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AGNES SYNCLAIR, cuoca manesca

Un tempo tranquilla aiuto cuoca nel villaggio di San Allan, ha imbracciato padella, scudo a torre e armatura completa nel tentativo di riacciuffare un losco figuro che si è fregato i soldi del villaggio. Costituisce la frontwoman del gruppo insieme al fedele ronzino da battaglia Barilotto, e quando le cose si mettono male e la sua ascia non è sufficiente, la ritirata dietro al suo "muro portatile" è assicurata!

"c’è tutto o c’è qualcosa che manca palesemente, tipo patacca di non-polvere in mezzo alla polvere?"

 

 

SWAM, druida delle piccole cose

Insieme al fedele lupo, Swam (ora lucertola, ora topo, ora orso inkazzoso) sta imparando lentamente ma con successo a gestire i poteri della natura ed è quasi riuscita a salvare Serzo da una pericolosissima situazione (salvo poi tirargli - e tirarsi - in testa la volta di un sotterraneo). Avrà imparato dai suoi errori?  

"dove sono le mie palle ritardanti di fuoco?"

 

 

BRONCO, sbabbaro rude

Raccattato in una foresta insieme a Hirundo, tra ubriacature, muri sfondati e feste orgesche Bronco è divenuto colonna portante della compagine di sbandati che forma il nuovo gruppo di eroi. Ha una fantasia perversa che lo porta a vedere cose che non esistono, tipo foreste con pioggerellina e idraulico errante annesso. E' l'unico che si è salvato dall'assalto disperato contro la prigione tramutandosi (suo malgrado) in un medusone gigante. 

"scusa, ma tu che parli con gli animali, non puoi dire a un cinghiale “muori”?"

 

 

GHASH, nano de profundis

Fuma la pipa e aspetta il calar del sole per fare la spesa. Si diletta ad arrotondare lo stipendio con allegre cacce all'uomo bazzicando i ritrovi dei cacciatori di taglie. La sua mossa preferita è il colpo dell'assassino: 18 secondi di nulla mentre i compagni le prendono in allegria e rischiano la pelle, poi lui balza sulla preda che, come da copione, supera il tiro salvemini e si salva.

 

 

YANMAR, erfo tenebroso

Elfo scuro dai poteri mentali, ancora non ha rivelato nulla sul suo conto. Mistero... (pippi pippi pippi...). In compenso ha studiato il menù di un ristorante e lo ha memorizzato con i suoi poteri mentali, in una delle avventure più surreali di sempre.

 

 

EGHMER, gnomo delle bassezze

Quel poco che ha fatto lo ha fatto di nascosto... Soprannominato mister simpatia da alcuni membri del gruppo, si è dimostrato un professionista di prim'ordine, ma è caduto in battaglia, stroncato da una pugnalata al veleno (non da un gelato, si badi). I compagni, dopo averlo bellamente depredato, sono indecisi sul da farsi: farne reincarnare lo spirito o lasciarlo cadavere? Mentre il dubbio rimane, la salma del povero gnomo giace dimenticata nel fondo della borsa conservante...

 

 

NEMESI, vagabionda

Ranger assoldata per uno scopo tutt'altro che chiaro, stava cercando di capire se i soldi che stava guadagnando erano "sporchi" o meno quando il suo datore di lavoro è stato assassinato. Ora fugge insieme al gruppo, e cerca di convincerli con tenacia a non riesumare lo gnomo malefico (Eghmer).

 

 

HIRUNDO QUICKHAND, monaco mannaro

Figlio di cotanto padre (Voldo degli Eroi delle Contee), monaco allevato dal vecchio Elia, è stato morso da un lupo mannaro e ha contratto il terribile morbo, attaccandolo allegramente anche a Serzo (mal comune...). Dopo duelli con golem di carne e deliri di onnipotenza gladiatoria, ha concluso la sua carriera mortale nel cortile di una prigione (si, sempre quella lì), trafitto a morte ma ebbro di gioia omicida. Chissà cosa direbbe il babbo... se sapesse che il suo spirito è sopravvissuto e adesso si aggira impossessandosi dei corpi di ignare guardie e innocenti assassini...

"ehi, prima avevo fatto un tiro di volontà usando il bonus del mio pony!"

 

 

ARAN, stregone fanciullo

Ignote le sue origini, così come il vero colore dei suoi capelli, divenuti biondi dopo uno sfortunato incidente magico. Il primo di una lunga serie, che tra bocche maleducate e panini alla merda ha infine reso il povero Aran un giovine virgulto di 11 anni (ma molto più strafottente della media). I suoi piani complessi e dettagliati finiscono quasi sempre in vacca per colpa della sfortuna che lo perseguita. Per un po' di tempo è stato pietrificato e ha fatto da attaccapanni per il gruppo... ma i potenti poteri della druida lo hanno riportato in pista, a grandessa ed età naturale e pronto a cacciarsi nuovamente nei guai. E in più c'ha la sorpresa...

"oddio, sono diventato biondo!… dovrebbe essermi aumentato il fascino, o no?"

 

 

VARRO GAIO, borsaiuolo albino

Nuovo acquisto del gruppo. Mistero sul suo passato, ma di certo gli piace bere (anche se non regge per niente bene).

 

 

 

MOIRA, sacerdotessa ladra

Sacerdotessa del dio dei ladri, esperta dell'uso dello spazzolino da denti, forse traviata dal successo di una sua infuocata orazione sacra ha condotto al macello molti dei suoi compagni grazie a un piano suicida per tentare di assaltare una prigione. Resta il mistero della sua fine.

"ma io non sono brutta, è che ho sbagliato il tiro!"

 

 

SERZO, scaricatore di porto lestofante

Detto "Er mariuolo", ha affinato la sua tecnica deduttiva per disattivare le trappole facendo a gara a chi ne faceva scattare di più con Moira. La sua vita viene sconvolta dal morso dell'amico Hirundo che lo tramuta in un nano mannaro. Ha seguito Moira nella missione impossibile ma, meno scemo degli altri, si è finto morto riuscendo non a fuggire ma almeno a prenderne di meno. Ora è in prigione. Fuggirà?

"io ho un sogno premonitore che se non la pianti finisci male"

 

 

GEORGE McCOY, mezz'orco damerino

Un mezz'orco istruito (dice lui) ma incapace di inanellare un discorso sensato che sia uno. Si veste bene, legge e porta gli occhialini da intellettuale poi, da mente superiore quale è, si getta in un'impresa da folli (sempre l'assalto alla prigione) e non contento si lascia sfuggire uno degli artefatti più potenti del pianeta, la spada Exelion (al secolo Perrier). Adesso recita poesie ai carcerati.

"si vede che è palesemente uno sgabuzzino o è palesemente una stanza? No, perché la porta di uno sgabuzzino è diversa dalla porta di una stanza"