Sport e passioni.. presente e passato

   

Nonostante il relax davanti alla tv o la buona forchetta siano le più desiderate dopo la giornata lavorativa, vedo fondamentale occupare un minimo di tempo per l’attività sportiva soprattutto per chi svolge lavoro sedentario, al fine di migliorare il benessere personale.

In ordine sparso sono descritti gli sport e passioni che attualmente pratico ed ho praticato ;  alcune sono solo curiosità praticate per poco tempo oppure attività estreme considerate di rilievo ,degne di essere ricordate.

Spero che il futuro mi regali volontà, tempo e compagnia per continuare a praticarle.

      

MOUNTAIN BIKE

In alternativa al Footing la mountain bike è sicuramente l’attività sportiva che a me piace soprattutto per la stagione estiva.

Con la MTB si può percorrere e visitare luoghi più estesi rispetto alla corsa a piedi, strade campagnole, boschi 

colline, padule.  

Quasi sempre in compagnia decidiamo percorsi sterrati 

(lontano dalle strade cittadine) e il più possibile cerchiamo itinerari nuovi; infatti molte volte ci ritroviamo in strade senza sfondo luoghi indesiderati piuttosto che nel cortile del contadino…

A causa di questo o comunque vinto dalla curiosità, ho installato sulla bici un GPS portatile (un esagerazione d’altra parte a me piace le novità tecnologiche) non cartografico della grandezza di un cellulare dotato di staffa per MTB, in grado tramite il suo piccolo display di visualizzare i percorsi effettuati con una tolleranza di errore di qualche metro.

Facile pensare che sarà semplice ritrovare la strada percorsa, oppure se il tracciato è stato memorizzato, posso ripercorrerlo a distanza di tempo alla massima precisione.

Utile anche vedere che si sta incrociando una strada gia percorsa tempo fa oppure notare un riferimento sul display:

a 800mt c’è una strada che avevamo gia percorso.

Evidente che si possono creare anche inconvenienti dato che il ricevitore GPS non tiene conto dei canali , steccati , fitta vegetazione, recinti che si possono incontrare.

Bello sarebbe avere a disposizione un database (esempio su internet) dei percorsi effettuati da altri gruppi e scambiarsi le tracce GPS per percorrere sempre nuovi itinerari.

Chiusa parentesi non voglio nascondere le noie che si affrontano percorrendo aperta campagna ; tenere sotto controllo la MTB, pulizia, lubrificazioni , gomme, ma il primo posto delle scocciature ci sono le forature… 

Estate 2004 ben 16.

    

JU JITSU

L’arte marziale "Ju Jitsu" é dato dall'unione delle parole "Ju", che significa tenero, morbido, gentile, e "Jitsu" che vuole dire tecnica.

II Ju Jitsu si può definire, in termini di applicazione alla difesa e offesa, come lo sfruttamento delle nozioni offerte dall'anatomia umana; in sintesi non é altro che uno studio completo dei difetti del corpo umano ai fini di una sempre più efficace e pronta difesa personale.

E’ uno sport che ho praticato per molto tempo, intervallato da tempi di pausa comunque ho sostenuto vari esami al fine di procurarmi una modesta cintura verde.

Forse è un allenamento anche a livello mentale dato che si deve ricordare movimenti, prese, leve, cadute ed esercizi di katà.

Kick-Jitsu

Nel corso del tempo mi sono anche occupato della Kick-Jitsu che si differenzia dal fatto che questa attività è molto più impegnativa sul contatto fisico ed è praticata con tutte le protezioni del corpo necessarie, guantoni, paratibie paradenti, caschetto, ecc.

Infatti è una moderna e completa forma di combattimento sportivo amatoriale il quale, grazie alla completezza delle sue tecniche può considerarsi punto d’incontro tra le varie altre arti marziali e sport da combattimento.

Questa attività sicuramente porta ad essere più sicuri di se stessi ; può servire come difesa personale, ma fondamentalmente la considero come una comune attività sportiva.

