NUCLEARE: PRC, NO A RITORNO, RILANCIARE SISTEMA ELETTRICO

 

SODANO, ACCORDO ENEL-EDF SEGNALE INQUIETANTE VOLONTA' GOVERNO

  

ROMA, 14 GIU/2005. L'accordo tra Enel ed Edf, che sancisce la partecipazione dell'azienda italiana al programma francese per la realizzazione di reattori nucleari rappresenta un segnale inquietante della volontà del governo: si vuole in tutti i modi ritornare al nucleare, dice il senatore Tommaso Sodano, di Rifondazione Comunista.

   Sodano, interviene a margine del dibattito sul decreto legge che reca disposizioni urgenti in materia di partecipazioni a società operanti nel mercato dell'energia elettrica e del gas che è all'esame dell'aula di Palazzo Madama.

   ''In questi anni - spiega - si sono costruite le condizioni affinché il nostro sistema elettrico nazionale subisse un formidabile processo di privatizzazione declassando l'energia elettrica da bene di interesse pubblico a solo oggetto del mercato".

   ''Si e' voluto, in ogni modo, eliminare la tariffa unica (una misura a difesa dei consumatori) e cancellare qualsiasi politica di programmazione, che ha rappresentato un input decisivo per lo sviluppo del nostro paese".

   "Il governo, l'Enel e i poteri forti, con il provvedimento in discussione a Palazzo Madama, vogliono favorire la lobby nuclearista, senza tener conto della volontà popolare espressa con il referendum dell'87, che aveva bandito il nucleare in Italia. E' una strada sbagliata! L'Italia ha bisogno di un'altra idea di sviluppo economico, basata sul risparmio energetico, sulla ricerca tecnologica e sull'impiego di fonti rinnovabili; si vuole, invece, ipotecare il futuro con scelte che potrebbero rivelarsi catastrofiche", conclude Sodano.