Il 4 gennaio si sono incontrati a Roma compagne e compagni della Rete28Aprile , di Fare Sindacato , di Lavoro-Società , che non appartengono ad alcuna area confederale, i quali hanno tutti assieme sostenuto le tesi di Rinaldini. Alla riunione era presente anche, in qualità di osservatore, la Segretaria nazionale della Fiom, Francesca Re David, firmataria delle tesi di Rinaldini.
Nella riunione si sono definiti, di comune intesa tra tutti i presenti, i seguenti punti:
Una valutazione positiva del significato politico del voto sulle tesi. Infatti, nonostante l'improvviso e abnorme aumento del numero dei votanti in alcune regioni, che negli ultimi giorni ha fatto sì che il 19% ottenuto dalle tesi di Rinaldini scendesse al 15%, resta chiaro il significato politico del voto. Nella Cgil c'è una nuova geografia dei pluralismi e questa nuova geografia deve essere rappresentata a tutti i livelli dell'organizzazione.
Di conseguenza, nella seconda fase dei congressi, occorre battersi perché sia effettivamente attuato il principio per cui gli equilibri politici del voto devono essere rappresentati nei delegati che vanno ai livelli superiori e negli organismi elettivi.
Questo significa che i delegati fino al congresso nazionale confederale e i componenti dei direttivi devono sostanzialmente corrispondere agli equilibri dei voti alle varie tesi, per cui non può accadere che sia maggiore la rappresentanza di chi ha sostenuto la tesi che ha preso meno voti. La negazione di questo principio sarebbe gravissima nella vita della Cgil, perché per la prima volta cancellerebbe un pluralismo reale dell'organizzazione. Inoltre, là ove le tesi hanno raggiunto percentuali significative, queste posizioni devono essere rappresentate anche nelle Segreterie.
Ove non sia possibile un accordo politico per determinare questi equilibri, dovrà essere presentata la lista del 3%. Questo anche per evitare che la rappresentanza del voto alle tesi di Rinaldini sia affidata solo alle compagne e ai compagni della Fiom e ad alcune Camere del Lavoro. C'è intesa tra tutti i partecipanti, che tra i delegati e negli organismi sia presente tutta l'articolazione dei territori e delle categorie che hanno sostenuto le tesi di Rinaldini, e sul ruolo centrale che al riguardo svolgeranno le compagne e i compagni della Fiom.
Va immediatamente sviluppata una campagna politica là ove sono stati negati i principi di pluralismo dell'organizzazione, come ad esempio in quelle realtà territoriali dove, pur in presenza di voti acquisiti dalle tesi, è stata negata la presenza negli organismi.
E' stata confermata l'intenzione di continuare il processo costituente della Rete, aprendolo a tutti i soggetti e alle forze interessate. A tale scopo ci si è dati appuntamento a subito dopo le elezioni politiche, indicativamente attorno al 28 aprile 2006.
A conclusione della riunione si è deciso di organizzare un continuo monitoraggio sull'andamento dei congressi per affrontare tutti i problemi aperti.