Domenico Russo - Pittore

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Diego Corso – La basilica Cattedrale di Nicotera ("Arte e Storia" – a.XIII, 1894, pg. 99)- Replay: Biblioteca Comunale "R:Corso" di Nicotera")

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II

   Nell’ attualità la nostra Basilica Cattedrale splende di maestà nuova. Essa presenta tre navate di ordine composito, decorate con stucchi e fregi e tutte lastricate in marmo.

Oltre l’abside e l’altare maggiore costruiti in marmi mischi, vi sono otto cappelle coi rispettivi altari, tutti in armo colorato.

   Tra i dipinti, che adornano la volta della Cattedrale notiamo: Mosè che riceve d Dio a mezzo dello Angelo le tavole della Legge. Questo dipinto adorna lo sfondo dell’abside e domina, per l'esattezza della prospettiva il sancta sanctorum.

  L'unità dell'azione, il tocco morbido ed il colorito pieno di forza, rendono commendevole questo dipinto.

   Nella cupola, giusta l'architettura della Chiesa, si veggono allogate in otto scompartimenti, altrettante pitture relative ai fatti della S. Scrittura. Esse rappresentano:

a) l'origine del peccato, cioè l'angiolo, che nel discacciare Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre guarda minaccioso il serpente tentatore.

b) Le conseguenze del peccato, cioè: il Profeta Geremia, che piange sulle rovine di Gerusalemme. L'effetto della città è ben reso, i monumenti spiccano stupendamente e riflessi del sole cadente.

e) Isaja, che predice la Vergine: la si vede effigiata in un ambiente diafano, quasi preludio della vita nuova, che arride all'umanità.

d) Ezechiello, che predice il regno pastorale del Cristo. Il pastorello divino mena ai pascoli salutari le pecorelle sotto il manto della sua misericordia. La figura del pastorello spicca sul fondo del quadro e domina l'insieme della pittura.

e) L'angelo Gabriele che annunzia al profeta Daniele le 72 settimane, dopo le quali sarà immolato il Cristo. La figura della Croce riflessata dall'alto del quadro fa la luce sul concetto della Profezia.

f) Istituzione delle Chiesa cattolica, espressa nella figura di Gesù Cristo, che da 1e chiavi a S. Pietro.

g) Persecuzione della Chiesa, rappresentata nella figura del Protomartire S. Stefano.

h) Chiude il concetto, il trionfo della Chiesa che vien rappresentata dalla figura di Gesù Cristo, che sorregge la navicella in mezzo al mare fortunoso.

   In tutte queste figure si notano grazia, arditezza, unità d'azione, rilievo degli oggetti, tocco morbido, disegno correttissimo. Alla base di questa cupola, nelle quattro lunette, che restano fra i quattro archi della crociera, sono rappresentate le figure dei quattro Evangelisti, S. Giovanni, S. Marco, S. Luca, S. Matteo.

   Autore di queste pitture e di quelle decorazioni è il nostro concittadino Domenico Russo. I suoi dipinti, le dorature, gli ornati tra le linee rette e curve, tra i gl'incavi, in una euritmia artisticamente sentita, rappresenta un momento lodevole nella scuola dell'arte presso noi. Le tele sopra gli altari, negli sfondi, sopra le porte laterali del tempio, anch'esse ripulite e restaurate, vanno giudicate fra i più pregevoli dipinti del nostro Eustachio Rocciolino17. Essi rappresentano S. Girolamo, la Pietà, la Sacra F; il Rosario e l'Immacolata.

  Il Russo riuscì superiore agli altri lavori di pittura della stessa età, eseguiti nelle Cattedrali di Mileto e di Tropea; dove trovasi sfoggio di policromia, che ricorda il sopraccarico del Bernini ed il barocco chiffonè del Borromini.

  Egli dipinse quadri fasciandoli del vivido colore, che fa da fondo ai quadri bizantini. Spese così gran parte della sua attività nel decorare un’opera patria, superando molte difficoltà intorno a quel lavoro, cui ha legato il proprio nome. Ciò attesta il suo gusto squisito ed il suo ingegno fecondo, capace di svolgere quei simboli e misticanti