PER UNA LAICITA’ VERA DELLA

NOSTRA   REPUBBLICA



In questi giorni, per certi versi tragici per il nostro Paese, che perde vite umane o rischia di perderne altre sugli assurdi scenari della guerra globale promossa da Bush, ci si si trova a ricordare il giorno istitutivo della Ns. Repubblica, l’unico giorno che sembra immune, tra le ns. feste civili, da polemiche retrospettive, mentre la nostra popolazione è chiamata a pronunciarsi su quattro referendum, che possono favorire lo sviluppo della ricerca  sulle cellule staminali embrionali, liberare la donna che tenta la procreazione assistita dall’assurdo vincolo all’impianto di tre embrioni, comunque, pure se malati e, soprattutto, dall’assurda equiparazione tra la piena personalità umana della donna e la finta soggettività giuridica, costruita a tavolino, di un embrione che proprio S.Agostino definiva spes vitae, semplice potenzialità di vita, che poteva venire ad essere nel corpo materno, ma non uomo o donna già formato.

Infine, per le coppie infertili, il quarto referendum elimina il divieto di ricorrere a semi od ovociti esterni alla coppia.

Come si vede, si tratta di scelte privatissime, ma che una legge assurda, la legge 40, vuole sussumere e rigidamente regolamentare sotto i rigori di divieti od imposizioni di comportamenti; la stessa scelta di andare o meno a votare per i referendum, promossi da un arco grande di forze, che vanno dalla sinistra alternativa ai radicali alla comunità scientifica, ma soprattutto alle realtà di pensiero ed azione femminile, viene ad essere messa sotto i riflettori dell’ingerenza della Chiesa Cattolica, che invita non a votare no, per sostenere principi morali, che possono essere in contrasto con le ragioni di libertà di ricerca e di effettiva tutela della vita, a partire dalla salute e dalla libertà, ma invita a non andare a votare! Invita a sommare l’astensione al non voto qualunquista, a quello scettico o “ disincantato”, quando il voto non può essere scambiato con il politico di riferimento, a quello di chi è insofferente al caldo alterato di questi giorni, per buttare fuori pista le ragioni dei sostenitori referendari, con la mancanza del quorum dei votanti…un’altra aberrazione del nostro ordinamento, che prevede, per la validità del referendum sui diritti civili e sociali, il quorum di validità del 50% + 1, mentre per modificare o stravolgere Costituzione Italiana o Statuti Regionali, COME DI RECENTE QUELLO SICILIANO, POSSONO DECIDERE, COL LORO VOTO,

ANCHE SOLO QUATTRO AMICI AL BAR…

Già si è visto, nella vicenda dell’art. 18 da allargare a tutela di tutti i lavoratori, come questa norma sia liberticida.

In questo quadro, mentre tutte le altre chiese, dall’evangelismo protestante cristiano agli ebrei ed ai mussulmani, discutono liberamente di questi temi, senza pretendere di imporre comportamenti prescrittivi ai fedeli, quando sono cittadini sovrani, la Chiesa Cattolica, come dicevamo, detta la linea astensionista, con “ morbide” raccomandazioni del Papa ai Vescovi italiani, i quali, con il Card. RUINI, MENTRE NON PRENDONO CHIARE DISTANZE DALLE AVVENTURE BELLICHE ITALIANE NEL MONDO, DIFENDONO LA VITA, A LORO DIRE, INVITANDO A NON ANDARE A VOTARE, FACENDOLO SOLLECITARE AI  FEDELI NELLE PARROCCHIE, ATTERRENDO I CATTOLICI CON TERMINI E PRATICHE ABERRANTI, QUALI LA CLONAZIONE UMANA, CHE NULLA HANNO A CHE VEDERE CON QUESTO SCONTRO REFERENDARIO.

SI VUOLE CONTROLLARE I CORPI, SOPRATTUTTO QUELLI DELLE DONNE, METTENDO IN MORA LA LIBERA CAPACITA' DI  PENSARE.

Si invita a non votare pure a Napoli, da parte del Card. Giordano, che pure, per il passato, alla guida, pur contestata, della Chiesa Napoletana, ha dichiarato volerla spingere sulla via dell’impegno sociale, come fanno tanti preti che “ non hanno paura” e credono nella wojtiliana “ organizzazione della speranza”.

IN UNA REALTA’, COME QUELLA NAPOLETANA, DOVE, AL FIANCO DELLA PARTECIPAZIONE SOCIALE DI LAICI E CATTOLICI, PERMANGONO E SI RAFFORZANO LOGICHE DI DELEGA PASSIVA AL POTERE POLITICO- AFFARISTICO, HA SENSO UNA TALE SCELTA DI CAMPO DELLA CHIESA NAPOLETANA, SU TANTI ALTRI VERSANTI IMPEGNATA PER LA PACE, IL LAVORO, PURE AL FIANCO DEI DISOCCUPATI, LA LOTTA ALLA CAMORRA?

Non è più giusto un libero confronto tra le ragioni del sì e quelle del no, senza anticipare artatamente il momento di origine della vita umana, dell’infusione, per il credente, in essa di un’anima, solo al fine di consentire la gioia  dei figli alle coppie che hanno soldi per espatriare od impedire ai malati di Alzheimer e di tanti altri mali, per i quali pure si organizzano enormi campagne mediatiche, alla TELETHON, di avere speranze di vita concreta per il futuro?

La lotta per la vita umana e del vivente tutto è la frontiera comune del nuovo mondo che vogliamo costruire.

Nella nostra città, nella nostra Regione, col voto in massa il 12 e 13 giugno diamo un contributo allo svecchiamento, alla laicizzazione della nostra Repubblica, liberandola, come sta facendo una Spagna, pure “ culturalmente” cattolica, dalla cappa di un clericalismo, che lo stesso De GASPERI OSTEGGIO’ AGLI ALBORI DELLA NOSTRA REPUBBLICA, NELLA LEALTA’ ALLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA.

Quest’anno la festa della Repubblica continua fino al 12 e 13 giugno.

Votiamo ancora e sempre per la nostra libertà di scelta, per applicare il nostro umano-divino libero arbitrio.