Dal
momento in cui l'uomo levò lo sguardo al cielo e osservò il sorgere e il
tramontare del Sole, della Luna e delle stelle, ebbe inizio l'esplorazione
dell'Universo. L'uomo primitivo non riusciva a spiegare ciò che vedeva;
tuttavia si accumularono una serie di conoscenze, e nelle pitture rupestri
del 10.000-5.000 a.C. sì iniziò a rappresentare gli astri. Ma fino agli
inizi del XVII secolo, tutto ciò che l'uomo sapeva sull'Universo si
doveva all'osservazione ad occhio nudo.
La vera rivoluzione ha luogo quando, nel 1609, Galileo Galilei punta verso il
cielo uno strumento che forniva da 3 a 30 ingrandimenti: il primo
telescopio. Galileo non fu l'inventore dei telescopi, dato che la prima
combinazione di lenti per avvicinare gli oggetti fu realizzata da alcuni
olandesi all'inizio dei Seicento. Nel 1609 appaiono nei negozi di ottica
questi cannocchiali; Galileo li migliorò e costruì il primo che
permetteva di avvicinare le stelle.
Da quel momento fino a oggi, l'esplorazione dell'Universo si è sviluppata a
un ritmo vertiginoso. I telescopi ottici sono stati notevolmente
migliorati permettendo di avvicinare oggetti che Galileo mai avrebbe
immaginato. E la nostra visione è stata ampliata con la realizzazione di
telescopi capaci di osservare tutto lo spettro elettromagnetico e non solo
la parte ottica, e grazie ai quali è aumentata molto la conoscenza
dell'Universo.
Tuttavia, l'atmosfera della Terra si è rivelata un impedimento per l'osservazione
dello spazio. Per ovviare a tale inconveniente da quando la tecnologia lo
ha permesso, sono stati costruiti osservatori spaziali, satelliti che
osservano l'Universo dal di fuori della nostra atmosfera e in varie
lunghezze d'onda.
Abbiamo inviato le nostre sonde a esplorare il Sistema Solare; grazie a queste
conosciamo moltissimo della costituzione dei pianeti, e alcune di esse
terminata la loro missione, continuano il loro viaggio oltre il Sistema
Solare esterno, portando il nostro messaggio verso le stelle lontane.
Per spingerci sempre più lontano nelle esplorazioni spaziali, è necessario
trovare il modo di costruire veicoli sempre più economici ed efficienti.
Le idee non mancano.
L’anno 1996 ha costituito una pietra fondamentale nella storia dei trasporti
spaziali: i ritorni commerciali complessivi delle missioni hanno superato
per la prima volta le spese dei governi, totalizzando 77 miliardi di
dollari. La crescita continua.
Nell’universo c’è più energia di quel che sembra, tanto da appiattirlo come una
tavola
Due anni fa un sorprendente annuncio scuoteva il mondo astronomico: non solo l’universo
si sta espandendo (e questo si sapeva), ma lo sta facendo in maniera
sempre più rapida. La notizia, frutto dell’osservazione di lontanissimi
corpi celesti, giungeva del tutto inaspettata, poiché l’attrazione
gravitazionale tra le galassie avrebbe dovuto rallentare il ritmo
dell’espansione, non certo accelerarlo. Per spiegare questo fatto, i
fisici stanno ora avanzando le teorie più strane, che prevedono
particelle virtuali o “fili” che vibrano in uno spazio di dieci
dimensioni.
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