognato di prendere l’auto di papa’ e di correre
alla velocità della luce, solo per provare il brivido che si ha
quando si va all’impazzata ed ogni tocco al volante può
decidere se rimanere in carreggiata o se essere scaraventati
fuori? Ora F-ZERO GX ci dà quest’opportunità evitando
interminabili ramanzine e rischi piuttosto seri!
E’
inutile che vi dica quanto noi della redazza abbiamo atteso
questo gioco. E’ inutile perché ogni possessore del cubetto
violaceo con un briciolo di buon senso avrà, già dall’anno
scorso, iniziato a risparmiare per la fatidica relase date.
Purtroppo
l’Europa dovrà attendere ancora almeno fino al 10 di Ottobre,
di contro i giapponesi si godono la nuova avventura di Falcon e
soci dal 25 Agosto e noi non ci siamo fatti mancare una delle
poche copie d’importazione!
LA
DIFFICOLTA’ DI CORRERRE A 1.600 Km/h.
F-Zero
GX è un gioco di corse futuristiche che vi mette nei panni di
piloti esperti di particolari navicelle che, nonostante rimangono
sospese perché posseggono un dispositivo anti-gravità, non
possono volare come dei normali aerei. In poche parole sarà come
guidare delle automobili, dei kart, o delle motociclette, con
l’unica differenza che le gare si svolgeranno sempre sull’orlo
dei 1.680 Km/h (una delle velocità più alte raggiungibili!)!
In
fondo è questo “piccolo” particolare che ha sempre reso la
saga di F-Zero popolare in tutto il mondo, dato che, a velocità
particolarmente elevate, solo i migliori possono mantenere il
controllo della vettura. A questo si aggiunga anche la presenza di
29 avversari dalla guida non proprio pulita e capirete quanto
questo game, nonostante puramente Arcade come Mario Kart, sia
fatto di tutt’altra pasta.
Chi
avrà avuto la fortuna di provare F-Zero X per N64 saprà già
cos’intendo quando parlo di concorrenti infami e di una velocità
inimmaginabile. A questo però va sommato il fatto che questa
volta l’intelligenza artificiale nemica è stata notevolmente
migliorata e che la velocità della Coppa finale della versione a
64-bit è nulla se paragonata a quella standard per GC.
Il
gioiellino Sega AV e Nintendo ci ha infatti stupito proprio su
questo fronte. Avevamo già visto i numerosi filmati presentati
all’E3 o in altre occasioni, quindi avevamo già un’idea ben
precisa del ritmo frenetico con cui tutto arriva ai nostri occhi e
va via, ma giocarci, impugnare il pad e correre dal vivo per i
circuiti, è tutta un’altra cosa. La situazione è ancora
governabile quando si corre da soli nelle prove a tempo, dato che
il controllo della propria navicella a velocità improponibili è
l’unico ostacolo da cui ci dobbiamo guardare, folle nel
Campionato, in cui bisogna tentare di salire sul podio superando
ben 29 agguerritissimi piloti.
PER
ASPERA ASTRA!
Come
ho già detto prima, se F-Zero X era conosciuto per la sua
difficoltà, questo capitolo riesce persino a superarlo,
specialmente se non avete mai giocato al prequel. Anch’io,
nonostante abbia completato l’episodio per N64 al 100%,
inizialmente ho avuto qualche difficoltà nel riuscire ad arrivare
almeno 5° nelle prime gare. Certo, questo è solo uno scoglio
iniziale che poi si supera con un po’ di allenamento, anzi, che
sa rendere ancora più appagante i futuri risultati, ma che
potrebbe rovinare la festa ai giocatori meno avvezzi. La
sensazione di velocità estrema dal canto suo è realizzata
stupendamente, penso che mai un gioco sia arrivato a tanto
(potendo anche contare inoltre di quel po’ po’ di comparto
grafico!), e a questa è legata una giocabilità minuziosa, quasi
chirurgica. Vi basti pensare che, quando userete un Turbo, per
curvare servirà sfiorare a malapena il joy-stick, onde evitare di
esplodere fuori pista! E proprio questa eccessiva difficoltà nel
controllare la vettura potrebbe infastidire i più, i neofiti, ed
i giocatori più giovani. Gli amanti dei giochi impegnativi, delle
sfide vere, invece, troveranno pane per i loro denti, soprattutto
se vorranno completare con successo ogni torneo presente, incluso
l’ultimo.
