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CANDIDA INTESINALE Parlare della Candida, intesa come
patologia intestinale, diventa un compito molto arduo e complesso, che
richiederebbe pagine e pagine, per non dire libri e libri per essere svolta in
modo completo (ed infatti esistono molti testi in merito). Proprio per questo cercherò di
essere sintetica e pratica, dando informazioni concise e il più possibile
chiare. La
candida è una malattia moderna, che oltretutto porta a patologie ben più gravi
e irreversibili se non curata alla radice; infatti non sono pochi gli autori che
ipotizzano che alla base di patologie molto gravi ci sia lei, la candida. Nel nostro intestino ci abita da sempre, ma occasionalmente prolifera più del dovuto e si riversa verso altri organi o visceri. E’
stato notato come nel 90% delle persone sofferenti di candida recidiva
(intestinale, vaginale, ecc) ci sia di base una intossicazione di mercurio,
dovuta molto probabilmente alle otturazioni dentali di vecchia data. Spesso mi sento ribadire che le
otturazioni dentali sono state tolte da tempo e sostituite con materiali
plastici o vetrosi: ma se tale operazione è stata fatta senza precauzioni (tipo
la diga di gomma, una pseudo-maschera che copre tutta la bocca e il naso,
lasciando libero solo il dente da curare) e magari in tempi ristretti, il
risultato ottenuto è l’esatto opposto. Infatti il mercurio è un metallo che
in fase di lavorazione tende a vaporizzarsi e ad essere inalato attraverso i
polmoni, per poi passare nel sangue. I sintomi
di una candida vaginale sono a conoscenza di tutte le donne: quello di cui pochi
o nessuno sa, sono i sintomi della candida intestinale. La candida intestinale forma una specie di copertura delle mucose intestinali, impedendo il loro normale lavoro ed intasando un po’ tutto il sistema. I sintomi
possono essere: confusione mentale, difficoltà a prendere decisioni, fame di
dolci e/o carboidrati, stanchezza, nervosismo, ecc. Come liberarsi di tale
“simpatico” parassita? - Per prima cosa l’essenziale è cambiare coscienziosamente l’alimentazione, almeno per il periodo di cura che generalmente varia da 30 a 60 giorni (dipende da persona a persona) - In pratica: niente zucchero, fruttosio, agave, acero. Permesse piccole quantità di miele biologico possibilmente il meno dolce possibile. - Ma anche evitare tutti i cibi raffinati come farine bianche, pasta bianca, riso bianco... sostituirli con integrali ma bio, altrimenti sono zeppi di pesticidi. - Latte e latticini: eliminarli o sostituirli con latte e derivati caprini/pecorini. - Assumere rimedi omeopatici aiuta molto. Fatevi consigliare dal vostro farmacista/naturopata/omeopata di fiducia, in quanto non mi è possibile fare pubblicità in questa sede (purtroppo!). -
Eliminare il più possibile il cloro dalla dieta: quindi niente
acqua di rubinetto, ma solo acque a basso residuo fisso (inferiore a 50
ml/litro). Passato tale periodo, si dovrebbe continuare a fruttosio e non zucchero, privilegiando alimenti integrali bio e pensare seriamente di moderare l’assunzione di proteine animali, come del resto consiglia l’OMS già da molto tempo. |
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