Pregi: buona attività fisica, rende il corpo elastico e scattante dato il supporto di stretching.

Difetti: Se il compagno di allenamento è grosso… a volte si torna a casa con qualche contusione.

   

FIT BOX

Non è un’arte marziale ma un attività aerobica mirata alla tonificazione generale del corpo, costituita da movimenti che appartengono alla disciplina della box (comprende calci e pugni), integrata al condizionamento fisico ed emozionale dell’ individuo.

Si pratica a coppia; si utilizzano guantoni esercitando pugni e calci a tempo di musica su uno speciale saccone poggiato a terra.

La riconosco un’attività abbastanza impegnativa visto che dura circa un’ora senza interruzioni; fa scaricare i nervi ,sudare molto e di conseguenza si bruciano molti grassi.

Poi è frequentato da molte belle ragazze.

Un pregio della Fit Box rispetto al Ju-jtsu:  i sacconi non reagiscono…

    

WINDSURF

Bello per le vacanze estive , sembra facile ma non è così.

Anzi alla prima lezione delle sei che ho praticato avevo quasi deciso di mollare tutto, poi con un po’ di insistenza ho imparato almeno il minimo indispensabile per uscire in mare aperto e rientrare con poche cadute.  

In questo sport si deve prendere confidenza con le varie

tecniche di movimenti in riferimento alla direzione del vento.

Si deve piazzare la tavola a 90° rispetto la direzione del vento con la prua (punta della tavola) vero il mare aperto, si deve montare sopra la tavola con il vento alle spalle e l’attrezzature (vela) dalla parte opposta.

Alzarsi posizionando i piedi in punti particolare per l’equilibrio e recuperare la vela tramite la cordicella.

Appena si è recuperato la vela e siamo in perfetto equilibrio, dirigere lo sguardo in avanti , far gonfiare la vela dal vento e ciao; il gioco è fatto.

Si fa per dire… avrò tentato trenta volte prima di percorrere i primi 10 metri; equilibrio sulla tavola , equilibrio a recuperare la vela, equilibrio con vela recuperata in fase di gonfiaggio, posizione corretta del corpo e delle braccia, posizione corretta della vela, posizione della tavola e della vela rispetto a dove proviene il vento ed equilibrio delle lievi onde del mare perché se era un po’ mosso col cavolo che esegui tutte queste operazioni.

Insomma dopo svariati tentativi e rompimento di pa…e  sono riuscito a capire il minimo indispensabile per percorrere le prime decine di metri .

In pratica dopo aver alzato la vela, dirigere lo sguardo subito in avanti all’orizzonte e incominciare a far gonfiare la vela tirandola leggermente a se.

Afferrando il boma (asta dove si poggia le mani) tenendo le braccia parallele si può decidere di andare più veloci chiudendo sempre più la vela verso di sé (è come dare gas all’acceleratore della moto) e di seguito si decide la direzione da prendere, chiaramente mai controvento.

Per cambiare direzione verso destra (poggiare) si deve inclinare la vela in avanti verso la prua; per dirigersi verso sinistra (orzare) vela inclinata nel verso opposto indietro a poppa.

Dopo aver preso un po’ di confidenza arriva il divertimento; andavo più veloce percorrendo centinaia di metri finche in mare aperto decido di cambiare rotta per ritornare indietro, ma attenzione operazione più difficile..

Si deve rovesciare il tutto con la tavola in direzione della costa e posizione del corpo e vela in riferimento alla direzione del vento.

Operazione conclusa sempre con uno scataccio di piedi , vela , boma  e un tuffo in mare… ci sarò riuscito un paio di volte ad impostare la direzione di ritorno senza tuffarsi.

Tutto sommato questo sport per le vacanze estiva merita provarlo, sicuramente fa provare nuove emozioni e divertimenti.

Sarebbe bello provare anche lo Kitesurfing ; ma lì si vola…

Spero non avete acquisito suggerimenti da questi testi perchè non sono esperto; vi ritroverete sicuramente in alto mare o francobollati a uno scoglio...  

