" DANCE "    

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Disco music : Genere di musica da ballo fiorito negli anni Settanta e Ottanta del Novecento. Il nome deriva dalla contrazione di discothèque, termine francese impiegato per designare i locali in cui la musica per il ballo proviene da una selezione di dischi. Il boom dei locali e la nascita di un genere musicale specificamente rivolto alla danza risale ai primi anni Settanta.

In un senso sicuramente riduttivo ma efficace, vista l'enorme varietà di contaminazioni determinata dal mutare delle mode, si considera “disco” qualsiasi musica caratterizzata dalla cassa continua che batte i quattro accenti forti del tempo. Proprio questo elemento unificante, che è riuscito a dare un ritmo fisso e intelligibile anche ai ballerini più inesperti, ha lasciato spazio a soluzioni fra loro molto diverse.

La disco music segnò la nascita di un importante polo produttivo europeo a Monaco di Baviera; qui, basandosi anche sull'ampia disponibilità di cantanti neri americani che ruotavano intorno alle attività ricreative dell'esercito statunitense di stanza in Germania Occidentale, produttori e autori come l'italiano Giorgio Moroder hanno costruito la propria fortuna con artisti di fama internazionale come, ad esempio, Donna Summer e Cerrone.

La corrente principale della disco music iniziò a offuscarsi alla fine degli anni Settanta e fu l’ambiente gay a dargli nuova linfa con i successi di Sylvester (You Make Me Feel – Mighty Real, 1978) e dei Village People (Macho Man, Y.M.C.A., In The Navy, Go West, Can’t Stop the Music, 1977-1981), che portarono il genere attraverso gli anni Ottanta. Con l’emergere, nei primi anni Novanta, della house music, la musica “disco” ebbe un importante momento di revival, anche se, nel frattempo, la critica ne aveva evidenziato limiti e ripetitività.