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Nel tenimento di Limbadi osservasi al Nord-Est il sollevamento granitico che costituisce il Monte Poro; poi scendendo dal Nord al sud, incontransi sovrapposizioni di terreni secondarii stratosi, non che di terziarii, quaternarii o subalpini. Il granito del sollevamento è porfirico, arenario, e non mancano materie ferruginose, argille, lignite secondaria e terziaria, carbone bastardo, calce carbonata, arenarie micacee, gres verde, argilla blu-verde, tufo conchigliaceo, sabbie bianche, gres molaro, marne tipo monteleone di varii colori, argille glauconiane, sabbie quaternarie, brecce, ghiajia, ciottoli calcari di diverse forme, e argille per stoviglie – Vicino Motta-Filocastro, in luogo detto Branca, scorre per la fessura di una pietra dell’acqua tinta di ferro, ed in altro luogo nomato Tavolati si osservano segni di carbon fossile, per la qual cosa una piccola società di Limbadesi diretta dal sig. Gaetano Rota, sta facendo lavori, ma fin’oggi ha solo trovato carbon bastardo. Vi si rinviene anche della terra gialla – Anni sono in un grande scoscendimento avvenuto, si sono scoperte varie ossa, fra’ quali uno che sembra essere rotula di qualche grande animale: è lungo per le giunture delle articolazioni once 11, largo 7, profondo 3 ½, e il cerchio della rotella, se fosse intera, sarebbe di once 7 ½. Quest’osso si mantiene spugnoso al di dentro, levigato al di fuori, ed è alquanto pietrificato.

Le produzioni botaniche e zoologiche del Comune di Limadi son quasi le stesse di quelle di Nicotera; solo può dirsi per le prime che più abbondanti rinvengonsi l’apocino o seta vegetabile; la brionia bianca, la lingua di leone; la consolida officinale, l’elleboro nero, il lauri ceraso; ecc.ecc. Alle Zoologiche può aggiungersi la martora.

I terreni di Limbadi sono per la massima parte fertilissimi, divisi in colline ed in pianure varie intersecate da valloni, ne’ quali si veggono scorrere rigagnoli sufficienti a dar moto ai mulini già detti, che divengono torrenti impetuosissimi in tempo delle grandi piogge, e corrono rovinosi: i principali sono nomati: Passo, Gattola e Maggiorasi, il quale ultimo partendo dalle colline di Motta Filocastro, e toccando il tenimento del villagio di Caroni, passa per l’est di Limbadi.

Il terreno di questo Comune, giusta il catasto provvisorio, consiste in tomola 7,346 distinte e classificate come segue:

L’agricoltura può dirsi meglio curata in questo Comune, che in quello di Nicotera, sebbene niun progresso in fatto di utili applicazioni della scienza e de’ nuovi metodi di coltivazione possa notarvisi. Solo progredisce la coltura del cotone; nelle vigne si hanno ottime qualità di uve, e si sono introdotti il nespolo del Giappone, la Camelia, la Mangolia, ed il Lazzeruolo. Non vi è orticoltura di sorta.

Generi diversi	Misura	Quantità	Osservazioni
Grano	Tomoli	15.000	*A causa della malattia corrente; ma
Orzo ed Avena	"	3.000	Le vigne di Limbadi darebbero circa
Granone	"	6.000	5.000 salme
Fave	"	1.000	** ogni pesa è di rotoli 6 ½ al 30.
Legumi varii	"	1.100
Patate	"	200
Olio	botti	30
Vino	salme	500*
Lino	cantaja	100
Cotone	pese	8.000**
Ghiande	Tomoli	2.000
Dalle piccole sel-ve cedue si trag-gono circa annui	D	1.000

Indicazione della pastorizia	Limbadi	Caroni	Manda- radoni	Motta	S.Nicola	Totale	Osservazioni
Vacche	500	70	30	40	30	670*	*Incluse le giovenche
Bovi per aratro	200	52	40	60	24	376	** Per industria, oltre quelli che tengono le
Pecore	1200					1200	Famiglie per uso do-
Capre	400					400	mestico.
Porci	1000	150	152	200	100	1602**
Cavalli	16			15		31
Giumente	20	10	3	50		38
Muli	10					10
Asini	100	12	12	20	10	454

Le donne si occupano di tessuti di lino e di cotone per uso degli abitanti, ed a tempo opportuno con molta cura attendono l’allevamento dei bachi da seta in quantità sopportabili dalla rispettiva azienda domestica. S’industriano taluni a conciare i buoni vini della contrada in modo da reggere al confronto della malaga, della lacrima di Gerace, della malvasia di Lipari. In Motta Filocastro ora si fabbricano tegole e mattoni di varie forme e grandezze da circa 10 Officine a ciò addette, nelle quali si sono perfezionati i mattoni che servono per pavimenti; Caroni fornisce diversi vasi di creta, essendovi ivi 30 figuline in continua attività: l’argilla occorrente si scava nel luogo nomato Cardinosa, di proprietà del Seminario, distante da Caroni due miglia.

Non v’ha commercio propriamente detto: dalle derrate, che si ricavano dall’industria agricola, e dalla pastorizia, tolto il consumo del Comune, il rimanente si vende ne’ mercati di Nicotera, recandovelo per una strada comoda per vetture. Si eccettua il,vino, che si vende ordinariamente a’ vetturali, i quali vengono dalle piazze di Monteleone e di Mileto, e dai paesi della Piana di Calabria Ulteriore 1.

I mezzi di trasporto sono: carri 65; e gli animali da tiro e da soma consistono in asini, muli e cavalli .