in
cinque o sei
piangendo
si intrecciano
i
salici
Mukai Kyorai (1651-1704)
![]() |
Selezionare materiale di provenienza vivaistica con caratteristiche idonee per farne un albero bonsai ci pone non pochi problemi per individuare gli elementi che consentano la modifica dell’aspetto originario. Sovente il materiale reperito mostra una ramificazione poco suddivisa, cilindrica, distribuita in modo confuso, per lo più diritta e svettante, tipica delle piante in età giovanile. Un esempio di quanto sopra descritto è riscontrabile osservando la foto 2 che si riferisce ad un ginepro che catturò la mia attenzione per la presenza dei due tronchi diametralmente diversi che si dividono alla base. |
Per migliorare la lettura, è stato fotografato dopo una parziale potatura (l'aspetto originario era quello di un cespuglio alto 90 cm che non lasciava intravedere la sua struttura). Ne iniziai la lavorazione nell'ottobre 1992. Evidenziata la sua base, definii il fronte e in funzione di questo vennero eliminati i rami troppo vigorosi indesiderati ma comunque utili per essere trasformati in jin di consistenza e lunghezza disuguali. Nello stile a due tronchi sia il diametro che l'altezza saranno diversi anche se l'impressione finale del loro profilo sarà di un'unica chioma. | ![]() Foto n.2 La pianta
a due tronchi
parzialmente potata prima
della lavorazione bonsai |
L'albero
leader, ridotto di circa 20 cm, si conclude con un jin apicale, mentre
il più piccolo, ridotto drasticamente, è stato ricostruito sfruttando
la presenza di un primo ramo ben suddiviso. Definita la struttura e
sfoltita la vegetazione fino a ridurla all'essenziale è facilitato
l'avvolgimento e il posizionamento delle nuove crescite, predisponendole
ad uno sviluppo atto a ricostruire
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![]() Foto n.3 Il Bonsai prima della seconda modellatura. (3/95) |
![]() Foto n.4 Due mesi dopo la modellatura, il progetto inizia a prendere forma (5/95) |
una
ramificazione più complessa (la foto 3 ne è l'esempio Il disegno,
invece, si riferisce al progetto in funzione dello sviluppo immaginato.
Un anno di coltivazione, esente da interventi sulle crescite, adeguate
concimazioni e il controllo del filo, affinché non incidesse, hanno
riproposto il materiale per una seconda modellatura . Foto 4 due mesi
dopo la rimodellatura.
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