Di seguito si riporta la grave situazione dell'Avio denunciata da svariate testate giornalistiche.

Question time di Bersani: ci siamo attivati. Appello dei deputati campani.

I deputati campani dell'Ulivo hanno scritto una lettera al ministro Bersani e al sottosegretario Gianni Alfonso per manifestare <<la forte preoccupazione sull'andamento della vertenza che rischia di mandare 350 lavoratori in cassa integrazione, oltre che di privare la realtà napoletana e campana di un polo aeronautico che da anni rappresenta un volano strategico nello sviluppo industriale nazionale>>.

<<Troveremmo sbagliata - si legge nella lettera - una chiusura dello stabilimento e un non rinnovamento del contratto tra l'Alitalia e Avio. Per questo chiediamo un intervento forte e deciso del governo su Alitalia e Finmeccanica perchè vengano rinnovate le commesse e il polo aeronautico principale del paese possa continuare a vivere, soprattutto in un'area difficile del mezzogiorno come Pomigliano d'Arco>>.

La lettera, sottoscritta da 18 parlamentari dell'Ulivo, è stata promossa dai deputati Incostante e Scotto dei DS e da Ossorio dell'ITALIA dei VALORI. Sulla vicenda Avio sono state presentate al ministro Bersani anche due interrogazioni, una a firma della Incostante, l'altra di Ossorio.

E non si fa attendere la risposta. Il governo si attiverà infatti per assicurare il mantenimento di attività e occupazione all'Avio di Pomigliano d'Arco. A dirlo è proprio il ministro per lo sviluppo economico, Pierluigi Bersani, rispondendo ad un question time alla Camera. <<Voglio rassicurare che noi ci siamo attivati immediatamente e abbiamo in corso con Avio un confronto sul piano industriale dell'azienda con l'obiettivo di individuare soluzioni produttive e occupazionali adeguate per i lavoratori di Pomigliano d'Arco - ha detto il ministro precisando che - questi incontri e verifiche stanno procedendo e mi riservo nelle prossime settimane di dare comunicazione sugli esiti di questo lavoro che, spero, possa portare a qualche soluzione>>.

Bersani ha ricordato che Avio è <<uno dei fondamentali operatori aerospaziali italiani, presente in grandi programmi nazionali ed europei, in campo spaziale e motoristico ed è un'azienda che nel suo sviluppo ha avuto spesso il sostegno della programmazione pubblica>>. Ma oggi, ha spiegato, <<per un'area di attività di quest'azienda, quella dello stabilimento di Pomigliano d'Arco che ha operato fino ad ora nella manutenzione dei motori degli Md-80 e di Alitalia, si è determinata una situazione di criticità perchè è scaduto il contratto di affidamento di queste attività>>.

Di seguito si riportano le interrogazioni parlamentari:

     

 

Sempre dai giornali si legge:

E' ormai resa dei conti all'Alitalia. La compagnia di bandiera, in questi giorni, ha diramato un allarmante comunicato, lasciando intendere che, nell'attuale scenario, non c'è spazio per la sopravvivenza dell'azienda, nè tantomeno per lo sviluppo dell'attività <<visto che a un maggior numero di ore volate corrisponderebbero maggiori perdite>>. E ancora: <<nel contesto attuale - si legge nella nota - Alitalia non è in grado di generare redditività neppure per il capitale già investito>>. Il documento è stato anticipato alla Commissione trasporti della Camera in vista dell'audizione del numero uno della Compagnia, Giancarlo Cimoli, in calendario per l'11 ottobre.

Dura la reazione del Sult. La sigla sindacale sostiene che quella di Cimoli in Alitalia <<è stata un'operazione finanziaria e niente più: non una missione industriale, non uno straccio di alleanza, non una seria strategia commerciale e di costruzione della rete, non una politica seria nei risparmi di carattere organizzativo>>. Il Sult sottolinea di attendersi dall'incontro del 10 ottobre a Palazzo Chigi che <<il governo inizi a delineare una politica di indirizzo diverso per l'intero settore del trasporto aereo>>.