Per l’unità delle lotte sociali e contro la precarietà

In tutto il paese, e anche nella nostra città, in questo ultimo anno si sono sviluppate sui posti di lavoro, numerose lotte. Nei call center, nelle Poste s.p.a. (vedi vertenza trimestrali), nel trasporto aereo, negli appalti del comune di Roma (vedi operatori sociali), negli enti di ricerca e nelle università, nei cantieri della TAV, nelle ferrovie, nel trasporto urbano la lotta contro la precarietà, del lavoro e del reddito, ha ormai assunto dimensioni di massa.

Queste lotte si sono dovute scontrare direttamente, oltre che con la controparte padronale (licenziamenti nel gruppo Cos, fra gli edili dei cantieri TAV, nelle ferrovie, fra gli operatori sociali, ecc.), spalleggiata dai sindacati confederali, anche con le istituzioni. Sia il Governo di centro-destra, sia Regione, Provincia e Comune, governate dal centro-sinistra, si sono posti - nei fatti - contro queste lotte.

In particolare a partire dalla vertenza di Atesia – il più grande call center d’Europa, con 5000 lavoratori, tutti con contratti precari – è iniziato un percorso cittadino che, in momenti diversi e in diversa misura, ha visto partecipi lavoratori e delegati delle aziende metalmeccaniche (ACI Informatica, Sogei, Finsiel, EDS, Softlab, Cap Gemini, etc.), del settore delle telecomunicazioni (TIM, Telecom, H3G, XCOS, ALICOS, Telecontact center, Unicab), i Precari della Ricerca e dell’Università, gli Operatori Sociali, i precari della Sanità, i lavoratori, precari e non, dell’Alitalia.

Un percorso da rafforzare ed estendere, che ha visto ulteriori momenti di sviluppo nella lotta contro la direttiva Bolkestein, partorita dalla commissione europea presieduta dal signor Prodi Romano, che altro non è che la generalizzazione a livello europeo di quei processi di esternalizzazione, privatizzazione e liberalizzazione dei servizi sociali e del mercato del lavoro che caratterizzano le politiche dei governi e delle istituzioni locali. Ne sanno qualcosa i precari che lavorano, direttamente o attraverso appalti, sotto il Comune di Roma (uno dei massimi utilizzatori di lavoro precario), la Regione e la Provincia.

La tendenza verso la riunificazione delle varie lotte sociali va estesa e rafforzata: il livello espresso sinora rende oggi possibile, almeno a livello cittadino, questo obiettivo. Le lotte di questi mesi nei settori di lavoratori, “stabili” e precari, devono collegarsi con quelle dei movimenti di lotta per la casa, degli immigrati autorganizzati, degli studenti delle scuole e delle università, alle iniziative nei quartieri contro il carovita, ecc. Soltanto lottando insieme potremo combattere la sempre crescente e generale condizione di precarietà della nostra vita.

Raccogliamo gli obiettivi emersi dalle piattaforme (costantemente in costruzione) delle varie lotte:

•l’immediato reintegro dei lavoratori licenziati per le lotte, da XCOS ad Atesia, ai Canili di Roma, alle Cooperative, alla FIAT, fino agli ultimi licenziamenti in ferrovia ed ai cantieri TAV;
•la trasformazione di tutti i contratti di lavoro precario (progetto, apprendistato, inserimento, somministrazione, tempo determinato ecc....) in contratti a tempo indeterminato;
•salari adeguati ai bisogni reali;
•l’abrogazione della legge 30/2003 e del pacchetto Treu;
•la garanzia del reddito;
•la casa per tutti/e a prezzi popolari;
•servizi sociali (scuola sanità e trasporti) pubblici e gratuiti per tutti;
•il permesso di soggiorno per tutti, sganciato dal contratto di lavoro, la chiusura dei CPT e l’abrogazione delle leggi razziste Bossi/Fini e Turco/Napolitano.

Solo uniti si vince !
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Collettivo Precari Atesia, Coordinamento Precari della Ricerca e dell’Università, Cobas Telecontact center, Lavoratrici/tori Cobas XCOS, Lavoratrici/tori autorganizzati ACI Informatica, Cobas Lavoro Privato – settore comunicazioni, Cobas Atesia, Assemblea coordinata e continuativa contro la precarietà, Lavoratori e delegati EDS – Softlab – Sogei, Lavoratrici e lavoratori Finsiel – TSF – Nexans (LT) – Ex Copel (LT) - , Cobas Garboli/TAV cantiere Casal Bertone, Cobas Ospedale Sant’Andrea, Coordinamento lavoratrici e lavoratori Roma Ovest, COCITTOS - Coordinamento cittadino operatori sociali, Confederazione Cobas, CSOA “I PO’ “, Comitato Precari Roma Est, LOA Acrobax, Coordinamento dei collettivi universitari “La Sapienza”, S.O. “Ex51”, CSOA “ExSnia”, Comitato di quartiere Alberone, Associazione Dhumcatu, reteComune, Laboratorio contro la guerra, Vis-à-vis, Corrispondenze Metropolitane, Operai contro-Aslo