    

TREKKING

Trekking: niente di particolare, solo una bella passeggiata in sentieri naturalistici tra boschi, praterie, montagne, ruscelli, animali insoliti e tanta quiete e tranquillità.

Si incontra sempre poche persone, tantomeno belle ragazze, niente strutture, di solito c’è il pastore con il sorriso stampato sulle labbra e il suo gregge di pecore.

Tanto per mischiare le carte, per cambiare routine dal caos cittadino ci vuole anche di questo soprattutto per chi ama la natura come me; due tre volte l’anno nella stagione estiva, l’idea  è aggiudicata.

Di solito nel mio caso la passeggiata si è trasformata in competizione sportiva; intendo dire percorsi impegnativi con molti saliscendi, alcuni percossi ferrati, tragitti lunghi e pieni di rocce a volte itinerari incerti per il raggiungimento della nostra meta.

Gli itinerari che ho percorso sempre in compagnia si trovano nelle montagne Pistoiesi e Modenesi a circa un’ora dal luogo in cui abito.

Posso ricordare rifucio Croce Arcana verso il monte Spigolino fino a raggiungere il lago Scaffaiolo e la zona del Corno alle Scale; ma quello è tranquillo in due ore si fà.

Altri posti che ho visitato sono zone delle Alpi Apuane (rifugio Rossi alla pania) sentieri presso l’Abetone ma un itinerario lo ricordo in modo particolare:

Partenza dalla Val di Luce verso il P.so di Annibale in direzione del lago Baccio.

A breve si raggiunge il lago Santo (caratteristico con alcuni rifugi) per proseguire verso il p.so Boccaia e quindi alla sorgente del Fontanone.

Da qui salita verso il M. Giovo (1991mt.) per proseguire lungo il crinale in direzione del monte Rondinaio.

In questo pezzo c’è anche un punto ferrato Grotta Rosa (melo sego se ci ripasso…) abbastanza impegnativo.

Dal Rondinaio direzione foce a Giovo per ritornare ai sentieri di partenza finalmente alla macchina.

Tutto questo dalle 9 del mattino alle 20 di sera , cammino consecutivo con solo trenta minuti di pausa per mangiare un panino al salame.

Consultando la cartina diciamo una quindicina di chilometri senza considerare i saliscendi.

Pensare agli allenamenti effettuati durante l’inverno a confronto erano una barzelletta.

Sicuramente un bel ricordo ma camminata massacrante; se mai lo rifarò una cosa è certa,  una bella scorta d’acqua nello zaino...

          

PASSIONE MOTO

Fin da piccolo sono stato appassionato dalle motociclette, nonostante tutt’ora abbia mollato un po’, vuoi per tempo, comodità, amicizie.

Tuttavia ho avuto modo di svagarmi con moto stradali e fuoristrada ; ricordo la prima Honda NS 125 stradale che mi ha tolto molte soddisfazioni (non ricordo tanto purtroppo è già un po’).

Nel fuoristrada ho avuto una 250CC quattro tempi

(regolarità) che nonostante era divertente ci voleva qualcosa di brillante come prestazioni.

Infatti poco dopo ho comprato un’ Honda 250cc da cross 2 tempi omologata per la circolazione in strada.

Non andava veloce perché aveva i rapporti corti ma era divertentissima in qualsiasi condizioni di strada e fuoristrada.

Motore sempre pronto , leggera così da permettere passate su una ruota in qualsiasi marcia , potente da far derapare la ruota posteriore anche in condizione di aderenza e abile in qualsiasi manovra.

L’inconveniente c’era: percorrendo sterrati (soprattutto pietraie) la gomma posteriore, ciao… dopo cinque volte era da sostituire.

Attualmente ho un Honda stradale CBR600 divertente , che mi consente belle passeggiate sia al mare che in montagna la quale non posso lamentarmi assolutamente per le sue proprietà (facciamo le corna…) affidabilità, motore, maneggevolezza,  malgrado sia ormai sorpassata.

