Prezzi, il nuovo paniere Istat Più peso ai bambini: entrano latte in polvere, felpe e apparecchio per i denti. Il Dvd sostituisce il noleggio di Vhs
ROMA - Si aggiorna il paniere su cui l'Istat calcola la variazione dei prezzi al consumo e l'inflazione . Nella lista entrano dieci nuovi prodotti e ne escono otto. Lo comunica l'Istituto di statistica. Ad entrare nel paniere sono: ricotta, formaggio stagionato a pasta filata, formaggio stagionato di produzione locale, ananas, latte in polvere per neonati, pigiama da donna, felpa da bambino, jeans da bambino, apparecchio ortodontico, bed and breakfast.

Escono invece dal paniere 2006 otto prodotti . Si tratta di brie, provolone, caciocavallo, tessuto per donna, tessuto per uomo, body donna, noleggio videocassette e bigiotteria. L'aggiornamento del paniere è una «sorta di manutenzione evolutiva - ha spiegato il direttore delle statistiche dei prezzi dell'Istat, Roberto Monducci - per cogliere le dinamiche di prezzi. Ad esempio è uscito dal paniere il noleggio di videocassette perché la spesa tende a diminuire nel tempo e sul mercato dominano i dvd. Le nuove entrate invece servono a coprire un po' meglio il segmento spese per bambino e, in generale, ad aumentare la copertura di alcuni segmenti».

Il paniere 2006, oltre a contare su new entry , è caratterizzato «dalla completa ristrutturazione» di alcune voci, dall'aumento del peso relativo di alcuni capitoli di spesa e da alcune novità in termini di rilevazione. Complessivamente il paniere tiene conto, per il calcolo degli indici, di 562 posizioni rappresentative. «Data l'impossibilità di far crescere a dismisura il paniere, alcuni prodotti escono ed altri entrano», ha spiegato Monducci, mettendo in evidenza che al calcolo dell'indice nazionale dei prezzi parteciperanno quest'anno 86 comuni, uno in meno rispetto al 2005. «Entra Vercelli ed escono Teramo ed Avellino per difficoltà organizzative nei loro uffici statistici. La copertura, quindi, scende dal 91,1% del 2005 al 90,2%. In particolare - ha sottolineato Monducci - la copertura è completa al nord-ovest, mentre quest'anno diminuisce al Sud, dall'88,6% all'83,4%».

L'indagine Istat sui prezzi al consumo «è completamente affidabile. È basata su 28.000 famiglie» , ha precisato il direttore delle statistiche prezzi, soffermandosi su uno dei rilievi che solitamente le associazioni dei consumatori muovono all'Istituto di statistica, cioè il caso dell'rc-auto. «Quest'anno il peso di questa voce è stato aumentato dall'1,2% all'1,3%. Il calcolo di questa voce non è commisurato al pagamento dei premi, ma al costo del servizio assicurativo», ha aggiunto ancora Monducci. Le rilevazioni 2006 si baseranno su 400.000 quotazioni di prezzo rilevate ogni mese (370.000 lo scorso anno) e su 40.000 punti vendita (39.000 nel 2005). Analizzando le altre importanti novità introdotte quest'anno, Monducci si è soffermato sulla «completa ristrutturazione della rilevazione dei prezzi di alcune voci».

Si tratta - ha detto - del «settore dei medicinali, modificato anche in seguito all'introduzione del decreto Storace; dei trasporti ferroviari, che vengono articolati in ferroviari regionali e nazionali; dei personal computer, articolati in pc unità centrale e pc unità periferiche; e l'assorbimento delle posizioni carta di credito, cassetta di sicurezza, spesa per la tenuta del conto corrente, custodia titoli, negoziazione titoli e servizi di bancoposta in posizioni più complesse, quali servizi di deposito, incasso e pagamento ed altri servizi finanziari».

LE REAZIONI - Il restyling del paniere di beni Istat su cui si calcola l'inflazione viene bocciato da Intesaconsumatori: «Aggiungere o togliere alcune voci non risolve i veri problemi del paniere Istat, che riguardano le modalità delle rilevazioni dei prezzi ed i pesi assegnati a ciascuna voce». 01 febbraio 2006