RISOTTO ALLA Pilota

Preparazione per quattro porzioni 
Tipologia: primi piatti asciutti  
Tempo  d'esecuzione:45 minuti  
Tecnica di cottura: lessatura

Utensili: casseruola pesante con coperchio, foglio di carta, panno, padella, forchetta.
Ingredienti: riso vialone cima (400 g), salamelle mantovane (140 g), formaggio grana grattugiato (70 g), burro (70 g), sale.

Esecuzione:
- In una casseruola di materiale pesante, versate 850 ml di acqua non troppo salata e mettere il recipiente sul fuoco.
- Portare a bollore e versarvi il riso facendolo scendere da un foglio di carta arrotolata ad imbuto in modo che il riso cada tutto al centro del recipiente, formando una montagnetta conica, la cui punta deve uscire dall'acqua di circa un centimetro.
- Quando s'alza il bollore, scuotere leggermente il recipiente in modo che il riso scenda un poco e continuare la cottura sul fuoco vivace per circa 12 minuti.
- Levare quindi la casseruola  dal fuoco coprirla e avvolgerla in un panno spesso per conservarne il calore e lasciare riposare per circa 15 minuti senza più toccarlo.

-
Nel frattempo soffriggere in una padella il burro e le salamelle precedentemente pelate; lasciar rosolare schiacciando le salamelle con  una forchetta per farle sciogliere il più possibile.
- Aggiungere poi al risotto, unire due cucchiate di grana, mescolare bene e servire con
il restante formaggio.

Varianti:
La variante più conosciuta è il risotto con puntel, vale a dire il riso alla pilota servito con braciole o costine  di maiale cotte sulla griglia oppure rosolate nel burro e piantate nel risotto sui piatti dei commensali lasciando il manico all'insù: il commensale afferra con la destra la forchetta e con la sinistra il puntel della braciola, alternando a forchettate di riso bocconi di braciola.
A sua volta questo risotto, che veniva preparato quando si uccideva il maiale, prevede una versione meno ricca: si prepara il riso cuocendolo alla pilota, ma senza il condimento, si cuocciono le braciole a parte nel burro e, con il loro sugo, si condisce dopo averlo fatto riposare.

Storia:
Piatto popolare Mantovano, servito anche alla corte dei Gonzaga e condiviso con il Veronese, deve il nome agli operai addetti alla pilatura del riso chiamati "Piloti", da pila, grande mortaio dove il riso veniva separato dalle glume per mezzo di una sorta di pestello meccanico manovrato a mano. Essi erano specialisti nella preparazione del piatto e che, dato il robusto appetito procurato dal lavoro manuale, avevano l'abitudine di condire molto questo riso, raddoppiando le dosi di burro, salamelle e grana indicate nella versione attuale. 
E' uno dei capisaldi della cucina locale, definito impropriamente risotto, perché la tecnica di preparazione è diversa e veniva preparato nelle cascine per festeggiare il raccolto del riso.

MISS '89

Home page