il Nicoterese

Informazioni socio-culturali della Comunità di Nicotera

a cura di       Ernesto Gligora - Nicotera   *** a cura di Ernesto Gligora -       Nicotera  ***

Vai INDICE                            da  "Gazzetta del Sud ", 9 dicembre 2009

 

Nicotera. Biagio D’Ambrosio, presidente dell’associazione nata a sostegno dell’infrastruttura, punta il dito contro l’amministrazione.

Progetto del porto,

una pratica dimenticata

Alla base dei ritardi accumulati anche le divergenze sulla localizzazione dell’opera.

Pino Brosio NICOTERA

Porto di Nicotera: una storia lunga quasi sessant'anni. Decenni di polemiche. Progetti e studi di fattibilità prima non approvati dal consiglio comunale e, poi, sopraffatti dalla polvere, convenzioni sottoscritte con Sviluppo Italia per la realizzazione di un porto a secco e mai attivate anche per l'opposizione delle forze locali all'allora sindaco Princivalle Adilardi. E quando sembra che il vento stia per soffiare nella direzione giusta, altri stop inattesi.

Saltano cosi i finanziamenti già ottenuti, si perde il treno buono del Por 2000-2006. Ora bisogna ricominciare tutto da capo. Sperando nel Por 2008-2013 e, soprattutto, sperando che le dispute tra fautori del porto-canale e del porto a mare - atteso che non dovrebbero trovare più spazio i fautori del porto a secco -possano sfociare nella sintesi giusta consentendo alla città di dotarsi di una struttura fondamentale per il suo sviluppo.

Al momento, comunque, è tutto fermo. Una fase di stallo che non piace a Biagio D'Ambrosio, presidente della società "Porto Nicotera", fermo assertore del porto-canale da realizzare in località Fosso San Giovanni a sud dell'abitato di Nicotera Marina. La ricostruzione che fa dei fatti è capillare. Punta il dito contro tutto e contro tutti. La sua amarezza nasce dal constatare che «c'è qualcosa di ancestrale che incombe su questa città. Diversamente non si spiega perché - afferma -ogni qualvolta un progetto sta per arrivare alla fine c'è sempre qualcosa o qualcuno che riporta tutto al punto di partenza». Anche stavolta che il porto sembrava a portata di mano, qualcosa è andato di traverso. «La verità è - sostiene D'Ambrosio - che la società che presiedo trovava maggior interlocuzione con la commissione straordinaria piuttosto che con l'attuale amministrazione. I com-missari peraltro, avendo intuito l'importanza del progetto, erano ripetutamente intervenuti sulla Regione, mentre con la Prefettura avevano avviato la pratica per gli espropri dei terreni interessai i dall'esecuzione dell'opera».

Ma c'è un altro punto che D'Ambrosio non manda giù. «Nel febbraio 2008 - racconta - la Regione, avendo l'esigenza di rendicontare la somma di 29 milioni di euro, non ancora spesa col Poi 2000-06, indiceva una riunione nel corso della quale emergeva che Nicotera, già individuata tra i nuovi porti da realizzare, aveva l'opportunità di accedere alla citata somma a condizione che il Comune predisponesse una scheda tecnica per il porto cantierabile entro il dicembre 2008. Sollecitato per ben due volte dalla Regione - prosegue D'Ambrosio - l'amministrazione Reggio rispondeva alla fine negativamente asserendo che a Nicotera non c'era niente di cantierabile». Accuse pesanti quelle del presidente della società "Porto Nicotera" anche perché «il sindaco - aggiunge -ignorando quanto era stato fatto, da successivamente mandato ad un tecnico per sviluppare un progetto di porto da realizzare nel vecchio sito della scogliera a nord del litorale, in una zona cioè che non riceverà mai il parere favorevole di Regione e ministero dell'Ambiente. Stranamente – continua – il primo cittadino ignora che nel Prg l'ubicazione del porto era a sud della Marina. Tale iniziativa ha bloccato tutto. Ora ci sono ancora le condizioni per recuperare il tempo perso, ma l'amministrazione deve attivarsi per entrare nel Por 2008-13».