Schizzo geologico*Fenomeni naturali // suolo*estensione territorio // produzioni spontanee*pro-dotti di agricoltura*prodotti della pastorizia*industria e manifattura*commercio |
Schizzo Geologico. -
In questo Comune all’osservatore geologo si offre il sollevamento Nord-Ovest del Monte Poro formato di rocce granitico-porfirico-arenarie miste di grossi macigni, che a quando a quando franano per interne scosse, dopo le quali vengono fuori scaturigini di acque negli adiacenti valloni. Nel Sud-Est incontransi, come in filoni, ammassamenti granitici, e brecce; e per tutto il resto del territorio massi tufacei a vari strati, marne compatte e sfogliate, pietre dure di color ferrigno, ciottoli calcarei, brecce, sabbie, argille ec.ec.
Fenomeni naturali.
Di quando in quando, massimo nell’està, nelle valli e nei burroni la terra con grande scoppio si apre, e dà uscita a vene di acqua. Nel mare in pochissima lontananza dal lido, nel luogo detto Savuto, le barche trovano impedimento a passare quando deve avvenire mal tempo di mare; in questo luogo, come dicesi, si ode un certo rumorio.
Il suolo nell’accennato modo conformato, abbenchè sia pietroso, e solo aratorio in poca parte, pure è fertilissimo al che contribuisce pur molto l’industria degli agricoltori, i quali cogli stessi strumenti che adoperansi ne’ paesi circonvicini, rendono proficui luoghi scoscesi e quasi impraticabili. Dalla loro industre operosità, e dal clima ripeter si deve che quel suolo produca cereali, ortaggi e frutta squisite e primaticce: ed è meraviglioso il vedere sorgere dalle fessure delle rupi querce maestose e secolari. Hanno quegli abitanti in pregio il concime, ed adoperano il sovescio dei lupini e delle favette per rinfrancare i campi. I varii scoscendimenti sono divisi da valloni, ne’ quali scorrono rivoli di limpidissime acque, che nelle piogge s’ingrossano in torrenti dannosissimi alle campagne. Curiosa particolarità, e degna di analitico esame offre uno di questi Valloni, quello sottostante all’Ovest di Joppolo: esso non porta acque, ma invece vi si vede scorrere una melma arenaria bianca, che si avanza frammista a macigni verso la marina, ove in varii tempi ha devastato una estesa ed ubertosa pianura coperta di vigneti, di giardini di aranci e limoni, e di orti diversi ( ). Questa melma è fertile, ed i Joppolesi quando possono coltivarla, con molta industria ne traggon profitto seminandovi per lo più fagiuoli. Avviene però alle volte che non possono farne raccolta pel sopraggiungere di novelle piene.
Estensione del territorio.
L’estensione del territorio, giusta la ricapitolazione dello Stato di sezione di Joppolo e di Cuccurino, conta tomoli 324, 3/8 e 7/ 64 di prima Classe, tom. 230, 6/8 e 7/10 di seconda Classe, e tom. 328, 6/8 e 3/10 di terza Classe. - Secondo il Catasto provvisorio il totale generale della rendita impossibile di ogni natura somma a ducati 20198,26, 6/10.
La rendita comunale, conforme lo stato discusso per l’anno 1856, è di ducati 690, 30 - In questa somma è compresa quella dei dazii in ducati 642,74.
Il Contributo fondiario è di lire 1025, 51.
Produzioni spontanee.
Minearologiche, Botaniche, e Zoologiche. Sono generalmente le medesime di quelle notate per Nicotera. Vi ha buone argille, delle quali si fabbricano tegole e mattoni; e ad un quarto di miglio di distanza dal paese, in luogo che nomano l’Incenso, si osserva una contrada ove il terreno è sempre umido e salso (); nel tenimento poi di Cuccurino sono picciolissime paludi salse lontane dal mare circa cinquecento passi, ad un livello alto dal medesimo per 200 palmi circa. E’ da notare che l’erbe di quella parte del Monte Poro che sovrasta a queste piccole lagune salse, è sapide; e gode rinomanza il cacio del Monte Poro, appunto perchè riesce saporoso, ed un po' piccante. - Vi ha pure una fontana detta Giudice, che scaturisce acqua salmastra. - In altra contrada di Joppolo sono miniere di sale. - In particolar modo si fa la caccia della lepre, della volpe e delle pernici, che si prendono a preferenza vive co’ lacci, facendo uso del richiamo.
