Finalmente a distanza di sei anni, quindi ben oltre l'ordinario mandato sindacale, si è giunti al voto per eleggere la nuova Rsu che dovrà rappresentare da qui a tre anni i lavoratori di Avio di Pomigliano d'Arco.

Il rinnovo di questa Rsu capita in un periodo difficile perchè tutto il mondo del lavoro si vede attaccato da una grave crisi che sta sconvolgendo l'intero mondo del lavoro. Ma il dato di fatto senz'altro positivo è che dopo scontri diretti e trasversali si è riusciti a far votare i lavoratori su chi li dovrà rappresentare nel prossimo futuro. Dura infatti è stata la lotta per la costituzione delle liste dei lavoratori candidati poichè forti erano gli interessi di chi sosteneva che non era opportuno andare a votare date le condizioni in cui versava l'azienda e di chi invece non voleva che certi lavoratori figurassero nelle liste dei candidati con una sorta di "ricatto" con il quale si diceva: o lui o me. Ma fortunatamente la tenacia di alcuni lavoratori non ha permesso che simili interessi potessero prevalere e a gran voce si è deciso di votare per il rinnovo della Rsu, che ricordo era ormai scaduta da tre anni e non si spiega come mai l'azienda abbia potuto permettere una tale situazione, o forse si.

Al termine delle elezioni e quindi allo spoglio si è avuto modo di leggere il risultato finale. Sostanzialmente poco è cambiato ma l'aria del rinnovamento ha raccolto i risultati, infatti una parte della Rsu ha cambiato volto. Solo la Fiom però ha raccolto il cambiamento totale che giungeva dai lavoratori, infatti due nuovi compagni sono stati eletti e con un consenso abbastanza forte visto che rappresentano più della metà dei voti raccolti dalla stessa organizzazione, da far capire che la voglia di cambiare è essenzialmente confluita in loro. Anche un'altra organizzazione sindacale ha ottenuto un discreto risultato ed è il FISMIC a danno della FIM che infatti ha perso un delegato. Purtroppo però le altre organizzazioni non hanno visto modificato il loro consenso, se non in misura lieve e questo è segno del fatto che per anni si è puntato sulla disinformazione per non rendere sufficientemente coscienti i lavoratori che solo così possono votare rappresentanti che poche qualità hanno di trasparenza e lealtà.

Bisogna lavorare per infrangere la barriera di clientelismo che spira su di noi. E' necessario fare un'operazione di informazione costante e capillare in modo da creare situazioni di dibattito e dialogo fra di noi. Abbiamo dinanzi a noi un compito arduo che è quello di offrire una reale alternativa a tutti quei lavoratori che vivono nella speranza che le loro istanze realmente vengano ascoltate, e lottare affinchè la nostra voce sia udibile da chiunque voglia a noi unirsi per essere contrastare con la lotta gli interessi del mondo dell'impresa che grazie a una parte sindacale collusa con essa è ormai radicata in tutti i luoghi di lavoro.