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Un bonsai è modellato
ininterrottamente durante tutta la sua vita.
Tra le varie tecniche di modellatura che sono applicate ad un albero che si
desidera trasformare in un bonsai, oltre alla potatura di creazione, vi sono:
l'avvolgimento con il filo, la potatura invernale che permettono di correggere
la crescita dei rami, e la pinzatura o pizzicatura. Questa ultima aiuta ad aumentare
la ramificazione e la densità dei rami e allo stesso tempo limita o accelera
la crescita, secondo l’applicazione. Gli scopi della pizzicatura delle
gemme primaverili sono molteplici: mantenere corti gli internodi dei rametti,
limitare l'eccessivo ingrossamento dei rami (limitazione e bilanciamento del
vigore di crescita), tenere il più possibile compatto l'albero ed avere
foglie piccole e delicate. La pinzatura, consente il controllo della quantità
di sostanze nutritive assunte dall'albero, permettendo una distribuzione più
equilibrata del nutrimento a vantaggio dei germogli laterali o deboli. Se la
pizzicatura non fosse applicata, le sostanze nutritive sarebbero completamente
assorbite dagli apici in crescita, tanto che avverrebbe l'ispessimento e l'allungamento
degli apici e la conseguente riduzione della ramificazione.
Quando
un germoglio è pinzato, la sua nuova crescita forma un angolo retto con
la vecchia e quindi conferisce al ramo una diversa direzione. Quando verrà
di nuovo pinzato, si faciliterà la direzione in senso contrario alla
precedente. I rami, così lavorati, cresceranno secondo un percorso di
curve continue, a destra e a sinistra, che porterà l'albero ad assumere
un aspetto maturo e nodoso specifico degli esemplari vetusti.
La pinzatura si esegue durante il periodo di crescita dell'albero, dalla primavera
al principio dell'autunno, e per questo motivo viene anche chiamata potatura
verde.
Come eseguirla
Il periodo in cui eseguire quest’operazione e il tipo di varietà
da trattare è importantissimo.
Inoltre, suddividiamo in due periodi l'arco di tempo di vita dei Bonsai.
FASE 1: le piante di cui da poco si è cominciata la
coltivazione a Bonsai e che normalmente hanno pochi rami e tronchi sottili.
FASE 2: le piante ad uno stadio avanzato d’invecchiamento
e ramificazione.
Per le caducifoglie, ci sono varietà che dispongono le foglie a destra
e a sinistra alternativamente, come la Zelkova, il Carpino ed il Faggio, e altre
che dispongono le foglie appaiate come l'Acero e l'Acero tridente. Sulle piante
nella fase due si pota il germoglio quando è ancora verde, lasciando
solo due foglie per Carpini, Faggi e Zelkove, come illustrato nel (disegno 1),
mentre per gli Aceri in genere è importante pizzicare il germoglio appena
spunta, lasciando solo la prima coppia di foglie
(disegno 2).
Sui Bonsai nella fase uno si lasciano crescere liberamente i germogli fino a
giugno, poi si procede alla potatura del rametto, così vigoroso che lasciandone
anche solo una piccola parte rifarà molte gemme vicino al taglio e sul
tronco
(disegno
3).
Dopo quindici giorni circa, spuntate le gemme, tenete solo quelle che v’interessano
e togliete con le dita le altre che crescono sotto i rami, nelle biforcazioni
e nei punti in cui non interessa avere nuovi rami. Se volete ingrossare ulteriormente
tronco e rami, rimandate la potatura in autunno alla caduta delle foglie. .
Nelle conifere, la gemmazione ritarda leggermente rispetto alle caducifoglie,
e quindi anche la pizzicatura delle gemme avverrà in ritardo. Con le
piante che appartengono alla fase due come il Tasso, l'Abete, la Tzuga, staccate
subito la gemma appena si riesce a prenderla con le dita come nel
(disegno
4). Per i ginepri a squame o ad aghi e le Chamaeciparis (Cryptomeria) la pizzicatura
è ripetuta durante tutta la stagione vegetativa, pizzicando con le dita
solamente i germogli che si allungano molto di più rispetto agli altri
(disegno
5). Per i Pini in genere, sarebbe perfetto se le candele fossero staccate prima
che si allunghino completamente, lasciandole di una lunghezza uniforme su tutta
la pianta di circa un centimetro e mezzo (disegno 6). Specialmente nel caso
di una gemma vigorosa con tre o più candele, si eliminano alla base le
più lunghe e forti, lasciandone solo due d’uguale vigore e, se
necessario ridurle a misura accorciandole (disegno pino pentafilla). Per quanto
riguarda
le piante in fase uno, di Tasso, Abete, Tzuga, (Cryptomeria), ed anche i Ginepri,
togliete subito solo la gemma centrale in caso di crescita a tre o più
germogli, lasciando crescere e maturare fino a giugno le due restanti, potando
con le forbici fini a due centimetri circa le nuove crescite e lasciandole di
misura uniforme su tutta la pianta (disegno 8).Così facendo si formeranno
molte gemme che nell'anno seguente creeranno rami più fitti. Con i Pini
comportatevi come con le piante nella fase due, con la differenza che lascerete
liberi di crescere senza potare l'apice o qualche ramo che vorreste eliminare
perché in più, così facendo, si aumenta il vigore della
pianta e s’ingrossa il tronco. Infine, con le piante da fiore s’interviene
con la potatura subito dopo la fioritura, tagliando con le forbici e lasciando
solo due foglie per germoglio.
Concimazione
Durante
la gemmazione non occorre concimare. Di regola, bisogna concimare molto in autunno
e poco in
primavera.
Non si deve concimare un albero con una gettata molto vigorosa. È possibile
ottenere ramificazioni molto precise, con foglie e rami piccoli ed internodi
ravvicinati se si concima un poco solo quando le foglie o gli aghi si sono stabilizzati.
La concimazione primaverile deve essere molto leggera, al fine di sostenere
solo la coloritura delle foglie.