ELEFANTE INDIANO
ELEPHAS MAXIMUS

 

Gli antenati degli elefanti vivevano circa 60-70 milioni d’anni fa avevano una taglia molto inferiore agli elefante attuali.
Oggi esistono solo due specie di elefanti, quello africano e quello indiano.
L'elefante indiano è più piccolo e ha anche orecchie più piccole dell'elefante africano: ciò dipende dal fatto che vivendo in regioni boschive è meno esposto ai raggi solari e quindi ha minor necessità di raffreddare il corpo.
Un'altra differenza rispetto all'elefante africano riguarda le zanne di quest'ultimo: ha, infatti, grandi zanne, portate sia dal maschio sia dalla femmina, mentre nell'elefante indiano sono più corte e portate solo dal maschio. La maggior parte degli elefanti che popolano gli zoo è indiana.
L'elefante indiano predilige le regioni boschive e vive in branchi costituiti da più famiglie che mantengono tra loro uno stretto legame. Sovente i maschi si separano dal branco e vi ritornano solo nel periodo della riproduzione.

L'elefante è usato in India come un insostituibile compagno di lavoro ed è necessario il suo addomesticamento in quanto ha bisogno di essere tenuto in uno stato di semiselvaticità l’elefante ha anche necessità di un’enorme quantità di cibo a base di vegetali per nutrirsi, tanto che trascorre la maggior parte del suo tempo mangiando. Data però la sua forza enorme, riesce a svolgere anche in poco tempo lavori che sono particolarmente pesanti.
Partorisce uno o due piccoli dopo una gestazione di ventuno mesi.

 
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