DAL
PDV GRAFICO...
L’altro
grande punto di forza, vero e proprio pilone portante, di F-Zero
GX risiede nella veste grafica. Questo nuovo capitolo infatti
parte dove il prequel aveva finito e riesce ad essere un perfetto
connubio tra una velocità inimmaginabile ed una grafica veramente
di buonissimo livello.
Nonostante
i numerosi poligoni complessi delle piste, le ottime textures, e
le dozzine di avversari presenti contemporaneamente su schermo, il
pargolo Nintendo/Sega riesce a gestire tutto alla perfezione,
riducendo al massimo i rallentamenti, rintracciabili in minima
dose solo nei momenti più caotici. Non solo: a questo sciabordio
grafico si sommano anche i vari effetti speciali, quali luci e
fasci colorati calcolati tutti in tempo reale.
Tra
le venti piste vale la pena far due nomi, tanto per farvi capire
quello che vi attende.
-Mute
City: una gigantesca metropoli, simbolo dell’opulenza
interplanetaria, vi abbraccerà nelle vostre scorribande notturne.
Curve a gomito, salti incredibili ed altissimi grattacieli fanno
solo da sfondo ad una pista realizzata magistralmente,
specialmente dal pdv grafico!
-Fire
Field: più che una pista è l’anticipazione
dell’inferno! Si corre alla velocità della luce su dei tubi
arroventati ricchi di ostacoli. Inutile dire che basta un errore
per ritrovarsi nel magma bollente…
-Big
Blue: conosciuto anche a chi ha giocato a SSB.Melee, questo
tracciato triangolare dalle curve paraboliche soddisferà
specialmente gli amanti dell’alta velocità con la A maiuscola.
Infatti i rettilinei possono far scivolare comodamente la nostra
vettura e le curve, se impostate correttamente, permetteranno ai
più di realizzare record su record!
-
Evergreen Forest: uno dei circuiti ambientati in questa
foresta millenaria è praticamente ovale, quindi non presenterà
particolari problemi neanche ai più impediti fra voi. Il guaio è
rimanere concentrati quando davanti ai nostri occhi si presenta
cotanta bellezza grafica (il sole che penetra tra le chiome degli
alberi, favolosi giochi di luci ed ombre, ambientazione quasi
poetica…)!
-Sand
Ocean: le cose qui iniziano a complicarsi.
L’ambientazione arida e desolata non vi distrarrà, anche perché
deconcentrarsi significherebbe morire. Insetti volanti enormi,
bruchi giganteschi, curve a U e numerosi tornanti a 360°
metteranno a dura prova la vostra leadership nel campionato.
Questo
è solo un misero elenco di quello che vi sorprenderà e vi farà
saltare i nervi una volta che avrete tra le vostre avide manine il
gioco, in realtà vi attende ben altro, ma i limiti cartacei di
questa recensione mi rendono impossibile farvi capire esattamente
a cosa mi riferisco. Riguardo ai personaggi, anch’essi come le
piste sono veramente numerosissimi, ben 30 (alcuni dei quali
provenienti dalla versione per N64, altri creati ex novo), anche
se all’inizio potrete utilizzarne un numero veramente
esiguo.Ognuno si differenzierà non solo per colore e per la
carrozzeria dell’abitacolo, ma sarà reso unico anche da tre
voci: Corpo, Turbo e Tenuta. Prima di buttarvi nel campionato vi
suggerisco caldamente di provare in corse libere quale personaggio
si addica di più al vostro stile di guida (personalmente trovo
veramente ottimo Jack, nonostante molti lo critichino).
