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QUELLO
CHE NON VI DICONO SULL’OSTEOPOROSI In
ogni caso la qualità (non
quantità) del calcio presente nel siero non può essere idonea a rifornire
la matrice ossea, pur restando comunque adeguata a perseguire altre finalità,
quali per esempio la coagulazione ematica. Infatti
la frequenza di Osteoporosi è più elevata nelle popolazioni che consumano
ampie quantità di latte rispetto a quelle che non ne fanno un uso di
routine ad ogni pasto; in America e Norvegia l’osteoporosi è uno dei più
temuti flagelli che colpisce donne ed anziani. Mentre in Giappone, dove il
consumo del bianco nettare e dei suoi derivati è quasi nullo, tale problema non
sussiste. Se
alla fine poi vi informate in giro (anche tramite internet) del basso costo per
mantenere un animale da mungitura fermo bloccato nei baracconi ed alimentato a
misture derivanti da tutto quello che viene “buttato via” dall’industria
(medicinali scaduti compresi), avete il quadro completo. Troppe
proteine animali (latte e carne) producono un eccesso di ceneri acide (a seguito
dell’ossidamento) che sovraccaricano le naturali capacità di neutralizzazione
e smaltimento degli acidi. Un organismo inizialmente prenderà il sodio
necessario per neutralizzare l’acidificazione incombente, dalla sua riserva
Alcalina: una volta esaurita quella (a seguito dell’esagerato e continuativo
abuso di proteine animali come carne, latte, ecc.), sarà costretto a prelevare
il calcio dalle ossa per tamponare l’eccessiva acidità causata). L’equiseto,
o coda cavallina apporta una buona dose di calcio al nostro organismo: un buon
sistema è miscelare polvere di equiseto con miele di castagno in parti uguali,
e mangiarne un cucchiaio ogni giorno. Altri
ottimi integratori naturali di calcio sono le mandorle in primis, e tutta la
frutta secca immediatamente dopo. Abituatevi a tenerne una scorta in casa e
mangiatene al posto della merenda pomeridiana, o come snack veloce in ufficio.
Ne guadagnerete in linea ed in salute. Se poi avete dei bambini piccoli, macinate 10 mandorle e offrite loro questo ben di Dio con un cucchiaino: questo dai 10 ai 15 mesi, perché poi imparerà a sgranocchiare semi e semini da solo. L’essenziale è variare: oggi mandorle, domani un pugno di semi di girasole, dopodomani 10 nocciole. Un’ultima raccomandazione: biologiche, mi raccomando! * in
doppio cieco significa che vengono scelti due gruppi di persone di numero
consistente, di cui il primo segue l’esperimento studiato (nel nostro caso,
l’assunzione di latticini in rapporto con l’osteoporosi), mentre il secondo
segue un esperimento diametralmente opposto (per esempio, niente latte e
latticini nella dieta, e rapporti con l’osteoporosi). Bibliografia: -
Salvate il vostro corpo – Kousmine – ed.
Tecniche Nuove -
Medicina ortomolecolare – Panfili – ed. Tecniche
Nuove
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