INFORMATION TECHNOLOGY E OSPEDALE
Consideriamo l’Information Technologycome un fattore abilitante per il miglioramento dell’organizzazione e delle modalità di esecuzione dei processi di lavoro e l’umanizzazione dell’Ospedale. La tecnologia quindi,non come fine ma come mezzo per la realizzazione di sistemi informativi, visti come l’insieme di elementi,anche diversi tra di loro, che raccolgono, elaborano, scambiano ed archiviano dati, con lo scopo di produrre e distribuire le informazioni alle persone che ne hanno bisogno, nel momento e nel luogo adatto per svolgere le funzioni decisionali e di controllo (Camussone). Possiamo distinguere tre fasi:
I fase : i sistemi ad isole. Riguardavano gli aspetti amministrativi dell’attività ospedaliera e dagli anni ‘80 cominciò la produzione di software applicativi in area sanitaria; comunque erano singole applicazioni informatiche
II fase : i sistemi dipartimentali. Si cercò di superare il modello orientato a soddisfare le esigenze isolate, puntando su una maggiore integrazione e trasmissione di dati, attraverso una dorsale in fibra ottica: un primo rudimentale “sistema nervoso” dell’Ospedale
III fase : l’integrazione tecnologica e integrazione dei processi produttivi. E’ l’ era dei sistemi informativi, che corrisponde ad una rinnovata modalità organizzativa. Vi è un modello che prevede un sistema unitario in grado di coprire tutte le esigenze dei processi di lavoro e di permettere diversi “punti di vista” degli stessi dati in funzione degli scopi e delle mansioni di chi utilizza il sistema (interattivo). Il modello unitario realizza l’integrazione informativa fra aree diverse come accettazione, reparti di degenza, sale operatorie, rianimazione centro trasfusionale, anatomia patologica, radiologia, diagnostica di laboratorio, fino alla formazione ed alla gestione economica.
I benefici derivanti da questo processo sono innanzitutto, lo snellimento delle procedure operative e amministrative, il convogliamento di dati su database condivisi e, in definitiva, il notevole miglioramento del servizio reso al cittadino. Centri unici di prenotazioni, risultati di laboratorio che vengono trasmessi in tempo reale al sistema centrale che li inserisce nelle varie destinazioni, stazioni di lavoro in ogni reparto che danno accesso ad una banca dati o informazioni dei settori di supporto (farmacia, cucina, ecc.): il paziente sarà seguito in tutte le sue fasi, così da avere un quadro clinico unico e omogeneo.
Information Technology “ in pillole”
Ne-t by Telerete Nordest. All’ ospedale Sant’Antonio è presente un servizio di radiologia, anche se il medico non c’è. Un tecnico esegue le radiografie che vengono trasmesse in azienda ospedaliera per essere lette dallo specialista.
Un intervento di resezione del colon è stato visto in diretta dalla sala stampa dell’ azienda.
E ancora, teleconsulti, esami, prenotazioni di visite ospedaliere effettuate direttamente dal pc del medico di famiglia, scambio in tempo reale di dati, immagini, file audio e video, grazie alla tecnologia della banda larga e delle fibre ottiche.Il wireless cura i pazienti a distanza. Un nuovo chip rivoluzionario per impianti medici, che consentirà allo specialista di effettuare controlli a distanza dei pacemaker di pazienti, del dosaggio di insulina, usando tecnologia wireless interattiva.
Intelligent Alerting: il wireless per le emergenze. Si tratta di un sistema che sfrutta le potenzialità del network mobile per aggiornare i medici in ospedale, sulle condizioni del paziente trasportato in ambulanza. Grazie agli SMS e la piattaforma WAP potranno essere comunicati con il videotelefonino il tracciato del defibrillatore o dell’ elettrocardiografo di bordo.
Nano particelle. Importante esperimento di applicazione delle microtecnologie alla medicina ( per ora animale). L’ iniezione del cervello di una soluzione contenente delle nano particelle ha consentito a un gruppo di criceti ciechi di riacquistare la vista.
La sicurezza in ospedale. L’ Information Technology favorisce una gestione semplificata dei processi chimici. Le apparecchiature medicali più precise e meno invasive ( PET in oncologia, TAC volumetrica, endoscopia virtualein 3D) e i sistemi di identificazione dei pazienti e dei referti basati su tecnologia RFID, permettono una maggiore sicurezza nella somministrazione delle cure, nelle emergenze e nei laboratori.
Fonti : Siemens.com, Ne-t by Telerete, uno net, Walter Bergamaschi (Ospedale Maggiore), TuttoSanit on line, geriatria on line.