GUARDIAMO AVANTI

 

 

11/06/2005



Amici giallorossi,
dopo un' annata deprimente dal lato sportivo ed umano, sembra di vedere uno
spiraglio di luce in fondo al tunnel.
Con buona pace di chi grida "Zeman e Baldini!" come i padri risorgimentali
gridavano "Italia e Vittorio Emanuele", ecco delinearsi una Roma nient'
affatto disprezzabile sulla carta (anche se quella dello scorso campionato
lo era...). E siamo ancora all' inizio, pur se probabilmente assisteremo ad
un paio di cessioni importanti, ma questo impone la situazione di bilancio.
Taddei, Kuffour e Nonda sono tre ottimi innesti, per di più a costo zero, ma
già mi sembra di sentire le vocine di dissenso: poco paghi poco prendi...
Ragioniamo: Taddei era un nostro obiettivo (e non solo nostro) fin da quando
costava svariati milioni; per Kuffour stavamo per sborsare una ventina di
milioni appena due anni fa e Nonda era un affarone per la Juve fino a
qualche giorno addietro.
A tutto questo si aggiungano le riconferme di Totti e Montella ed il quadro
non sembra poi a tinte così fosche, a tutto detrimento delle cassandre
lacrimose e portasfiga.
Se poi la guida tecnica sarà quella di Spalletti, non avremo di che
lamentarci, visto come ha saputo cavar sangue dalle rape udinesi e sperando
che si porti dietro qualche... "raperonzolo" dei suoi!
La nostalgia canaglia non paga: nel massimo rispetto per l' integrità morale
di persone adamantine nei loro principi, ribadisco di non rimpiangere chi ha
portato Mido e Ferrari a Roma e chi non ha spesso finito il campionato sulla
stessa panchina e ci ha fatto ingoiare 11 gol in 4 derbies.
Poi saranno grandi esperti di teatro ed avranno partecipato ai gloriosi moti
insurrezionali di Praga, ma noi vogliamo uomini vincenti e scrollarci di
dosso l' etichetta di quelli che, come al tempo di Anzalone, lasciavano
spesso agli avversari la buona impressione, oltreché la posta in palio.
Peccato per quell' invasione cartacea sui muri di villa Pacelli: non
ricominciamo a contestare a priori chi arriva, come già successo lo scorso
anno. Salvo poi constatare che, se ci siamo salvati, è stato grazie ai suoi
punti e non ai sei-sette del suo successore, pur se augusto e al di sopra di
ogni sospetto.
Se invece di farci del male da soli, ci attenessimo ai fatti, forse si
potrebbe fare una più dignitosa figura e rendere un miglior servizio alla
causa giallorossa.
Coraggio, romanisti: rispediamo pure Perrotta da Baffo Del Neri (dietro
lauto compenso, beninteso!) ed il futuro non potrà che arriderci. Sempre che
lorsignori recuperino la dovuta umiltà, of course.

Saluti giallorossi

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