NAPOLI BONSAI CLUB (Antonio Acampora)

         Parassiti:

          gli acari

 

fiori di pruno:   
si raccoglie il fresco
negli angoli della stanza

Yosa  Buson  (1715-1783)

 

 Gli acari danneggiano frequentemente essenze arboree, erbacee e anche i bonsai. Essi sono parassiti ad alimentazione vegetale, (fitofagi) e traggono alimento da numerose specie vegetali (polifagi). Appartengono alla classe degli aracnidi, sono molto piccoli, ed è possibile
riconoscerli con una lente d’ingrandimento, hanno quattro o due paia di zampe. Gli acari (sono più noti come ragnetti) si nutrono dei succhi cellulari, inserendo appendici del loro apparato boccale all’interno delle cellule vegetali dalle quali ne estraggono il contenuto, causandone la morte. La dannosità degli acari è dovuta alla loro elevata capacità di moltiplicarsi, di diffondersi, ed infine al loro grado di resistenza ai fattori avversi. Gli acari più frequenti sono i Tetranichidi, e in particolare i generi Tetranychus e Panonychus, i cosiddetti
“ragnetti rossi o gialli”. Il loro nome è dato dal colore che comunemente presenta il loro corpo, anche se può mostrare tinte differenti. Il ragnetto rosso comune o Tetranychus urticae è il più diffuso per la sua elevata polifagia. 

Acaro rosso
   Tetranichus Urticae Tetranichus     Urticae

I sintomi dell’infestazione si presentano con decolorazioni argentee e ingiallimento delle foglie, (la cosiddetta “bronzatura”) localizzate per lo più lungo le nervature delle foglie. Sulle foglie si possono osservare la presenza di una fitta ragnatela sulla pagina inferiore delle foglie o tra il fogliame. L’attacco ripetuto di quest'acaro, può portare alla defogliazione della pianta e sui sempreverdi anche la morte. Il ciclo del ragnetto rosso comune si svolge con circa 7-10 generazioni annuali nel caso di piante tenute all'estero. Nelle piante da esterno sono le femmine dell’acaro a svernare, rifugiandosi in inverno nel suolo, alla base dei fusti. All’inizio della primavera, fuoriescono dai loro ricoveri e si disperdono sulle piante ospiti, dove depongono le uova di colore bianco. Da queste uova nasceranno le larve dell’acaro, munite di sei paia di zampe e di forme rotondeggiante. Poi passano allo stadio di ninfe, caratterizzate da quattro paia di zampe, e infine raggiungono la maturità rappresentata dagli adulti. Le femmine sono ovali e lunghe circa mezzo millimetro, i maschi sono allungati, e di dimensioni inferiori. Simile al precedente è l’acaro rosso dei fruttiferi (infesta melo, pero, susino, pesco, e vite, esso è capace di infestare anche ltre essenze quali mandorlo, rosa salice, ontano, olmo biancospino ecc.) Questo acaro provoca un arresto dello sviluppo fogliare, danni alla fioritura. Sulle foglie sono presenti decolorazioni bronzo-argentee, successivamente seccano e cadono. Il ciclo differisce da quello dell’acaro rosso comune, perché in questo caso le uova di colore rosso intenso e a forma di cipolla con un lungo peduncolo in posizione apicale, sono deposte da settembre in prossimità delle inserzione dei rami e alla base delle gemme. Le larve si schiudono in aprile sono munite di sei paia di zampe. Gli stadi ninfali hanno quattro paia di zampe e sono di colore rosso. Allo stadio adulto le femmine raggiungono i 0,3mm, i maschi sono più piccoli. Il ragnetto rosso dei fruttiferi (Panonychus) compie da sette a nove generazioni l’anno. 

   Uova di Panonychus Danni da Ragnetto rosso

Tra gli altri tetranichidi sono da ricordare: ragnetto verde delle conifere (Olygonychus ununguis) piante infestate Abies, Cedrus, Juniperus, Larix, Picea, Pinus, Thuia. E’ stato riscontrato anche su Azalee e Rododendri. Ragnetto giallo del tiglio (Eutetranychus tiliarius), piante infestate: tigli, aceri, biancospino, salice. Eutetranychus carpini: piante infestate: carpini, acero, querce.        

Tetranichus Telarius

Il loro controllo deve essere effettuato con acaricidi, bagnando la pagina inferiore delle foglie, gli interventi devono essere eseguiti quando il livello della popolazione è piuttosto basso. Le caratteristiche che determinano una maggiore efficace dei prodotti sono, l’attività nei
confronti sia delle forme mobili (adulti) sia delle uova e degli stadi giovanili. Inoltre bisogna alternare i principi attivi, al fine di evitare fenomeni di resistenza. Tra i prodotti che si sono mostrati più efficaci sono da segnalare: 1)Keltane della Ravit che agisce sui diversi stadi di sviluppo degli acari, in quanto è costituito dal principio attivo Dicofol (per il controllo degli adulti e ninfe) e dal principio attivo Tetradifon (per il controllo delle uova estive e delle neanidi). 2) Acarion, 3) Metacar, 4) Bumetran, 5) Rogor.