Per
gli amanti del fai-da-te, inoltre, Nintendo ha pensato bene di
aggiungere anche la possibilità di poter creare un’autovettura
a proprio piacimento, decalcomanie incluse, ma questo sarà
possibile solo dopo che avrete vinto un buon numero di crediti nel
Campionato, dato che tutti i pezzi costano molto. La parte più
gustosa è soprattutto quella in cui è possibile aggiungere, come
succedeva nel vecchio Top Gear Rally, vari adesivi. Il gioco ve ne
mette a disposizione in gran quantità, molti dei quali pescati a
piene mani da altri giochi Nintendo, ma, a chi non bastassero,
Sega è venuta incontro fornendo una specie di editor delle
decalcomanie, molto simile a Paint per computer. Certo, ha un uso
pressoché limitato e utilizzandolo non potranno uscire dei
capolavori, ma i bravi nel disegno riusciranno ad ottenere
risultati soddisfacenti. Tutto ciò per farvi capire che la
vettura è completamente personalizzabile, colori e loghi inclusi.
Altra
novità rilevante, che mi ha fatto veramente molto piacere,
consiste nella presenza (finalmente!!!!) di una comodissima
visuale in prima persona! Ora tutti coloro che come me nei giochi
di guida sono soliti cercare la visuale più interna possibile
ancor primi d’esser partiti saranno accontentati! L’unico
difetto è che non sia stato realizzato l’interno
dell’abitacolo, come accadeva in Rogue Squadron, ma forse questa
scelta è dovuta a garantire una migliore visibilità. Non si
spaventino però gli amanti della terza persona, visto che non è
assolutamente vero che nel gioco sia presente esclusivamente la
visuale in prima come era girato in rete di recente. Le viste
disponibili sono infatti ben 4 e quella interna è comunque da
provare (rimane la mia preferita!).
Se
devo esser sincero, dato che stiamo parlando delle astrovetture,
avrei preferito che fossero state ricoperte da textures migliori,
magari meno monotone e che dessero più una sensazione di
“sporco” e di usura (un po’ come l’astronave di Fox o
quelle dei giochi Star Wars, per intenderci). Paradossalmente,
infatti, le trenta vetture sembrano essere il particolare meno
curato del gioco, soprattutto se comparate alle stupende piste.
LAST
LAP!
Per
concludere brevemente, dato che mi sembra di essermi dilungato fin
troppo, F-Zero GX riesce a mantenere quello che aveva promesso,
ovvero far provare a tutti una velocità mai vista. Forse proprio
quest’aspetto così curato è stato portato un po’
all’esasperazione, dato che adesso non è più facilissimo
controllare le varie vetture e l’eccessiva concentrazione dovuta
alla tensione della corsa può sfibrare e stancare gli occhi (vi
sconsiglio di giocarci dopo una giornata di lavoro!), ma infondo
è l’obbiettivo che si erano prefissati Sega A/V e Nintendo.
La
grafica è veramente più che buona, non ottima come ci avevano
fatto credere gli screenshot, ma del resto non si può pretendere
di più, considerata l’alta velocità costante con cui il gioco
scorre e i trenta personaggi presenti su schermo. Vetture più
complesse e textures dei veicoli più particolareggiati avrebbero
fatto piacere e, come vi ho già detto, a volte sembra quasi che
il parco macchine di F-Zero GX sia l’aspetto meno curato, ma del
resto non si può avere tutto…
Viceversa
è totalmente privo di difetti il sonoro, sia per quanto riguarda
gli effetti FX, sia per quanto concerne le musiche. Queste ultime,
inoltre, si adeguano perfettamente al senso di tamarragine delle
piste e dei personaggi e ricordano quelle di Sonic Adventure 2.
Insomma,
per farla breve, F-Zero GX non delude, anzi, rappresenta or ora il
miglior gioco di guida per cubetto (del resto di valido c’era
solo Burnout 2…) . Saprà intrattenervi per ore, ma, chissà
perché, non è stellare come per anni ci si era aspettati. Sarà
stata la lunga attesa a gonfiare le aspettative, fatto sta che un
po’ di emozione è stata smorzata dopo averlo giocato, tant’è
che mi sono ritrovato a pensare: “tutto qui?”. Non
fraintendemi, però, dato che è un titolo buonissimo e
validissimo, anche se si è preso solo poco più di 9 perché la
perfezione è ancora lontana…
Si
ringrazia per il gioco: Umberto.
A cura di: Carlo Terzano