Mozione approvata dall’assemblea operaia

del 29 marzo 2008 a Sesto san Giovanni (MI)

Avendo preso coscienza che in questa società, gli operai servono solo per produrre

profitti per i padroni che li sfruttano e che di conseguenza, ciclicamente i loro salari

vengono schiacciati ai minimi di sussistenza, i morti sul lavoro aumentano senza

limiti e il rapporto di lavoro diventa sempre più ricattatorio ed opprimente, gli operai

riuniti a Milano il 29 marzo 2008 dichiarano di riconoscersi come componenti di una

classe sociale sottomessa che deve ancora lottare per la propria liberazione.

Avendo sperimentato sulla nostra pelle e imparato dalla storia che nessuna delle

promesse di un miglioramento duraturo della condizione operaia si è mai realizzato,

che tutti i propositi di diversa distribuzione della ricchezza, di intervento dello Stato

a favore degli operai sono sempre e solo rimaste chiacchiere elettorali.

Siamo convinti che la condizione sociale degli operai cambierà solo quando finirà lo

sfruttamento, quando il sistema fondato su operai che vendono le loro braccia e

padroni che li usano per arricchirsi sarà rovesciato.

Torna prepotente il problema del potere politico degli operai. Allo stesso modo che

per i padroni grandi e piccoli è di fondamentale importanza avere il potere nelle

mani, anche per noi operai è diventata una questione essenziale.

Nessuno dei Partiti politici esistenti può dare risposte credibili alle nostre

aspirazioni, non per altro sono Partiti di altre classi, padroni, liberi professionisti,

piccola borghesia impiegatizia…

Riteniamo sia maturo il tempo di costituirci come operai in un organizzazione

politica indipendente, decidiamo di formare un esecutivo di lavoro per costituire

questa organizzazione, per definire programma e movimento.

Ogni operaio è chiamato a dare un contributo a questa che è un’opera di portata

storica.

Sesto San Giovanni 29 marzo 2008

Voti sulla mozione

OPERAI: 33 SI 2 NO 1 AST

Non OPERAI: 18 SI 0 NO

( i voti sono riferiti ai presenti alla fine dell'assemblea)

Gli operai che non hanno potuto partecipare e quelli che ne verranno a conoscenza e sono d'accordo

con la mozione possono prendere contatti al seguente indirizzo: solidarietaoperaia@gmail.com