Prodotti di agricoltura ec. -
I prodotti approssimativi dell’agricoltura, dell’arboricoltura e pastorizia sono notati ne’ seguenti specchietti:
Grano . . . .. . . . . . |
tom. |
3100 |
|
Granone . . . . . . . |
" |
200 |
|
Orzo . . . . . . . . . . |
" |
800 |
|
Avena . . . . . . . . . |
" |
400 |
|
Fave . . . . . . . . . . |
" |
120 |
|
Favette . . . . . . . . |
" |
80 |
|
Ceci . . . . . . . . . . . |
" |
40 |
|
Lenticchie . . . . . . |
" |
80 |
|
Faggiuoli . . . . . . . |
" |
96 |
|
Piselli . . . . . . . . . |
" |
20 |
|
Patate . . . . . . . . . |
rot. |
70 |
a) Si noti nel secolo passato vi esisteva la |
Fichi . . . . . . . . . . |
" |
300 |
così detta Foresta grandissimo querceto |
Mandorle . . . . . . . |
" |
15 |
appartenente al Principe di Scilla, che fu |
Giuggiole . . . . . . |
" |
20 |
distrutto verso l'anno 1821 per fare carboni. |
Ghiande . . . . . . . |
" |
500(a) |
b) Scarsissimo ricolto a causa della |
Vino . . . . . . . . . . |
salm |
15(b) |
malattia che devastava le uve. Ordinaria- |
Lino . . . . . . . . . . |
pese |
450 |
mente se ne raccoglievano salme 300. |
P A S T O R I Z I A
Indicazione |
Joppolo |
Cuccurino |
Cucurinello |
Caronito |
Totale |
Bovi ........... |
50 |
40 |
I pochi anima- |
12 |
102 |
Vacche........ |
200 |
230 |
li di ogni gene |
= |
430 |
Cavalli......... |
2 |
3 |
re esistenti in |
= |
5 |
Muli............ |
2 |
= |
questo villag- |
= |
2 |
Asini........... |
10 |
24 |
gio sono com- |
10 |
44 |
Pecore......... |
1050 |
1300 |
presi tra quelli |
= |
1350 |
Capre.......... |
350 |
300 |
che si notano |
= |
650 |
Majali per industria...... |
400 |
700 |
per Cuccirino |
= |
1100 |
Pollame....... |
800 |
800 |
|
400 |
2000 |
Colombaje... |
2 |
= |
|
= |
2 |
Prodotti della Pastorizia.
Cacio pezze 1300 circa, del peso ognuna di once 52, corrispondenti a circa venti cantaja. Lana pese 280 (ogni pesa di rot. 5); Ricotte che si vendono dentro picciolissime fiscelle per un grano l’una, e pesano circa once 6, dando approssimativamente un prodotto di duc. 100 annui.
Di ciò che avanza al consumo degli abitanti del Comune, parte si estrae dai vetturali della Piana,e parte s’importa nel mercato di Nicotera dalle donne di Joppolo, le quali col poco denaro che ne traggono comprano tutto quello di che abbisognano.
Industria e manifattura.
Consistendo quasi tutta la popolazione di questo Comune in agricoltori, l’industria manifatturiera può ben dirsi che sia nulla; occupandosi gli uomini esclusivamente de’ lavori campestri, ne’ quali, come dicemmo, sono industriosissimi, e le donne in filare il lino, e tesserne tele ordinarie, che usano per camice e vestito: altre, massime in Cuccurino, Cuccurinello e Caroniti filano la lana, di che tessono dell’albagio detto volgarmente abbrascio pel vestire dei pecorai, che debbono colle mandre frequentare i pascoli di Monte Poro.
Commercio -
Non vi è commercio di sorta, e la marina di Joppolo vedesi nuda di barche: in essa in primavera sogliono andare a diporto i Nicoteresi. I mezzi di trasporto sonno pochi asini, e le donne che portano pesi sulla testa. - La conformazione del territorio, nella massima parte, non si presta per strade rotabili. - Sarebbe desiderabile che si tenessero in maggior pregio le Api dalle quali ritrar potrebbe Joppolo utilissimi prodotti; nel passato secolo questa industria vi prosperava; non così ora. Dai pochi alveari esistenti si raccoglie no più che un cantajo e mezzo di miele di ottima qualità.