Storia di un ginepro. |
sera:
la
bianca orchidea si nasconde
nel
suo profumo
Yosa Buson (1715-1783)
L 'essenza del bonsai sta nella semplificazione degli elementi in esso contenuti. Strutturare un albero in vaso prevede la selezione di materiale che per caratteristiche proprie consente, nel tempo, di potergli attribuire dimensioni, proporzioni ed una forma che nel suo genere possa divenire unica. La disposizione piacevole di rami, spazi e volumi, dovrà esprimere equilibrio, armonia e naturalezza, elementi determinanti per il risultato estetico. Creare equilibrio in una composizione, in questo caso nel Bonsai, significa annullare forze (rami) che hanno il sopravvento su altre, considerandone la disposizione e l'ordine in cui crescono.
La potatura di formazione
sostanzialmente esplica questa funzione, una
metodologia di cui il bonsaista si avvale per iniziare la
produzione di un albero in miniatura. Un albero che nella sua unicità
consente all'osservatore di riconoscere, il modo o stile o sensibilità di fare
Bonsai, di chi con estro, fantasia adatta alla propria Creatività le specifiche
caratteristiche del materiale di partenza. Chi inizia a dare vita ad
un albero, con nuove linee che disegnano la struttura ed il profilo di una
pianta, deve prevedere nel tempo od in tempi stabiliti, gli interventi atti a
simulare eventi naturali che modificano l'aspetto giovanile di una pianta, nella
garbata sintesi di un vecchio albero. Per raggiungere lo scopo ci si può
avvalere di materiale raccolto in matura o di provenienza vivaistica, ed a
questo proposito consentitemi qualche considerazione. Sovente ci si avvicina al
bonsai per caso o per curiosità, innescando procedure di ricerca, di
documentazione, ed in tempi rapidi di reperimento di materiale che ci consenta
di materializzare in tempi altrettanto rapidi il nostro Bonsai.
La scelta del materiale.
Madre natura, generosa come è, ci propone piante che in base alle condizioni climatiche ed alla natura del suolo assumono caratteristiche che per dimensioni e conformazione attraggono l'attenzione. Di alcuni casi questo materiale viene raccolto semplicemente per le dimensioni ridotte pur non avendo il potenziale per ottenere dei Bonsai, ma e pur vero che in altri casi si può avere la fortuna di incontrare e raccogliere materiale di grande interesse bonsaistico. Occasione quest'ultima talvolta irripetibile che non consente errori dovuti all' inesperienza. Ritengo interessante prendere in considerazione le potenzialità, spesso nascoste delle rigogliose chiome di piante provenienti dalla produzione vivaistica. Sono dell'opinione che nei vivai ci siano le migliori condizioni per avviarsi ad acquisire padronanza nella selezione del materiale di partenza e poter tradurre le nozioni teoriche nella pratica fino a conoscere coltivazione, mantenimento, particolarità, origine, curiosità delle essenze prese in considerazione.
Dal semplice al difficile.
La lavorazione di piante da vivaio, inoltre ci propone l’opportunità di eseguire interventi di formazione applicando metodi e tecniche con diversi livelli di difficoltà sia nella lavorazione che nell' interpretazione e ciascuno con la propria sensibilità e creatività artistica. Con l'ausilio di materiale fotografico cercherò di semplificare l'evoluzione di un ginepro da vivaio, in tre anni di coltivazione, con la cronologici degli interventi effettuati per il raggiungimento della forma finora prodotta. Il fatto che il ginepro fosse contenuto in un vaso da coltivazione da 45 cm era la migliore garanzia di un apparato radicale ben suddiviso, ed il vigore vegetativo ne era la conferma. E' stato scelto tra i tanti per la disposizione radiale delle radici superficiali; il tronco interessante per il movimento e consistenza e la possibilità di sostituire 1’apice ed una ramificazione inserita dalla base. La prima operazione è una sommaria potatura tesa ad eliminare rami vigorosi e' cilindrici ma utili per creare dei jin .
La prima vera potatura di formazione.
Nella foto 3 di giugno 93 viene definita la potatura favorendo la ramificazione meno vigorosa e l'avvolgimento con il filo e la modellatura dei rami disegnano già la struttura. Nella foto 2 il progetto di massima. Nella foto 4. di maggio 1994 il ginepro dopo il rinvaso. Lasciar crescere produce l'ingrossamento dei tessuti e di conseguenza una più rapida ricostruzione della ramificazione. Nel giugno '95 é avvenuta la seconda modellatura i palchi fogliari prendono volume anche se ancora mostrano vegetazione mista (aghi e squame), inconveniente che si manifesta dopo una potatura drastica. In questo momento le attenzioni sono state rivolte al ripristino di una vegetazione uniforme con foglie a squama. La coltivazione prevede a questo scopo una esposizione soleggiata evitando eccessi di annaffiature e favorendo la crescita libera. Nel giugno `95 il profilo superiore evidenzia l'omogeneità della vegetazione. Il materiale é pronto per definire il progetto ideale (foto.2) Il nuovo progetto, più dettagliato, prevede l'eliminazione di alcuni rami per evidenziare il tronco, semplificando le masse vegetative e distribuendo la ramificazione per creare spazi e volumi tra un ramo e l 'altro La foto 5 di giugno 96 mostra il ginepro prima della ristrutturazione. Con il taglio dei rami indesiderati l'albero risulta immediatamente più leggibile
Il piede, il tronco, i rami E' opportuno eseguire interventi sequenziali che esaltino le caratteristiche specifiche degli elementi che sono presenti. Descritte
le fasi di preparazione del ginepro, é opportuno provvedere alla spazzolatura della corteccia, procedendo nell'ordine dal piede verso il tronco e per finire ai rami.
I jin sono stati rifiniti e saranno preservati con il liquido apposito. Sin qui ho descritto le fasi preliminari per preparare
questa pianta alla modellatura della chioma ed allo sviluppo dello sua nuova
forma. Tenuto conto del concetto appena descritto, l'avvolgimento e la distribuzione del filo dovranno interessare tutti i rami, iniziando dal primo ramo e
progressivamente fino alla corona che dovrà apparire tondeggiante. Nella foto
1 il
suo nuovo disegno. Il lavoro si riterrà ultimato soltanto dopo la lavorazione del sottobosco e la pulizia del vaso.