Cosa sono i QUILOMBOS?
Nella lingua africana banto Quilombo significa abitazione. Le abitazioni di neri sorsero nelle americhe come segno di protesta degli schiavi contro le condizioni disumane e degradanti alle quali erano soggetti. In Brasile, il Quilombo si diffonde durante il periodo schiavista praticamente in tutto il territorio nazionale. Si costituiscono come territori etnici, nati con la schiavitù di neri africani, portati a partire dall'inizio del secolo XVII, ad opera della colonizzazione portoghese. Essi si autodefiniscono comunità nere rurali di Quilombos sulla base di costumi, tradizioni, condizioni sociali, economiche, culturali specifiche che li distinguono da altri settori della collettività nazionale. I territori delle comunità nere si formarono in diversi modi: a partire dagli schiavi che si ribellarono alla schiavitù; donazioni di terre realizzate a partire dalla disgregazione di monocolture come canna da zucchero e cotone; acquisto di terre da parte degli stessi schiavi; terre che furono conquistate dai neri prestando servizio militare, combattendo contro le insurrezioni al fianco delle truppe ufficiali.

Oltre a queste ci sono le cosiddette terre di santo o terre di santissima , che indicano una territorialità derivata dalla proprietà di ordini religiosi, dalla donazione di terre a santi o sante, e dal ricevimento in cambio di servizi religiosi, prestati a signori di schiavi da neri sacerdoti di culti religiosi afro-brasiliani.

Dove sono localizzati?
Da studi del Projeto Vida de Negro e rilevamenti della Fundaçao Cultural Palmares si è giunti ad una prima mappatura di 1098 comunità quilombolas, mentre la stima del movimento è di circa 4000 comunità, presenti in tutti gli stati brasiliani. I territori di quilombos sono utilizzati per garantire la propria riproduzione fisica, sociale, economica e culturale, comprendendo tutta la terra occupata e utilizzata per la sussistenza propria e della famiglia. I diritti di questi popoli devono essere salvaguardati non solo in relazione alle terre da essi occupate, ma anche a quelle alle quali hanno accesso per svolgere le loro attività tradizionali e di sussistenza.

 

Come sono protetti legalmente?
In ambito internazionale vari strumenti tutelano il diritto alla terra e all'abitazione delle comunità quilombolas, in particolare il Patto Internazionale dei Diritti Sociali, Economici e Culturali (1966); la Convenzione Internazionale sull'Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione Razziale (1965); la Dichiarazione sulla Razza e il Preconcetto Razziale (1978) e la Convenzione 169 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro sui Popoli Indigeni e Tribali (1989).
Il Brasile li ha ratificati tutti, rendendoli immediatamente applicabili. In tal modo, il governo è legalmente obbligato a implementare politiche e legislazioni miranti a concretizzare i diritti umani previsti nelle leggi internazionali che ratifica.
La Costituzione brasiliana del 1988 ha consacrato ai remanescentes delle comunità di quilombos il diritto alle proprie terre (articolo 68) e ha garantito il diritto al mantenimento della propria cultura. Lo stato deve proteggere le manifestazioni culturali e le forme di espressione dei diversi gruppi che formano la società (articolo 215), che sono considerate patrimonio culturale brasiliano (articolo 216).
A partire dalla Costituzione dell'88, varie leggi nazionali sono state approvate per regolare la titolazione di questi territori. Però, molti equivoci giuridici e politici sono stati commessi nel processo di regolamentazione, il che si è tradotto nella inefficacia e nella omissione degli organi pubblici nel rendere effettiva la regolarizzazione fondiaria a beneficio delle comunità di Quilombos. Attualmente, solo 29 aree sono state titolate.
Nel 2003 il Governo Federale istituì un Gruppo di Lavoro Interministeriale, con la partecipazione di rappresentanti delle comunità di quilombos, per analizzare e rivedere la legislazione nazionale applicabile alla titolazione dei territori. Come risultato, sono stati approvati nuovi Decreti del Governo, che ridirezionano la competenza per l'identificazione, riconoscimento, delimitazione, demarcazione e titolazione delle terre occupate dai remanescentes di Quilombos, attribuendola all'Istituto Nazionale per la Riforma Agraria (INCRA), vincolato al Ministero dello Sviluppo Agrario (MDA).
Il nuovo processo di regolarizzazione fondiaria istituito dal governo adotta dispositivi della Convenzione n°169 della OIL sui Popolo Indigeni e Tribali, quali: l'auto-definizione, al fine di dichiarare la propria condizione di remanescente di quilombo ; l'adozione del concetto di territorio, che comprende tutta la terra utilizzata per la propria riproduzione fisica e sociale, economica e culturale; la titolazione collettiva delle terre.

A chi compete la regolarizzazione dei territori di Quilombos?
INCRA
– è l'organo federale responsabile per l'identificazione, riconoscimento, delimitazione, demarcazione e titolazione di questi territori, garantendo assistenza tecnica e giuridica gratuita alle comunità dall'inizio dell'istanza fino alla registrazione finale del titolo definitivo di proprietà. L'INCRA ha la funzione di cercare consenso insieme a Ministeri e organismi pubblici per risolvere conflitti fondiari incidenti nelle aree da titolare, garantendo la sostenibilità e la sicurezza del possesso delle comunità. Nei casi di sovrapposizione a terre private, occupate o meno, l'INCRA può espropriarle per interesse sociale, utilità pubblica o riforma agraria.
FCP – Fondazione Culturale Palmares – è l'organo federale responsabile della registrazione delle dichiarazioni di autodefinizione di remanescência , indispensabile per il riconoscimento del territorio. È anche responsabile per il riconoscimento dell'area come Territorio Culturale Afro Brasiliano.
SEPPIR – Segreteria Speciale di Promozione di politiche di Uguaglianza Razziale – organo della Presidenza della Repubblica, ha la funzione di assistere e seguire gli organi governativi responsabili nelle azioni di regolarizzazione fondiaria, per garantire i diritti territoriali delle comunità.
CONAQ – Coordinamento Nazionale delle Comunità Nere Rurali Quilombola – come “istituzione” rappresentativa dei Quilombos, partecipa e segue tutte le tappe del processo di regolarizzazione dei territori.