EVOLUZIONE   DELLE   STELLE.

Le stelle che noi oggi vediamo sono uguali a quelle che esistevano migliaia di anni fa.

Sappiamo, anche, che un giorno cesserà la loro esistenza.
Esse brillano grazie all’idrogeno e quando questo gas si esaurirà, le stelle moriranno.                    

La stella nasce da una nebulosa: grandi ammassi di gas si staccano dalla nebulosa, in quanto la loro temperatura è minima, poi si condensano come le gocce d’acqua delle nubi.
Sono successivamente attratti dalla forza gravitazionale. Dopo di ciò la massa diventa più densa e compatta. La sua temperatura sale a mano a mano che la massa si contrae. Il nucleo diventa ormai incandescente e provoca una reazione nucleare che trasforma l’idrogeno in elio.

Così la stella comincia a diventare rossa, arancione, gialla.

Dopo milioni di anni l’idrogeno della stella via via si esaurisce; a questo punto la stella si dilata, fino a quando inizia ad avere dimensioni enormi, viene detta perciò:
Gigante rossa.
Il suo nucleo diventa incandescente sino a permettere che avvengano altri processi nucleari.
L’elio si trasforma in elementi pesanti e la stella torna nuovamente di piccole dimensioni e appare di colore bianco.                                               Questa luce bianca perde poco a poco l’intensità, fino a spegnersi del tutto.

La stella comincia a ridursi fino a diventare piccolissima e viene definita: nana bianca, nella quale c’è della materia piuttosto densa.

Vi sono anche stelle di dimensioni enormi: Supergiganti.

Ad esempio la Stella Betelgeuse, con diametro di 400 milioni di km, la Stella Antares, 550 milioni di km di diametro.

Se quest’ultima stesse al posto del nostro Sole, avrebbe raggiunto l’orbita di Marte.

Il Sole, essendo una stella, prima o poi morirà.

Bè, per fortuna ha ancora 5 miliardi di anni di vita, possiamo perciò stare tranquilli.

Ma quando il Sole morirà, dopo essere diventato una gigante rossa, esploderà e oltrepasserà l’orbita della Terra!

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