SABATO 11 NOVEMBRE

ASSEMBLEA OPERAIA DI SOLIDARIETA’

PER L’EX DELEGATO RSU AVIO

PEPPE IANNACCONE

 

 

Il suo stesso sindacato, la FIOM, lo ha dimesso dalla RSU dell’AVIO perché si è rifiutato di firmare un accordo che costringeva gli operai a lavorare anche il sabato.

Nonostante la mobilitazione di centinaia di delegati e operai, la FIOM, in spregio al suo stesso statuto, non lo ha reintegrato ancora nel ruolo che gli spetta.

Peppe Iannaccone è un operaio “combattivo” e, come decine di altri compagni, invece di essere considerato dal sindacato un’avanguardia il cui esempio è da seguire, viene isolato e dimesso dai suoi incarichi sindacali. Il gioco è da anni lo stesso: isolare gli operai combattivi nel sindacato, per poi corromperli oppure, se ciò non riesce, espellerli. E’ il destino che è toccato a tanti operai, che, separati l’uno dall’altro, sono stati incapaci di ingaggiare una lotta seria contro i borghesi che dirigono i sindacati.

Questa volta però l’operazione non è passata sotto silenzio. I suoi compagni di fabbrica e molti operai e delegati di altre fabbriche, hanno sostenuto la campagna di solidarietà lanciata dalla RSU dell’INNSE di Milano.

Gli operai hanno cominciato a discutere su come difendere i propri interessi e come collegare gli operai “combattivi” delle varie fabbriche.

Da operai ad operai

Sabato 11 partecipiamo compatti all’assemblea nella sala

“Borsellino” di Pomigliano d’Arco (NA), via Locatelli,27.

Organizziamoci sui nostri interessi, oltre le sigle, tra gli operai

delle diverse fabbriche. Per un sindacalismo operaio.

 

Milano, 03/11/2006

RSU INNSE MILANO

 

Per contatti e informazioni: assemblea_iannaccone @yahoo.com

 


INVITO

 

Caro compagno

La vicenda di Peppe Iannaccone, a cui tu hai espresso la tua solidarietà firmando l’appello ai vertici FIOM per la sua riammissione nella RSU dell’Avio, come delegato, non si è ancora conclusa positivamente.

Peppe, come ricorderai, è stato estromesso dalla RSU, per essersi rifiutato di firmare un accordo con l’azienda che obbligava i lavoratori a lavorare anche il sabato, con il diciassettesimo turno.

La FIOM provinciale, attuando una illegittimità anche rispetto alle regole dello stesso statuto FIOM, voleva che lui firmasse per forza, solo perché in un referendum la maggioranza dei lavoratori aveva votato sì all’accordo dopo essere stati costretti a votare due volte per la stessa cosa, dato che la prima volta la maggioranza dei lavoratori aveva bocciato il sabato lavorativo.

All’appello da te firmato è seguito un ricorso che è stato inoltrato ai vertici nazionali della FIOM, in cui Iannaccone sottolinea la legittimità del suo atto rispetto al regolamento della FIOM e chiede la revoca del provvedimento di destituzione dall’RSU, in quanto profondamente illegittimo rispetto allo statuto FIOM. Finora i vertici FIOM non hanno dato alcuna risposta né all’appello né al ricorso.

Adesso, gli stessi lavoratori che hanno redatto l’appello, indicono per il giorno 11 novembre, un’assemblea pubblica di solidarietà. Sarà l’occasione per esprimere ancora il nostro appoggio a Peppe, ma anche per discutere sul sindacato: di come è e di come per noi dovrebbe essere. Per tentare di individuare come noi operai dobbiamo organizzarci per difendere in modo indipendente e coerente i nostri interessi.

Ti invitiamo a venire all’assemblea che, grazie anche alla tua presenza, speriamo sia numerosa e partecipata. Essa si terrà a Pomigliano d’Arco (NA), presso la sala “Borsellino”, via Locatelli, 27, sabato 11 novembre alle ore 9.00.

Grazie e a presto.