Ricordo bene quando installai per un periodo il cambio semiautomatico (chiaramente autocostruito da me) che permette di cambiare la marcia superiore senza l’utilizzo della frizione.

Viene utilizzato anche nelle moto GP chiaramente professionale; in pratica si utilizza un leveraggio che impegna un sensore proximity all’innesto della marcia superiore.

La centralina (un piccolo circuitino) invia un impulso con ritardo e durata variabile alla bobina di accensione.

Questo in accelerazione permette di far ingranare le marce superiori senza l’utilizzo della frizione e senza perdite di giri motore (pensate al rumore della formula uno).

D’altra parte solo una mia curiosità , non faccio mica le gare …

    

PARAPENDIO

Quì ci vuole un minimo di coraggio… non si deve commettere errori perché purtroppo non siamo con i piedi per terra.

L’esperienza che ho vissuto è con un parapendio biposto (assieme ad un pilota esperto) nella zona turistica delle Les2Alpes (Francia).

Dopo aver controllato le condizioni del tempo si apre la vela sul pendio di decollo, si effettua il controllo dei cordini liberandoli da eventuali grovigli, si passa alla verifica delle imbracature per poi indossarle. 

Si chiudono le fibbie, si regolano le cinghie dei cosciali e del ventrale senza serrarle troppo per non limitare i movimenti durante le fasi di decollo.

A questo punto siamo pronti alla partenza chiaramente con un po’ di strizza… ma molto decisi a quello che si fa; infatti dopo il primo gonfiaggio del vento sul parapendio , si deve cominciare a correre velocemente in direzione dello strapiombo per prendere quota, senza ripensamenti.

Correndo ci si accorge che pian piano i piedi non faranno più presa al suolo , infatti ci stiamo alzando, il parapendio stà prendendo quota in direzione del vuoto davanti a noi.

Emozioni e adrenalina alle stelle come immergersi nell’aria apparentemente inerte come navigare e liberare la propria anima e dominare con lo sguardo confini mai immaginati , con l’unico rumore udibile: un leggero fruscio dovuto alle cordicelle del parapendio che sfiorano il vento.

L’emozione che si prova non è descrivibile, ci si trova a un migliaio di metri dal suolo con paesaggi e persone piccolissime laggiù lontane, infatti il parapendio non solo scende lentamente ma se sorvola zone con correnti e termiche particolari si alza di quota in modo da permettere una permanenza in volo anche di ore.

La discesa e l’atterraggio al suolo tutto tranquillo; ci si avvicina a terra lentamente paragonabile al salto da un sedia e nel punto circa desiderato.

Che dire… bella esperienza un po’ estrema un po’ rischiosa ma che rende orgogliosi e più sicuri di se stessi.

         

ALTRI SPORT

Chiaramente non posso elencare tutte le minute attività che ho praticato; abitualmente nei ritagli di tempo pratico footing o comunque come supporto fisico body builing per irrobustimento senza scordarmi alcune partitelle divertenti tra amici a calcetto ecc.

Praticato per poco tempo il Nuoto, anche se lo riconosco forse il migliore come qualità; allena tutto il corpo senza alcun tipo di contrasti o contusioni dato che è un’attività individuale in acqua.

Ricordo allenamento con tavoletta alle mani e l’utilizzo delle sole gambe per fare una vasca; esercizio mozzafiato: il riferimento delle mattonelle sul fondo della piscina non scorrevano per niente…

Ma !! Forze lo rifarò.

Divertente lo Sci; finalmente uno sport da fare esclusivamente d’inverno.

Bello soprattutto con belle giornate di sole senza troppo freddo.

Non professionista con andatura regolare mi ha permesso di sciare su molte piste dell’Abetone (montagne Pistoiesi - Modeinesi).

Mi sono permesso anche di fare piste su località più caratteristiche: Livigno – Sestiere – Cervinia.

Gli inconvenienti ???   Levataccie la mattina e attese sugli impianti di risalita…

      

 

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