Batteriosi                       

 

I batteri sono i più piccoli organismi visibili con i normali microscopi (misurano infatti da 0,2 a 1 mm); possiedono forma rotondeggiante o bastoncellare e possono vivere isolati o aggregati in catenelle. Tali agenti sono in gradi produrre malattie all'uomo, agli animali o alle piante; questi ultimi sono chiamati batteri fitopatogeni.
Ogni cellula batterica è costituita da una parete entro cui si trova il citoplasma; le pareti ricoperte da involucri vischiosi da loro stessi prodotti. Questi microrganismi vivono in ambiente liquido e si muovono spesso grazie a lunghi filamenti chiamati flagelli che possono essere disposti a ciuffi ai due poli della cellula, distribuiti tutt'intorno alla parete o anche mancare del tutto.
La moltiplicazione avviene per scissione diretta: una cellula batterica, raggiunta la maturità, si divide longitudinalmente in due entità che a loro volta si fessureranno. Si formano così, da un solo individuo, popolazioni di milioni e miliardi di microrganismi che prendono il nome di colonie. I batteri fitopatogeni per svilupparsi debbono vivere all'interno di strutture vegetali: necessitano di numerose sostanze organiche ivi presenti e di una temperatura variante tra i 20 e i 30 °C. In condizioni ottimali di sviluppo una scissione avviene circa ogni 20 minuti e la colonia si moltiplica con progressione geometrica (due, quattro, otto, sedici, ecc.). Pseudomonas Syringae I batteri per svilupparsi debbono poter penetrare all'interno dei loro ospiti e ciò avviene o attraverso aperture naturali (stomi, lenticelle, stigmi eccetera) oppure attraverso ferite di varia natura (potature, innesti, danni da insetti, morsicature di animali, e altro ancora).


Come si manifestano
Una volta che i batteri sono penetrati all'interno, l'infezione segue alcune fasi:
· incubazione: le cellule batteriche si acclimatano nell'ospite e iniziano la       moltiplicazione;    
· diffusione: attraverso le vie linfatiche i batteri si estendono ad altre parti della pianta e iniziano a comparire i sintomi della malattia;
· fuoriuscita all'esterno: dai tessuti vegetali marcescenti esce un essudato sotto forma di goccioline mucillaginose all'interno delle quali
sono presenti i microrganismi che andranno ad infettare altre piante.


I danni
I batteri possiedono enzimi che distruggono i costituenti della parete vegetale (cellulosa e pectina) per cui le cellule ospiti rapidamente muoiono e i tessuti marciscono oppure producono sostanze che inducono una anormale crescita delle cellule vegetali. Le batteriosi possono quindi produrre due differenti danni: a) marciumi; b) tumori.
· Marciumi
Vengono causati dai generi
Erwinia, Pseudomonas, Xanthomonas.
I marciumi possono svilupparsi nella parte bassa del fusto (disfacimento della zona del colletto), nelle foglie e nei frutti (comparsa di maculature nerastre), sui fiori (marciume dei petali), sui bulbi (marciume molle). Vengono colpite molte piante da fiore e ornamentali; tra le prime ricordo: bulbose da fiore, ciclamino, crisantemo, garofano, geranio, margherita, primula, bromelia, croton, dieffenbachia, dracena, ficus, filodendro, piante grasse.
Un attacco di E. amylovora sui giovani germogli di melo. Su tali piante i primi sintomi sono dati da ingiallimenti, crescita stentata (nanismo), annerimenti; successivamente i tessuti colpiti vanno in disfacimento e le piante disseccano.
· Tumori
Vengono prodotti dai generi Agrobacterium e Pseudomonas e colpiscono prevalentemente piante arbustive e arboree quali rosa, oleandro, ibisco, serenella, platano ma anche specie erbacee quali margherite e crisantemi.
Alla base del fusto compaiono escrescenze dapprima piccole, compatte, di colore chiaro, poi di volume sempre più ampio, di colore più scuro e di consistenza molle. I tessuti sottostanti il tumore vanno in disfacimento e lentamente tutta la pianta dissecca.


Come si curano
Le principali fonti di diffusione delle batteriosi sono rappresentate dai residui della vegetazione colpita, su cui sono presenti le goccioline di mucillagine, e dal terreno infetto. Piogge, irrigazioni, vento, insetti, azioni varie dell'uomo, possono favorire la dispersione dei microrganismi per cui è indispensabile adottare criteri preventivi di estremo rigore, eliminando ai primi sintomi materiale e terreno infetti. Le malattie batteriche sono infatti difficilmente curabili quando sono già in atto e si consiglia quindi soprattutto l'impiego di materiale sicuramente sano e se possibile di cultivar resistenti. Un elemento attivo, soprattutto a livello preventivo, contro i batteri è il rame; è opportuno quindi sterilizzare le ferite di potatura con prodotti rameici (Fitoram, Cupramina, Cupravit, Pasta Caffaro) e irrorare con tali sostanze il terreno prima di mettere a dimora piante sensibili.
Risultati positivi si ottengono anche immergendo le radici delle piantine, prima del trapianto, in una soluzione rameica per 10-15 minuti.
Per quanto riguarda i tumori, se diagnosticati ai primi stadi, possono venire asportati chirurgicamente usando poi prodotti rameici per disinfettare le ferite; questo metodo può avere successo anche nel caso di marciumi batterici in piante grasse di notevoli dimensioni, ove sia possibile l'asportazione dei tessuti infetti senza compromettere l'aspetto della pianta.