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Storia del Policlinico Umberto I, Roma

 

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NOTIZIE STORICHE SUL POLICLINICO

L’esigenza di costruire un grande ospedale in Roma si evidenziò principalmente dal fatto che le vecchie costruzioni ospedaliere risalenti in gran parte al sorgere delle confraternite, nonostante modifiche e miglioramenti, non rispondevano più alle esigenze dei progressi della medicina di fine 1800  in rapida evoluzione, specialmente nell’indirizzo preventivo, curativo e specialistico, oltre alla insufficiente recettività dei locali, per lo più malsani.
Primitivo concetto del policlinico come è indicato dalla sua denominazione, fu quello riunire in un unico grandioso stabilimento le Cliniche della Facoltà di Medicina di Roma. Venne quindi bandito un concorso in base al quale l’architetto Giulio Podesti venne incaricato di redigere il progetto del Policlinico stesso (1883).
Successivamente il progetto subì diverse modifiche, anche per adeguarlo alla zona prescelta per la costruzione, il quartiere Castro Pretorio,  fino ad  arrivare alla  stesura definitiva presentata il 23 dicembre del 1888 al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Il progetto copriva circa 160.000 metri quadrati di cui 10.000 coperti dagli edifici e circondata da lunghi viali della larghezza di 30 metri.
Il Policlinico inizialmente concepito come esclusiva sede universitaria, venne adottato anche ad uso ospedaliero di assistenza.La prima pietra del Policlinico fu posta il 19 gennaio 1888 alla presenza del Re Umberto I e della regina Margherita, però fu verso il settembre dell’anno successivo che i lavori di costruzione vennero realmente avviati.
I lavori proseguirono fino a tutto l’anno 1902 e nell’agosto del 1904 il Policlinico cominciò a funzionare con una capacità complessiva di 1650 letti.

fonte:
Ufficio Stampa e Comunicazione interna