Batteriosi
I batteri sono i più piccoli organismi visibili con i normali microscopi (misurano infatti da 0,2 a 1 mm); possiedono forma
rotondeggiante o bastoncellare e possono vivere isolati o aggregati in catenelle. Tali agenti sono in gradi produrre malattie
all'uomo, agli animali o alle piante; questi ultimi sono chiamati batteri
fitopatogeni.
Ogni cellula batterica è costituita da una parete entro cui si trova il citoplasma; le pareti ricoperte da
involucri vischiosi da loro
stessi prodotti. Questi microrganismi vivono in ambiente liquido e si muovono spesso grazie a lunghi filamenti chiamati flagelli
che possono essere disposti a ciuffi ai due poli della cellula, distribuiti tutt'intorno alla parete o anche mancare del tutto. I
batteri per svilupparsi debbono poter penetrare all'interno dei loro ospiti e ciò avviene o attraverso aperture naturali (stomi,
lenticelle, stigmi eccetera) oppure attraverso ferite di varia natura (potature, innesti, danni da insetti, morsicature di animali, e
altro ancora).
Come si manifestano
Una volta che i batteri sono penetrati all'interno, l'infezione
segue alcune fasi:
· incubazione: le cellule batteriche si acclimatano nell'ospite e iniziano la
moltiplicazione;
· diffusione: attraverso le vie linfatiche i batteri si estendono ad altre parti della pianta e iniziano a comparire i sintomi della
malattia;
· fuoriuscita all'esterno: dai tessuti vegetali marcescenti esce un essudato sotto forma di goccioline mucillaginose all'interno
delle quali
sono presenti i microrganismi che andranno ad infettare altre piante.
I danni
I batteri possiedono enzimi che distruggono i costituenti della parete vegetale (cellulosa e pectina) per cui le cellule ospiti rapidamente
muoiono e i tessuti marciscono oppure producono sostanze che inducono una anormale crescita delle cellule vegetali. Le batteriosi possono
quindi produrre due differenti danni: a) marciumi; b) tumori.
· Marciumi
Vengono causati dai generi
Erwinia, Pseudomonas, Xanthomonas.
· Tumori
Vengono prodotti dai generi Agrobacterium e Pseudomonas e colpiscono prevalentemente piante arbustive e arboree quali rosa, oleandro,
ibisco, serenella, platano ma anche specie erbacee quali margherite e crisantemi.
Alla base del fusto compaiono escrescenze dapprima piccole, compatte, di colore chiaro, poi di volume sempre più ampio, di colore più scuro
e di consistenza molle. I tessuti sottostanti il tumore vanno in disfacimento e lentamente tutta la pianta dissecca.
Come si curano
Le principali fonti di diffusione delle batteriosi sono rappresentate dai residui della vegetazione colpita, su cui sono presenti le goccioline di
mucillagine, e dal terreno infetto. Piogge, irrigazioni, vento, insetti, azioni varie dell'uomo, possono favorire la dispersione dei microrganismi
per cui è indispensabile adottare criteri preventivi di estremo rigore, eliminando ai primi sintomi materiale e terreno infetti. Le malattie
batteriche sono infatti difficilmente curabili quando sono già in atto e si consiglia quindi soprattutto l'impiego di materiale sicuramente sano e
se possibile di cultivar resistenti. Un elemento attivo, soprattutto a livello preventivo, contro i batteri è il rame; è opportuno quindi sterilizzare le
ferite di potatura con prodotti rameici (Fitoram, Cupramina, Cupravit, Pasta
Caffaro) e irrorare con tali sostanze il terreno prima di mettere a
dimora piante sensibili.
Risultati positivi si ottengono anche immergendo le radici delle piantine, prima del trapianto, in una soluzione rameica per 10-15 minuti.
Per quanto riguarda i tumori, se diagnosticati ai primi stadi, possono venire asportati chirurgicamente usando poi prodotti rameici per
disinfettare le ferite; questo metodo può avere successo anche nel caso di marciumi batterici in piante grasse di notevoli dimensioni, ove sia
possibile l'asportazione dei tessuti infetti senza compromettere l'aspetto della pianta.