Ancora una volta gli operai e i lavoratori di una fabbrica della zona pontina vengono colpiti dai padroni, dalla loro crisi, dai loro sistemi per risolverla: licenziamenti, ristrutturazioni, chiusure di impianti. In questo momento, accanto alla lotta dei lavoratori della Selex (ex Marconi), si aggiungono quelle della Tetra-Pak della nuova Mistral, della Duplo e di tante altre fabbriche di tutti i settori.

Il padrone di Stato, Finmeccanica, vuole ridimensionare il sito di Cisterna di Latina, perchè afferma di essere in crisi. C'è crisi della produzione nel settore dove opera la Selex. C'è una concorrenza spietata, ci sono da fare delle razionalizzazioni. Questo è quanto ha detto la direzione della multinazionale italiana Finmeccanica.

La logica del profitto, della concorrenza spietata tra industrie e paesi, porta solo a una soluzione: licenziare gli operai e far lavorare di più quelli che rimangono! Perchè sono sempre e solo gli operai a pagare il prezzo della crisi dei padroni? I licenziamenti vanno respinti dagli operai, dalle Rsu e dai sindacati.

Tutta la zona pontina è in crisi? Allora che si uniscano le forze e si indicano degli scioperi di tutte le fabbriche di tutti i settori. Si mandi un segnale ai padroni, che non si vuole cedere, che non si accettano i licenziamenti, le chiusure, le ristrutturazioni.

Solidarietà con gli operai della Selex-Marconi in lotta contro i licenziamenti.

 

Roma, 12 luglio 2006