Masakazu Katsura

 

katsura1.jpg (7847 byte) La provincia di Fukui ha dato i natali a un giovanissimo maestro del fumetto giapponese: quando nacque, il 10 ottobre del 1962, nessuno avrebbe mai pensato che il piccolo Masakazu Katsura (quello in mezzo nella foto) sarebbe diventato una vera e propria star.

Fino alla seconda metà degli anni ottanta, Katsura era uno dei tantissimi autori senza infamia e senza lode a uso e consumo del mercato interno giapponese. Ancora liceale aveva vinto il premio Tezuca e la sua storia era persino stata pubblicata sulla rivista Jump, ma il suo stile era ancora troppo acerbo perché potesse incontrare i gusti del grande pubblico. Disegnare fumetti sembrava divertente, specialmente quando era possibile scrivere di fantascienza e avventura, di quei super eroi che tanto aveva amato da bambino. Come lui stesso non perde occasione di evidenziare, il suo mito di sempre è Batman, il cavaliere di Bob Kane lo ha forse ispirato nella stesura di Wingman, anche se l'imput narrativo è più vicino ai telefilm giapponesi prodotti in quel periodo dalla Toei.

Dopo neanche un anno dalla serializzazione del manga, è proprio la Toei Doga a siglare il contratto per portare la serie sul piccolo schermo: Katsura è entusiasta, e debutta addirittura come cantante nel cartone animato.

Siamo nel 1987 quando la Shueisha dà alle stampe il nuovo titolo di Katsura: Chokidoin Vander non molto interessante e dal punto di vista narrativo inferiore a Wingman. Vander è comunque una tappa importante nell'evoluzione artistica dell'autore: sembra infatti che Katsura abbia tralasciato la storia per migliorare il disegno, le inquadrature, la prospettiva e l'utilizzo dei retini, se si osserva attentamente si potranno già notare tutti gli elementi che porteranno al trionfo di Video Girl Ai: gli occhi si fanno più espressivi e languidi, i capelli si fanno più sensuali e soffici, e maggiore cura è data anche agli abiti, che tendono a evidenziare le curve di chi li indossa. E' proprio in Vander che l'autore inizia a usare questo accattivante espediente (animaletti che si insinuano sotto la biancheria intima, ragazzine che inciampano finendo col sedere in aria......) a volte sperimenta l'attrazione morbosa, adducendo tentativi di violenza sessuale da parte di creature insettiformi. Anche in quest'ultimo caso si nota un punto in comune con VGA, anche se il dramma vissuto da Moemi ha uno strascico psicologico più profondo e soprattutto, giustificato dall'intreccio narrativo e non funge da semplice espediente. Per chiudere la serie in bellezza, Katsura arriva a presentare Video Girl Len, uno spin-off che funge da epilogo alla storia e mostra cosa accade quando "la piastra non è difettosa". Nasce quindi un nuovo cult del fumetto, ma Katsura sempre più attratto dall'ambientazione animata vuole proporre un nuovo serial televisivo che entri in competizione con Dragon Ball. Una grande sinergia che coinvolge anche altri media avviene attorno ad un titolo: DNA². Il fumetto non tradisce la fama di Katsura, e i temi adolescenziali che lo hanno portato al successo con VGA si amalgamano sapientemente con l'azione e l'umorismo, ma sul versante animato il pubblico tarda a rispondere e le serie viene interrotta al tredicesimo episodio. Continua con crescente curiosità il mamga, che colleziona ben 42 episodi, ma Katsura preferisce concluderlo al quinto volume per dedicarsi ad altri progetti: nessun finale aperto, questa volta, ma un colpo di scena scioccante nel perfetto stile dell'autore.

Poi è la volto di Present from Lemon che regala al lettore emozioni forti, e finalmente estranea Katsura dall'universo fantascientifico che aveva sempre contraddistinti le sue storie. Il piccolo protagonista vive il sogno del padre e se ne appropria al momento della morte di quest'ultimo, tra rabbia e orgoglio ferito:una volta cresciuto, lo vediamo lottare per emergere nel mondo dello spettacolo, in quella che può essere una denuncia allo star system nipponico. E' quindi la volta di Shadow Lady, nato inizialmente come progetto sinergico che includeva la realizzazione di un videogame. Per concludere il ritorno agli eroi mascherati da parte di Katsura si conferma anche in Zetman, la sua più recente fatica, il cui titolo tanto ricorda certi comics americani. Anche il costume del protagonista si ispira ad un noto eroe della DC Comics. Quale? Batman naturalmente!

E per concludere l'ultimo lavoro di Katsura tuttora presente sulle pagine di Express: I"s.

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Video girl Ai Video girl Len DNA² Present From Lemon Shadow Lady Zetman I"s

 

 

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