Qualcuno potrebbe pensare che il tessuto della vita di San Francesco Caracciolo sia da lutto e di pianto, dato la sua assiduità alla penitenza circolare continua e come se il Signore non avesse detto :"quando fai penitenza profumati il capo", in realtà non è proprio così. Dobbiamo dire che l'estasi di adorazione a Gesù sacramentato configura il nostro Francesco a una immagine circonfusa della splendida luce che emana dalla Risurrezione del Cristo , di cui nel mondo intero non si trova soggetto più gioioso. Quando fai l'elemosina non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, quando fai penitenza non lo raccontare a nessuno.Tutto ciò che avrai fatto al povero sappi che l'hai fatto a Dio, il quale vede nel segreto e ti ricompenserà. Questi pensieri erano pane quotidiano per i nostri fondatori e segnatamente per il nostro Francesco: Quale era il fine della penitenza ?? l'espiazione delle pene accumulate nella propria vita spirituale e la conversione dei poveri peccatori. Attirare sulla terra le più elette benedizioni per il rinnovamento di ogni cosa in Cristo e la santificazione delle anime.
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QUANDO TU...
Se credi di aver finito la corsa quando ti senti il fremito di gioia nel profondo del cuore e tutti ti battono le mani;
SE credi che ti avversano quanto tu vedi la strada sbarrata davanti a te e ne cerchi il responsabile;
Se credi che sei morto quando non vedi non senti e non rispondi;
sappi allora che la verità è venuta a te e tu non vi sei entrato e sei fuori di essa e di te, ma non fuori della vita, che comunque tu sia, ti guarda e ti accarezza. Nico Cini
per suggerimenti o chiarimenti rivolgersi a: quintinop@libero.it