Una Musica dalla 9ª dimensione
Ovvero
Quando le Superstringhe vibrano

             

             

Un giorno, nella 9ª dimensione, un gruppo di stringhe amanti della musica - si era fermato a bere un astrocaffè – quando all’improvviso il tavolo si mise a tremare, ma a tremare così forte – che il loro capo, spaventato, pensò che era meglio chiamare il cameriere.
Ma mentre stava per chiamarlo anche le sedie su cui stavano seduti cominciarono a tremare, cosicché tutte caddero per terra. Appena si rialzarono sia il gruppo sia tutte le altre stringhe presenti incominciarono a vibrare e ad emettere suoni acuti e striduli. Pensando che la causa di questo fenomeno era dovuta all’astrocaffè che avevano bevuto, uscirono molto irritate emettendo stridule note musicali. Ma ben presto si scoprì che non erano solo quelle stringhe ad essere soggette a vibrazioni, ma tutte le stringhe della 9ª dimensione che, vibrando, stavano producendo orribili suoni striduli e acuti. E così tutti i pianeti della 9ª dimensione cominciarono a tremare per le vibrazioni emesse dai suoi abitanti. E poiché in ogni pianeta di questa dimensione c’erano almeno otto miliardi di stringhe, anche le rocce più dure cominciarono a tremare. Da ogni pianeta popolato provenivano terribili onde sonore, prodotte dalle stringhe, che distruggevano ogni cosa si trovasse sulla loro traiettoria: nebulose, satelliti e comete ... Intanto nell’8ª e nella 10ª dimensione - che ovviamente erano confinanti con la 9ª - tutti gli abitanti si ammalarono di orecchioni od otite galattica a causa dei forti suoni. La cosa che fece infuriare di più questi abitanti era che le onde sonore stavano spazzando via edifici, basi militari, case e quel ch’è peggio provocando molti morti. I capi militari di questi pianeti - pensando che le stringhe volessero conquistare i loro territori - si coalizzarono e mandarono le loro armate composte da migliaia di astronavi da combattimento.
Le stringhe, allarmate, cercarono via etere di spiegare la verità, ma invano. Le astronavi non si fermarono ma cominciarono a bombardare sistematicamente tutti i pianeti. Tutti i pianeti di confine delle stringhe stavano per essere spazzate via, quando all’improvviso cessarono i bombardamenti ed un messaggio radio si diffuse per gli spazi intergalattici: “Entro tre ore le stringhe avrebbero dovuto fare smettere alle onde sonore di girovagare per lo spazio, altrimenti tutta la 9ª dimensione, con tutti i suoi abitanti, sarebbe stata distrutta”. Il Re del pianeta delle stringhe emise un editto nel quale diceva che chi fosse riuscito a trovare la causa di quelle vibrazioni avrebbe dovuto presentarsi a Palazzo e, se con la sua teoria fosse riuscito a risolvere il problema, sarebbe stato ricompensato lautamente. A palazzo arrivarono fior di scienziati con le più disparate teorie e relazioni sulle misteriose vibrazioni, ma nessuna risolutiva. Ormai mancavano solo quindici minuti allo scadere delle fatidiche tre ore e tutti gli scienziati erano stati congedati, perché non avevano delle teorie valide ed il Re si era oramai rassegnato; quando giunse a palazzo uno scienziato che, con una goffissima voce, disse: “Salve io essere doctor Sliping, io volere presentare voi mia teoria sulla vibrazione di noi stringhe”. A voi verrebbe di pensare che costui fosse un ciarlatano, mentre invece si rivelò il salvatore della nostra dimensione. Tirò fuori dal bagagliaio della sua navicella un telescopio e lo montò sulla gradinata del palazzo puntandolo in direzione nord-est verso Aneba — il satellite che girava intorno alla 9ª dimensione — mostrando che il colpevole di tutte quelle vibrazioni era proprio Aneba. Il Re e gli alti dignitari presenti si accalcarono attorno al telescopio e, a turno, si accertarono che era proprio quel satellite che vibrava e mandava un influsso magnetico per tutta la dimensione facendola tremare come una foglia.
Il Re non perse un attimo di tempo, poiché entro cinque minuti sarebbe scaduto l’ultimatum e la sua dimensione sarebbe stata cancellata per sempre; telefonò alla base militare più vicina e per ordinare di distruggere con qualsiasi mezzo Aneba, ma Sliping lo fermò, estrasse dalla sua valigetta 24 ore uno strano strumento a forma di ellissoide con un foro alle due estremità. Lo puntò verso Aneba e cominciò a soffiare. Non usciva alcun suono, ma pian piano, come d’incanto, lo stridìo fastidioso cominciò a trasformarsi in una melodia dolcissima che fluttuando avvolgeva ogni cosa incantando abitanti e nemici. E mentre Sliping continuava a soffiare nello strano congegno, accompagnava la melodia volteggiando per la sala. E tutte le stringhe cominciarono ad imitarne i movimenti danzando e intrecciandosi in lunghe catene che si estendevano sempre di più verso i confini della loro dimensione. I comandanti delle astronavi sbigottiti si scambiarono un segnale d’intesa e premettero contemporaneamente il pulsante alfa. Con un risucchio improvviso tutte le astronavi nemiche s’immersero nelle dimensioni da cui erano venute.
Da quel giorno fu stabilita una triplice alleanza tra l’8ª, la 9ª e la 10ª dimensione e quanto a mio nonno gli fu dedicata una statua a perenne riconoscenza.

Edward Sliping

alias

Marco R.

 

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